Marco Di Lello: «Non abbiamo più fiducia in
questa maggioranza»
L’assessore regionale al Turismo chiude il
rapporto con Capasso
di
Antonio Vecchiarelli
"Si chiude un rapporto politico... e si chiude
anche un rapporto personale. Resta quello
puramente istituzionale". Le parole sono
dell'assessore regionale al Turismo, il
socialista boselliano Marco Di Lello.
Il
contesto in cui sono pronunciate è quello del
convegno sulla filiera termale promosso l'altra
sera nella sala Goccioloni delle terme dalla
sezione telesina dello Sdi. Il riferimento è
all'estromissione dalla giunta di Alessandro
Grimaldi, sottoscritta un mese fa dal sindaco di
Telese Terme, Gennaro Capasso.
Un
atto, questo, definito un attimo prima
"illogico", difficile da spiegare ai cittadini e
che mette il partito dello Sdi in una posizione
autonoma in Consiglio. Fuori dalla maggioranza,
insomma. Anche se lascia alla sezione telesina
l'ultima parola sulla scelta.
Decisione che arriva oggi (ieri per chi legge)
durante un colloquio con il segretario cittadino
Tullio Festa di cui vi riferiamo in altra
sezione della pagina. Ma chi pagherà per questa
scelta? Si chiede l'assessore regionale al
Turismo. Non certo lo Sdi. Pagherà la città di
Telese che rifletterà la debolezza della giunta.
Un affaticamento indotto certamente dall'assenza
di un assessore volitivo come Grimaldi.
Finanziamenti per il riattamento degli alloggi
Iacp, fondi per l'adeguamento
dell'imbottigliamento delle terme, abolizione
dei passaggi a livello: questi gli impegni
portati a compimento da Grimaldi ed evidenziati
da Di Lello e che replicano l'attivismo del
partito in Regione e a livello centrale.
Pacati i toni, quelli di Di Lello, non la
sostanza: "Se il sindaco, afferma - pensava di
costruire un rapporto con lo Sdi a prescindere
da Grimaldi, si sbagliava..." Anzi. Annuncia che
l'assessore defenestrato lavorerà ancora più
intensamente al suo fianco in Regione. Un lavoro
che, dice rivolgendosi alla numerosa platea, non
trascurerà la cittadina: "Continueremo a
lavorare per Telese - afferma - anche stando
fuori dalla maggioranza". Per il futuro della
cittadina intravede grossi margini di crescita a
patto che l'offerta turistica cresca attraverso
la capacità di attrarre investimenti, di
cogliere nuove opportunità.
Prima dell'assessore regionale al Turismo, il
convegno moderato da Gino di Vico, registra gli
interventi del segretario cittadino dello Sdi,
Tullio Festa, dell'ex assessore Alessandro
Grimaldi e del segretario provinciale, Gianvito
Bello. Di Vico, dando la parola a Festa, parla
di un partito, lo Sdi, che si riunisce
pubblicamente per discutere dell'estromissione
dalla giunta di un suo assessore, ma anche per
guardare oltre. E Festa guarda più avanti. Allo
"sviluppo corretto" - come lo definisce - della
comunità al quale il suo partito intende dare un
contributo notevole.
Parla di vivibilità e identità da conquistare
per la cittadina in netta contrapposizione
all'atteggiamento di chi con "noncialance rompe
equilibri", di chi predilige "atteggiamenti
scellerati". L'attacco alla decisione di Capasso
è giustificato dal metodo utilizzato che non
avrebbe salvaguardato, secondo il segretario, i
rapporti istituzionali. Metodo che è ritenuto di
"una violenza inaudita" visto l'operato di
Grimaldi che ha intercettato risorse per la
comunità.
Alessandro Grimaldi, visibilmente rammaricato,
parla di mancanza di rispetto per gli elettori.
Ricorda le 260 preferenze raccolte, determinanti
per la vittoria sugli avversari e racconta:
"davo fastidio in giunta per curare gli
interessi della comunità" come, a quanto pare,
dava fastidio la sua visibilità sulla stampa.
"Ho commesso l'errore - dichiara - di
enfatizzare quanto prodotto..." Ma non si dice
preoccupato per il futuro politico: "Se pensano
di avermi messo in un cantuccio, si
sbagliano...."
Gianvito Bello: "Non esiste una questione
Grimaldi, non esiste una questione Sdi, esiste
una questione politica.... di grande cecità
politica". Si rompe un rapporto, continua, in un
momento cruciale per l'attuazione di quanto
programmato dalla Regione. "E' un peccato... ma
nessuna isteria - avverte -. Continueremo a dare
il nostro contributo auspicando che chi gestisce
s'accorga delle forze delle nostre idee". La
conclusione spetta a Di Lello. Chiude tra gli
applausi l'assessore regionale. Fuori piove. La
serata è fredda. Ma l' "affaire Grimaldi" non ne
risente. Interessa. E, forse, interesserà...
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