30 luglio 2005
Maggiore rispetto per pedoni e turisti
Giovanni Forgione

 

 

La fortunata stagione 2005 con serate nel Parco delle Terme stracolmo di persone, ha messo in evidenza un problema da tempo irrisolto. I pedoni che escono dal parco e si dirigono in Piazza Minieri, si trovano all'improvviso, dalla tranquillità dell'isola pedonale in piena carreggiata su di una strada provinciale.

Ad aggravare il pericolo, è la conformazione rettilinea della strada per chi proviene da Cerreto. L'andatura delle auto è abbastanza sostenuta e, anche a 30 all'ora, il disagio per i pedoni è notevole.

L'anno scorso Giuseppe Grimaldi, con un fotomontaggio aveva posizionato dei paletti bianco-rossi per delimitare una zona di rispetto nella quale i pedoni potevano stare tranquilli. L'idea dei paletti (finti) non era male perché si notava con grande evidenza il limite netto tra zona pedonale e carreggiata per le automobili.

La zona bianco-chiara, che si nota nella foto sopra, in realtà non esiste e, attualmente, fa parte della strada provinciale. Così com'è adesso, l'uscita dal parco delle terme è molto pericolosa sia per i bambini, sia per gli adulti e in special modo per le carrozzine; in quest'ultime i bambini sono già in strada quando la mamma è ancora nelle Terme; le due colonne all'ingresso, impediscono la visuale fino a quando il pedone non è sulla carreggiata stradale.

L'economia telesina ruota anche intorno alle Terme e all'afflusso di bagnanti e turisti. L'intelligenza imprenditoriale dei "giovani" gestori delle terme, ha determinato un afflusso di persone come ai tempi d'oro. E' necessario perciò incoraggiare le nuove iniziative ponendo un maggiore rispetto per gli utilizzatori del parco.

Qui sotto la situazione odierna. Da ricordare, anche se tutti gli "addetti ai lavori" lo sanno, che chi proviene da Cerreto difficilmente rispetta il diritto di precedenza di ingresso nella rotonda. A dire il vero, quasi nessuno tra gli automobilisti sa che in questa rotatoria ha il diritto di precedenza chiunque sia "gia dentro". Nessuno si ferma tra quelli che provengono dalle tre strade, vuoi perché la pittura a terra è invisibile, vuoi perché i segnali stradali (di dare precedenza) sono ad un'altezza dei guidatori di camion e anche più su.

La mia proposta qui sotto, vede una zona di rispetto per i pedoni che entrano ed escono dal parco delle terme. Da questa zona protetta possono facilmente utilizzare le strisce pedonali. Da notare che l'aiuola centrale viene modificata leggermente solo dal "lato viale" mentre la colonna della Madonnina rimane dov'è adesso.

La cicane rappresenterebbe un ulteriore motivo per la sicurezza stradale perchè costringerebbe le auto a rallentare, senza dossi e senza autovelox. Non so cosa avrà da dire quel brontolone di Giuseppe Grimaldi su questa mia proposta, perché non ne sa niente; ieri sera non ci siamo visti e quindi per lui è una sorpresa leggere direttamente in home page questo intervento.

Ma il problema vero non sono le critiche di Giuseppe; nel caso l'idea "piacesse" all'assessore alla viabilità o all'ufficio tecnico, essa avrebbe grandi difficoltà ad essere realizzata per il solo fatto che sia stata proposta su ViviTelese.

Nella famosa cartolina qui sopra, l'aiuola centrale con i platani che oggi non ci sono più. Chissà come sarebbe se si ricreasse l'ombra naturale con l'impianto di nuovi alberi "trapiantati" e già abbastanza grandi? Se la mia proposta fosse accolta, la zona pedonale "protetta" offrirebbe molte soluzioni urbanistiche. Non ci sono i soldi? Mi pare che una cospicua percentuale degli "incassi autovelox" debbano essere utilizzati per legge per opere viarie e per migliorare la sicurezza stradale e dei pedoni. O no?

Si può risparmiare comunque la spesa dei semafori con una interessante applicazione del senso rotatorio "al quartiere" come illustrato nella foto qui sotto. Tutti possono andare ovunque. Il senso unico disciplina il traffico e crea anche nuovi stalli di sosta per le auto.

Con questa rotatoria si annullerebbero in un sol colpo anche i pericoli attualmente esistenti ai 3 incroci sopra raffigurati (oltre il quarto, costituito dalla Piazza Minieri). Attualmente il "blocco della rotonda" a Piazza Minieri si verifica quando le centinaia di auto si danno appuntamento sul viale e per "passeggiare in auto", determinando l'incastro "sotto la Madonninna"; ne consegue una maggiore emissione di gas di scarico, ad auto ferme. Con la rotonda qui sopra anche il "vizietto" preferito dai giovani automobilisti sarebbe un circuito senza incastri.

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