La
fortunata stagione 2005 con serate nel Parco
delle Terme stracolmo di persone, ha messo
in evidenza un problema da tempo irrisolto. I
pedoni che escono dal parco e si dirigono in
Piazza Minieri, si trovano all'improvviso, dalla
tranquillità dell'isola pedonale in piena
carreggiata su di una strada provinciale.
Ad
aggravare il pericolo, è la conformazione
rettilinea della strada per chi proviene da
Cerreto. L'andatura delle auto è abbastanza
sostenuta e, anche a 30 all'ora, il disagio per
i pedoni è notevole.
L'anno scorso Giuseppe Grimaldi, con un
fotomontaggio aveva posizionato dei paletti
bianco-rossi per delimitare una zona di rispetto
nella quale i pedoni potevano stare tranquilli.
L'idea dei paletti (finti) non era male perché
si notava con grande evidenza il limite netto
tra zona pedonale e carreggiata per le
automobili.
La
zona bianco-chiara, che si nota nella foto
sopra, in realtà non esiste e, attualmente, fa
parte della strada provinciale. Così com'è
adesso, l'uscita dal parco delle terme è molto
pericolosa sia per i bambini, sia per gli adulti
e in special modo per le carrozzine; in quest'ultime
i bambini sono già in strada quando la mamma è
ancora nelle Terme; le due colonne all'ingresso,
impediscono la visuale fino a quando il pedone
non è sulla carreggiata stradale.
L'economia telesina ruota anche intorno alle
Terme e all'afflusso di bagnanti e turisti.
L'intelligenza imprenditoriale dei "giovani"
gestori delle terme, ha determinato un
afflusso di persone come ai tempi d'oro. E'
necessario perciò incoraggiare le nuove
iniziative ponendo un maggiore rispetto per gli
utilizzatori del parco.
Qui sotto la situazione odierna. Da ricordare,
anche se tutti gli "addetti ai lavori" lo sanno, che chi proviene da
Cerreto difficilmente rispetta il diritto di
precedenza di ingresso nella rotonda. A dire il
vero, quasi nessuno tra gli automobilisti sa che in questa rotatoria
ha il diritto di precedenza chiunque sia "gia
dentro". Nessuno si ferma tra quelli che
provengono dalle tre strade, vuoi perché la
pittura a terra è invisibile, vuoi perché i
segnali stradali (di dare precedenza) sono ad
un'altezza dei guidatori di camion e anche
più su.
La
mia proposta qui sotto, vede una zona di
rispetto per i pedoni che entrano ed escono dal
parco delle terme. Da questa zona protetta
possono facilmente utilizzare le strisce
pedonali. Da notare che l'aiuola centrale viene
modificata leggermente solo dal "lato viale"
mentre la colonna della Madonnina rimane dov'è
adesso.
La
cicane rappresenterebbe un ulteriore motivo per
la sicurezza stradale perchè costringerebbe le
auto a rallentare, senza dossi e senza
autovelox. Non so cosa avrà da dire quel
brontolone di Giuseppe Grimaldi su questa mia
proposta, perché non ne sa niente; ieri sera non
ci siamo visti e quindi per lui è una sorpresa
leggere direttamente in home page questo
intervento.
Ma
il problema vero non sono le critiche di
Giuseppe; nel caso l'idea "piacesse"
all'assessore alla viabilità o all'ufficio
tecnico, essa avrebbe grandi difficoltà ad
essere realizzata per il solo fatto che sia
stata proposta su ViviTelese.
Nella famosa cartolina qui sopra, l'aiuola
centrale con i platani che oggi non ci sono più.
Chissà come sarebbe se si ricreasse l'ombra
naturale con l'impianto di nuovi alberi
"trapiantati" e già abbastanza grandi? Se la mia
proposta fosse accolta, la zona pedonale
"protetta" offrirebbe molte soluzioni
urbanistiche. Non ci sono i soldi? Mi pare che
una cospicua percentuale degli "incassi
autovelox" debbano essere utilizzati per legge
per opere viarie e per migliorare la sicurezza
stradale e dei pedoni. O no?
Si
può risparmiare comunque la spesa dei semafori
con una interessante applicazione del senso
rotatorio "al quartiere" come illustrato nella
foto qui sotto. Tutti possono andare ovunque. Il
senso unico disciplina il traffico e crea anche
nuovi stalli di sosta per le auto.
Con questa rotatoria si annullerebbero in un sol
colpo anche i pericoli attualmente esistenti ai
3 incroci sopra raffigurati (oltre il quarto,
costituito dalla Piazza Minieri). Attualmente il
"blocco della rotonda" a Piazza Minieri si
verifica quando le centinaia di auto si danno
appuntamento sul viale e per "passeggiare in
auto", determinando l'incastro "sotto la Madonninna"; ne consegue una maggiore emissione
di gas di scarico, ad auto ferme. Con la rotonda
qui sopra anche il "vizietto" preferito dai
giovani automobilisti sarebbe un circuito senza
incastri. |