Domenica 13 Novembre 2005
Sindacato polizia critica uso autovelox
Recale –
Ancora una volta il Libero Sindacato Polizia (LISIPO)
fa notizia sulla rilevazione della velocità. Da
Lunedì 14 novembre Giuseppe Raimondi, Segretario
Provinciale del Libero Sindacato Polizia di
Caserta, inizierà ad astenersi al pasto per
protestare contro l’uso indiscriminato
dell’autovelox . Il Segretario Provinciale del
LI.SI.PO., per l’ennesima volta, senza mai
stancarsi, giudica tutto ciò inammissibile, in
quanto e’ cosa risaputa che la sola presenza
della polizia municipale fa da deterrente a
tutti quegli automobilistici indisciplinati che
per la loro condotta di guida causano incidenti
stradali con gravissime conseguenze. A giudizio
del LI.SI.PO., e’ intollerabile l’azione
repressiva che puntualmente attua la polizia
municipale di Recale per l’accertamento del
superamento del limite massimo di velocità :
“veri e propri raid.”. Il Segretario Giuseppe
Raimondi, con una missiva, ha chiesto un
incisivo intervento del Prefetto di Caserta
Carlo Schilardi, il quale già in altre
circostanze ha dimostrato il buon senso e la
piena volontà nel risolvere questo annoso
dilemma, interpretando la volontà del
Legislatore il quale attraverso le norme
vigenti, pone lodevolmente, in primo piano la
prevenzione e non la repressione.
“Ancora una volta – dichiara il Segretario del
Sindacato di Polizia Giuseppe Raimondi - la
Polizia Municipale di molti Comuni in
particolare quello di Recale, a mio parere, non
utilizza in modo corretto l’autovelox. Appunto,
ho inviato una lettera al Prefetto di Caserta
con la quale preannuncio la volontà di
protestare con l’astensione al cibo fino a
quando non avrà termine questo scempio. E’
esattamente da un anno che questo sindacato di
polizia LI.SI.PO. cerca di far capire alle
Amministrazioni di molti comuni, in particolar
modo quella di Recale, che nascondersi nei
viottoli o tra i cespugli di una piazzetta, è
illegale. Sembrava aver risolto il problema già
lo scorso maggio, dopo aver ottenuto l’incontro
in Prefettura con dott.ssa Vittoria Ciaramella,
la quale accogliendo pienamente le nostre
rimostranze, condividendole, ci rese sicuro di
un intervento da parte del Prefetto.
Infatti non abbiamo più visto la pattuglia
nascondersi in via Bellini . Per qualche giorno
abbiamo assistito al corretto uso dell’autovelox
da parte dei vigili in questione, peccato però,
che è durato poco. Infatti da alcune settimana
la nuova postazione, a mio parere “immorale”, è
in via Roma, ovviamente la scelta del
posizionamento è sempre la stessa, cioè dietro
le siepi. Non è un caso che il Legislatore pone
in modo indiscutibile l’importanza della
prevenzione, uno slogan che ormai fa da eco
anche nel mondo politico, si parla di educazione
stradale anche nelle scuole, per di più al fine
di rendere chiaro il messaggio è stato disposto
con D.P.R. 16/12/1992 n°495 esattamente
l'articolo 183, che: "gli agenti preposti alla
regolazione del traffico e gli organi di polizia
stradale di cui all'art.12 del codice, durante i
servizi previsti dall'art.11, commi 1 e 2,
quando operano sulla strada devono essere
visibili a distanza, sia di giorno che di
notte". Che altro si chiede al parlamento, un
altro D.P.R. che specifichi: “anche con
l’autovelox”. E’ vergognoso che ai nostri giorni
si debba lavorare in questo modo.
E’
ovvio che Recale non è l’unico Comune che adotta
questo orrendo sistema , trascurando in modo
evidente l'obbiettivo primario sulla
salvaguardia dell’incolumità cittadina, che
rientra in una più vasta gamma di azioni tese a
garantire la sicurezza sulle strade, a favore di
una non sempre condivisibile, penosa, ricerca di
strumenti per arricchire le casse comunali. Si
vedono troppo spesso – continua Raimondi - sulle
nostre strade, postazioni di controllo
"nascoste", che invece di creare condizioni di
sicurezza, rischiano di indurre a rallentamenti
istintivi con conseguenti pericoli di incidenti.
Sembra paradossale, considerato il rispetto
della finalità stessa dell'autovelox . La nostra
provincia – conclude il Segretario del LI.SI.PO.
- ha bisogno di legalità e trasparenza; non è
possibile che le istituzioni non intervengono su
fatti, a nostro parere, così gravi, visto che il
codice della strada impone le forze di polizia
di adottare tutti i sistemi per prevenire e
garantire la sicurezza stradale, ecco perché ho
deciso di usare questa forma di protesta”.
La condanna del LI.SI.PO. è chiara, nascondersi
per punire chi non rispetta la velocità non
salva la vita di quel bambino che attraversa la
strada in quel momento . La Segreteria
Provinciale ha informato, oltre le autorità
locali, anche il Segretario Nazionale del
LI.SI.PO Antonio de Lieto il quale si recherà a
Caserta per garantire il sostegno morale a
Raimondi .
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