E'
pienamente legittimo l'uso degli
autovelox "automatici",
senza cioè la presenza fisica degli
agenti di polizia, e sono quindi
valide le multe inflitte, prima del
2002 col vecchio Codice della
strada, e anche quelle elevate dopo
il 2002 con la riforma del Codice,
con questa modalità di rilevazione.
Lo ha stabilito la Corte di
Cassazione, che ha accolto il
ricorso del Comune di Borgo San
Lorenzo (Firenze).
Un
ricorso avanzato dal comune
fiorentino contro l'annullamento
- pronunciato nel marzo 2002, dal
giudice di pace -
di
una multa inflitta a G. B. con
l'autovelox automatico. Il
provvedimento è stato reso noto
dallo stesso Comune di Borgo San
Lorenzo, che precisa come
la
Suprema Corte ha stabilito che
condizione
necessaria per la validità delle
multe è che i misuratori di velocità
automatici siano omologati.
Secondo la
Cassazione,
"gestione diretta e disponibilità
degli organi di polizia non
significano affatto presenza degli
stessi organi di polizia stradale,
ma soltanto, rispettivamente, che
siano essi a decidere dove collocare
gli apparecchi e quando farli
funzionare, nonché a prelevare e
leggere i dati e che siano solo essi
a poter accedere agli apparati e ai
dati".
Con
questo verdetto Piazza Cavour mette
fine alle speranze degli
automobilisti che pensavano che le
multe prese in vigenza del vecchio
codice stradale potessero essere
stracciate se comminate in assenza
delle pattuglie. In
proposito gli 'ermellini' rilevano
che nessuna norma del codice vieta
attualmente, né vietava prima del
2002, gli autovelox senza agenti.
Adesso il giudice di pace di Borgo
San Lorenzo, su rinvio della stessa
Cassazione, dovrà rivedere il suo
verdetto assolutorio.