18 novembre 2005
Niente novità su minicar e autovelox
Repubblica.it

 

 

fonte www.republica.it 

Link: http://www.repubblica.it/2005/k/motori/novembre05/ritdec/ritdec.html 

A Palazzo Madama manca più volte il numero legale Poi l'annuncio del viceministro Tassone: "Lo ritiriamo" Patente a punti, salta il decreto

Niente novità su minicar e autovelox

Il governo promette: "Ne salveremo alcune parti" Ieri il sì della Camera con gli emendamenti approvati

ROMA - Il governo ha ritirato il decreto sulla patente a punti. Lo ha annunciato nell'aula del Senato il vice ministro delle Infrastrutture, Mario Tassone. Lo stesso vice ministro ha annunciato che è intenzione del governo "salvarne le parti più significative" inserendole in alcuni provvedimenti in itinere: "Individueremo più avanti quello più adatto".

Stamane nell'aula del Senato il numero legale era mancato 4 volte costringendo così il presidente di turno, Cesare Salvi, a rinviare la seduta al pomeriggio. In mattinata, in apertura della seduta, il vice ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Mario Tassone, aveva tra l'altro detto: "Se questo provvedimento non passasse, onestamente il governo non potrebbe che prenderne atto; però tutti i provvedimenti già varati, comunque migliorativi dello stato della sicurezza, verrebbero certamente ad essere vanificati". Tassone aveva quindi sollecitato l'approvazione del decreto così com'è per evitarne la decadenza.

Poi, nel pomeriggio è mancato nuovamente il numero legale sulla pregiudiziale di costituzionalità presentata dai Verdi. Prima di una nuova verifica Tassone ha chiesto la sospensione di un'ora. E alla ripresa l'annuncio che il governo non insisteva più per la conversione in legge.

Ora potrebbe essere riproposto in qualcuno dei provvedimenti in itinere - probabilmente la Finanziaria - ma senza gli emendamenti che la Camera ha approvato ieri, come ad esempio il foglio rosa a 17 anni e l'elevazione per l'età minima per guidare le "minicar" a 16 anni.

Altri punti dal futuro incerto: la possibilità di superare i limiti di velocità in città fino a 70 chilometri orari, punibile solo con una sanzione più elevata e senza sottrarre punti alla patente e il divieto di utilizzo dell'autovelox sulle strade extraurbane da parte della polizia municipale.

"Come volevasi dimostrare - ha sottolineato il capogruppo della Margherita, Willer Bordon - Quando la destra deve approvare leggi ad personam, leggi vergogna o leggi che dividono l'Italia, i senatori sono tutti schierati in aula. Quanto invece il Parlamento affronta temi importanti per tutti i cittadini i parlamentari della destra si dileguano".

(17 novembre 2005)

 

 

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