7 giugno 2005
Comunicato PRC sui referendum
Alessandro Liverini

 

 

Domenica 12 e lunedì 13 giugno il popolo italiano è chiamato a compiere una scelta. Essa è decisiva perchè riguarda non solo il destino della ricerca medica e la tutela dei diritti dell'ammalato e delle donne, ma anche e soprattutto perchè riguarda la nostrà civiltà, il nostro senso della modernità, riguarda, nel profondo, la nostra coscienza del futuro.Il governo rappresentato da Silvio Berlusconi si è contraddistinto nell'arco di questi lunghi e pesanti quattro anni, per una gestione affaristica, elitaria e confessionale della cosa pubblica.

 

Ha paralizzato la nostra crescita economica e culturale con leggi ad personam e con dispositivi indirizzati alla privatizzazione dell'esistente (ha pensato finanche alle spiagge!). La scuola, la sanità, la ricerca, già appesantite da una loro intrinseca lentezza gestionale, hanno subito il colpo mortale in nome di astratti interessi ultranazionali (pensiamo alle enormi spese militari).

 

Non ci scandalizza, quindi, la legge 40 del febbraio 2004 che, in sostanza, porta alla ribalta un tema che era stato sepolto dalla voce popolare alcuni decenni fa. Per tutelare le esigenze teologiche e politiche delle alte gerarchie della Chiesa Cattolica sono stati fatti tantissimi passi indietro nella storia della nostra civiltà. Sono stati cancellati anni di intense lotte per la secolarizzazione dello stato e per la laicizzazione della cultura.

 

Ora tocca a noi imporre dei paletti. E' perfettamente giusto collocare l'individuo in una dimensione di libertà religiosa e spirituale, ma non si può accettare il dogma che sponsorizza il futuro remoto e ultraterreno a danno della materialità della sofferenza quotidiana. Esiste una differenza abissale tra l'embrione e l'essere umano vivente, pensante, sofferente e cosciente dei propri limiti e dei propri diritti.

 

Tocca a noi sancire con decisione, responsabilità e umanità il primato della libertà umana. Siamo sicuri che i continui e poco decorosi ricatti moraleggianti che provengono dagli altari, troveranno un'alta barriera nell'intelligenza e nella sensibilità finanche storica di ciascuno di noi.

 

E' quindi atto di civiltà votare 4 si.

 

1) Per dare speranza alle persone ammalate, per evitare, grazie al congelamento degli embrioni, di sottoporre le donne a una ripetizione del ciclo dei trattamenti lesiva per la loro salute. Per la dignità della ricerca italiana.

 

2)Per garantire la salute delle donne e la loro libertà di scelta. Per aumentare le probabilità di successo della riproduzione assistita e diminuire i disagi personali e i costi.

 

3)Per l’autodeterminazione e la tutela della salute delle donne. Per non porre le basi a successivi interventi sulla legge sull’aborto. Per frenare l’arretramento culturale della società italiana.

 

4)Per dare una speranza alle coppie sterili e a genitori portatori di malattie ereditarie. Per affermare la supremazia dell’amore, dell’affettività e del rispetto nel definire la genitorialità.

 

Il circolo del Partito della Rifondazione Comunista "Vera Lombardi" di Telese Terme augura a tutti buona riflessione e buon voto. Solo la nostra ragione e la nostra sensibilità potranno porre le basi per un futuro migliore.

 

 

     

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