11 giugno 2005
Io vado a votare
Maria Teresa Imparato

 

 

Domenica io vado a votare.

Perché il diritto di voto per me è un diritto irrinunciabile.

Vado a votare, perché da quando ho raggiunto la maggiore età non ho mai mancato di farlo e non ho intenzione di cominciare ora, solo perché qualcuno o più di qualcuno sta esortandomi a rinunciare alla libera espressione del mio pensiero in piena autonomia e indipendenza.

L’invito all’astensione è un atto grave perché l’astensione non è una risposta, ma una negazione della democrazia, una rinuncia all’esercizio dei principi fondamentali sui quali la democrazia si fonda. Ed è ancor più grave se tale invito proviene da alte cariche istituzionali dello stato.

Per questo domenica vado a votare, per far sentire la mia voce a chi vuole a tutti i costi imbavagliarmi, per cambiare una legge oscurantista che così com’è non serve a nessuno.

 

 

 

     

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