9 giugno 2005
Perché votare SI ai 4 referendum
Serena Sebastianelli

 

 

Il 12 e 13 giugno saremo chiamati a rispondere ai quattro quesiti referendari sulla fecondazione assistita. Io andrò a votare e soprattutto voterò si. Sono una ragazza di 26 anni con una vita intera davanti e quando penso al mio futuro immagino di vivere in una società evoluta dove a prevalere sia la speranza e non l’angoscia di scoprirsi affetti da una malattia incurabile.

 

Oggi tante vite anche giovani sono spezzate e divorate da malattie come il tumore. La mia speranza è che domani questa malattia, come molte altre oggi incurabili , diventi curabile. Votare SI al primo quesito significa aprire le porte alla scienza e consentire la ricerca sulle cellule staminali di embrionali non utilizzati. Queste, essendo capaci di moltiplicarsi, potrebbero consentire la cura di organi vitali, dunque perché “buttarli nel cestino”?

 

Ho deciso di votare SI perché penso che ciascuno di noi deve avere la possibilità di decidere: le coppie sterili che serenamente e responsabilmente devono poter scegliere la tecnica migliore per diventare genitori! Le coppie fertili, ma portatrici sane di malattie genetiche che con la legge attuale non hanno la possibilità di accedere alla fecondazione medicalmente assistita con il rischio di veder nascere un figlio malato!

 

Ho deciso di votare SI perché penso che uno Stato laico attraverso le proprie leggi debba dare la possibilità giuridica ad ognuno di decidere secondo la propria etica e la propria coscienza creando nella società una cultura rispettosa e non giudicatrice di scelte sicuramente dolorose!

 

 

     

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