Riuniti in associazione nel paesino
casertano scesi in piazza come ogni anno per mostrare il prodotto tipico
del posto: le corna
RUVIANO, IL PAESE
DEI CORNUTI
Orgogliosi di
esserlo, sindaco in testa (con le corna municipali e tricolore), sfilano
in processione cantando l’inno
Ruviano, il paese dei cornuti. Una
leggenda, divenuta “realtà”, alla fine degli anni settanta, quando
alcuni giovani pieni di entusiasmo ed ardenti d’amore per la terra
natia, vollero dare seguito alla leggenda, tramandata da secoli di
generazione, in generazione. Per diventare cornuti doc!
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Una presa di coscienza sulla necessità di
difendere il “marchio”- in via d’estinzione. Per non dimenticare il
curioso e bizzarro rito, verosimilmente già presente in era pagana, nel
minuscolo paesino della provincia di Caserta: interrotto negli anni
anche per lunghi periodi, e di tanto in tanto ripreso - che ormai da
quasi un quarto di secolo (XXIV edizione) - si celebra puntualmente ogni
anno.
Tutto iniziò come uno scherzo. Il cupo
mese di novembre. Si riunirono, si dettero da fare, spesero la loro
baldanza giovanile, ma anche i pochi spiccioli che avevano da parte,
affrontarono diffidenze ed incredulità, freddezze ed assenteismi, decisi
a celebrare la Festa dei Cornuti – collocata l’undici novembre, in onore
di S.Martino, noto protettore dei portatori d’aculei. |
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Andò tutto per il meglio. Sfilando
coraggiosamente in processione per le strade del paese, con
mastodontiche corna sulla testa, in una sorta di “autoflagellazione
collettiva”.
Furono premiati da applausi e da lodi
esterne- ma anche dalla soddisfazione interna che la coscienza del bene
regala agli uomini di buona volontà.
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RIUNITI IN ASSOCIAZIONE
E fu sull’eco del successo della festa,
che l’anno dopo i cornuti organizzati, diventati per l’occasione una
ventina, tornarono all’assalto. Decisi a dare soluzione di continuità
alla tradizionale festa. La fine dell’estate di quell'anno fu il
preludio alla nascita di un’associazione. L’ACR: Associazione Cornuti
Ruvianesi.
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“Nata con lo scopo di far valere i propri
diritti, per alleviare le sofferenze delle persone colpite dalla
sindrome dei bernoccoli, per aiutarle in modo corretto sul piano
neuro-riabilitativo, tramite un sereno confronto con le altre vittime”-
sottolinea divertito uno dei soci fondatori.
Associazione cresciuta negli anni, per
l’arrivo di nuovi adepti, ogni anno in fila per ricevere il “battesimo”
e la conseguente patente di becco.
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CORNUTI D’ITALIA A RACCOLTA
Cornuto è bello. I duemila abitanti del
paesino casertano sono orgogliosi di esserlo- e l’undici novembre di
ogni anno si ritrovano, provenienti dall’intera penisola (qualcuno anche
dall’America) - per festeggiare il loro patrono, sfilando in
processione, con gioia e “speranza”- con tanto di stendardo, santo,
monaco, chierichetto e presidente – tutti in costume tipico,
accompagnati dalla banda per cantare il caratteristico inno dei cornuti:
processione che si conclude l’incendio del fantoccio di pezza,
naturalmente munito di grossi aculei.
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Uniti dalle armi portate sulla testa,
“mimetizzati” per gioco- con buona dose d’ironia.
“Terapia” per allontanare lo spettro
di “pesi” veri sulla fronte- per dribblare ed esorcizzare
l’incombente pericolo: l’anamnesi di qualche “antropologo”del luogo.
In passerella becchi di tutti i tipi- con
corna lunghissime, personalizzate, tecnologiche.
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LA PROCESSIONE
Goliardia, ironia, folklore- per
valorizzare il “prodotto tipico ruvianese”. Le corna.
Messe in bella mostra anche quest’anno,
dal simpaticissimo sindaco, Giovanni Cusano, ingegnere-imprenditore,
l’anno scorso presentatosi all’evento con tanto di fascia tricolore e
corna municipali in testa, quest’anno fasciate dal nastro italico: un
ottimo professionista, sindaco benvoluto, incurante delle critiche dei
moralisti di professione, scandalizzati dal mix corna-fascia tricolore.
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Processione, inno, battesimo nuovi adepti,
discorso del Presidente dell’Associazione, che ha elencato le dieci
buone regole del cornuto doc.
Per finire, tutti cornuti e contenti al
ristorante, per una cena esclusiva.
L’ingresso riservato solo a persone con
carico pendente sulla testa, previa esibizione certificato - cornuto-doc,
“attestato precedentemente dalle divertite consorti”.
Rimaste a casa a “produrre” il prodotto
tipico locale!
Ruviano, patria dei cornuti.
A quando la festa nazionale?
Festa terapizzante per milioni d’italiani
spesso alle prese con il fastidiosissimo peso sulla testa: un buon
metodo per alleviare il doloroso carico pendente!
Giuseppe Sangiovann
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