Abusivismo edilizio - 31-08-01 - Vittorio Pagliarulo

 

 



 


In materia d'abusivismo edilizio non si deve cadere nell’errore di fare solo riferimento alla realizzazione di manufatti in assenza di concessione edilizia o in difformità alla normativa vigente.

Esiste – e questo, secondo me, è ancora più grave – un tipo d'oltraggio ambientale più complesso in quanto affonda le sue fondamenta sul principio, ormai inveterato, (ha resistito imperterrito, anche a “mani pulite”) per il quale solo avere le “carte a posto” è importante; ciò sistemato, si può fare tutto o il contrario di tutto, secondo i dettami imposti dalla peggiore speculazione affaristica.

Telese (da qualche anno – per referendum popolare fortemente voluto da un precedente amministratore, forse perché con idee più congeniali rispetto ai canali di sviluppo economico-sociali della cittadina, così come egli intendeva orientarli o forse perché così gli era suonato in testa, levatosi dal letto una bella mattina - le è stato accostato il sostantivo Terme), quello che solo i miei coetanei o poco giù di lì ricordano, era una ridente cittadina a metà strada tra Benevento e Caserta. Baricentro della Valle Telesina, sede di servizi, con una superficie territoriale di poco più di nove Kmq. (Teniamola ben in mente l’estensione dell’intero territorio: servirà a capire meglio cosa era possibile fare nel rispetto di un piano urbanistico armonico e rispettoso dell’ambiente e cosa, invece, dissennatamente, si è fatto). 

L’economia preponderante fondava sul termalismo, quindi sul turismo termale, sui servizi e sull’agricoltura (vitivinicoltura e frutticoltura, in predominanza, con forti potenzialità di sviluppo agroindustriale). 

Scelte politiche dissennate sono state orientate, invece, verso lo sviluppo dell’edilizia abitativa, (che nulla ha da spartire con lo sviluppo più consono alle potenzialità naturali avanti citate) in totale spregio della tutela ambientale e della salvaguardia del territorio, anche di quello agricolo. 

Le circostanze si aggravano enormemente allorquando tutto questo lo ha fermamente voluto e continua a volerlo un Amministratore che sino a qualche mese fa, in uno con la carica di Sindaco, ha rivestito anche quella rilevante di Segretario Generale del Bacino Liri/Volturno, una delle sei Autorità Nazionali preposte alla tutela del territorio e al governo delle acque fluviali. 

Si rileva, quindi, con grande rammarico, che il territorio sotto tutela, nel quale ricade anche il Comune di Telese Terme, viene utilizzato dissennatamente da chi, per compiti istituzionali, avrebbe dovuto salvaguardarlo.

Si è costruito in ogni dove; anche sull’acqua: verificare per credere!

L’ultimo scempio è per essere messo in atto in una traversa di Via Circonvallazione, ove si prevede la realizzazione di ben 74 appartamenti in una fascia territoriale già altamente urbanizzata (due lotti gia provvisti di concessione edilizia, per l’ultimo – pare una torre alta ben 18 metri e per quell’altezza, nella nostra cittadina è molto più che una torre - si aspetta la definizione della modifica al P.R.G.). 

   

Prima foto: Collettore di scarico riparato, ma non in modo efficiente come si vede dal colore del terreno circostante lato fiume . Quel tratto di colore chiaro è inaccessibile perchè costituito da melma ancora allo stato liquido e a conferma di questa situazione in prossimità di questo collettore la crescita della vegetazione è alquanto repentina grazie alla fornitura continua di liquami.

Foto in basso: Veduta del terreno dove sorgeranno le tre palazzine. Lo stato di abbandono del suolo e la crescita di sterpaglia, oltre ad essere nascondiglio preferito di rettili e topi rappresenta un serio pericolo per il possibile svilupparsi di incendio per autocombustione. 

   
Quindi, in barba ai più elementari parametri urbanistici, su una superficie di terreno (già definito ad alto rischio idrogeologico per insediamenti di notevole rilevanza, consultare il P.R.G. redatto dall’Arch. Vincenzo Vallone, commissionato dalla Giunta Ferdinando Di Mezza), che rasenta poco più di 45 are, situata alla confluenza di due fiumi: il Seneta, a carattere torrentizio e il Grassano, verranno allocati, mediamente, circa trecento persone. 

La cosa più grave che non sì è tenuta nel debito conto sin dal 1985, anno di primo insediamento dell’attuale Sindaco, è rappresentata dalle caratteristiche morfologiche dell’intero tenimento cittadino. 

Il fenomeno carsico, infatti, è presente su tutto il territorio, ed è ancora in fase evolutiva se si considera che l’ultima dolina (il cosiddetto “laguozzo”) si è formata, per sprofondamento violento, qualche decina d'anni fa, in Viale Minieri, nel centro del paese, ove sorge l’attuale Piazza Padre Pio. 

Molti cittadini anziani ricordano l’evento. Si tenga opportunamente conto che il sito sprofondato, sul quale il Consorzio di Bonifica della Valle Telesina, essendone il proprietario, ha desistito dall’utilizzo del medesimo per la costruzione della nuova sede (ebbene, sì!), è ad un centinaio di metri da dove si intende realizzare i 3 “megadormitori”, per complessivi 74 appartamenti laddove, solo qualche mese fa, ha ceduto un collettore fognario di cui i lettori informatici sono venuti a conoscenza precedentemente.

Altra argomentazione valida - salvo parere scientifico contrario ed invalidante della considerazione che si viene ad esporre a “naso” - a dimostrare le caratteristiche geomorfologiche del territorio, è data dalla perforazione per la messa in opera di quattro pilastri di sostegno per la sopraelevazione della scuola materna (sempre in via Circonvallazione, a circa cinquanta metri dall’area di cui si parla, quella dei settantaquattro appartamenti): per lo scavo si è dovuto ricorrere alla sonda in quanto con l’uso della trivella, il terreno sottostante franava continuamente, impedendo, così, il getto dei quattro plinti di sostegno per la realizzazione del piano superiore di detta scuola.

Lo scrivente si chiede, e chiede a tutti gli uomini di buona volontà, e ad ogni persona con un minimo d'onestà intellettuale, se i crimini ambientali, quelli che hanno devastato la Campania in questi ultimi tempi, caratterizzati da lutti e rovine, abbia insegnato qualcosa ai signori del Centro Direzionale del capoluogo di Regione, Signori lautamente remunerati per tutelare l’ambiente, dirigenti collocati su quelle poltrone per progettare una vita più sicura e vivibile per le generazioni future: alla luce dei fatti, ritengo proprio di no! 

Il Sindaco di questo Comune, anche quando sveste i panni di Segretario Generale del Bacino Liri/Volturno per vestire quelli di Amministratore locale, vede il progresso della cittadina termale che amministra solo in funzione del mattone e del cemento armato. Per queste entità è disposto a chiudere entrambi gli occhi; anche sulle realizzazioni effettuate da taluni con i fondi della Legge 219, vale a dire con i soldi dei contribuenti, in parziale o grave difformità alla normativa molto rigida dettata dalla legge, meglio definita, del terremoto. 

Gli occhi, il Nostro, li ha chiusi anche quando si è costruito su terreno del demanio (Sic).

Anche in questo caso: accertare per credere!

Alcuni amici che in anteprima hanno letto quanto esposto, hanno manifestato - con non poco timore per la … salute dello scrivente - quale potrà essere l’eventuale reazione di chi si sentirà danneggiato dalla posizione assunta con questo scritto. Costoro sono stati rassicurati: si è chiesto loro d'essere solo sereni testimoni, per qualunque eventuale dissennata reazione a carico dello scrivente medesimo che, per dovere civico, ha ritenuto giusto denunciare l’oltraggio continuamente perpetrato sul paese che tanto gli è caro perché lo ospita da circa 45 anni e perché ha dato i natali ai propri figli.

Resto in curiosa e trepidante attesa di conoscere il parere di altri concittadini e di cosa pensano a riguardo di palazzinari, progettisti, responsabili delle commissioni edilizie che si sono succedute in questi ultimi anni, estensori di Piani Regolatori e Particolareggiati e di quanti altri hanno operato e continuano ad operare in un settore così barbaramente oltraggiato!