Gli amici degli amici - 29-08-01 - Nicola Pagliarulo

 

 

- sotto gli occhiali scuri si può ridere o piangere ma, sotto gli occhiali scuri, forse, è lo stesso - J.B.

Chissà come mai, in questo paesotto, è possibile assistere quotidianamente (e gratis!!) a trasgressioni (credo ormai lecite…) del codice stradale. Oltre al già citato “numero uno” ( vedi Giuseppe e le sue foto…) , questo nuovo gruppo T.N.T. si avvale di numerosi fruitori privilegiati o rozzi ed incivili ( dipende solo da chi li guarda! ). 

Capisco che la “cultura degli amici” risieda nel DNA di chi ha fatto dell’italiano lo stereotipo del furbo ma, non vedo, codice alla mano, allegati o parti speciali che attribuiscano a costoro diritti ampliati. Bastano pochi minuti di percorrenza sul viale Minieri, per rendersi conto che “tu” non puoi circolare sul motociclo senza casco (dico casco perché anche la scodella è fuorilegge!) ma gli “amici degli amici”, si; sempre “tu”, non puoi parcheggiare se non nelle apposite e nuove linee blu ma, per gli “amici degli amici”, basta una striscia pedonale, o anche lo spazio riservato a bici e moto, per parcheggiare la propria auto un giorno intero, tutti i giorni..; poi arrivi ai semafori al quadrivio e ti rendi conto che sono regolati male (a meno che non vi sia un concorso a punti, che ignoro, per cui maciullare i pedoni, che usufruiscono del verde contemporaneamente alle auto, dia dei premi da sorteggiare poi in una lotteria chiamata “investimento”) e che anche le segnalazioni orizzontali sono estranee al codice stradale, consentendo pericolosi intrecci di traiettorie…e noi, che non siamo “amici degli amici” e che non amiamo fare investimenti se non immobiliari…e che vorremmo canalizzarci con la certezza di non dover viaggiare in file parallele quando c’è un’unica corsia per senso di marcia…come facciamo a differenziarci, se sussistono storture che annullano il rispetto ed il libero arbitrio? 

Speriamo solo che eventuali accidenti non riguardino chi non nutre nessuna invidia per questi soggetti, che non riteniamo privilegiati ma, come detto, rozzi ed incivili. Furbi, nel senso più becero del termine, che cercano con volgarità ed ignoranza di pareggiare, in questa vita, quel conto che scontano con una natura per loro avara. Non che questa denuncia serva a qualcosa, lo so…ma è bello sapere che i sorrisi degli “amici degli amici” sono come le nostre lacrime e che, con davanti uno specchio, i ruoli si invertono…