Noi, vittime della dosso-mania - Novembre 2001 - QUATTRORUOTE

 

Rallentatori: Si moltiplicano ma non tutti sono costruiti secondo codice e logica.

 



Capisco perfettamente le motivazioni alla base dell'introduzione dei cosiddetti dissuasori di velocità, cui un numero sempre maggiore di Comuni italiani ha fatto ricorso negli ultimi mesi. Niente, infatti, risulta convincente quanto un cordolo trasversale di plastica oppure un dosso artificiale d'asfalto nei confronti degli "sciumaker" della domenica (col nome storpiato, come la qualità delta loro guida), che si ostinano a non rispettare i limiti di velocità all'interno dei centri abitati, ponendo a rischio !a vita di chi li incrocia.

 

Tuttavia mi sorge un'obiezione di fondo: siamo proprio sicuri che un ostacolo permanente sulla strada non risulti dannoso in alcune situazioni particolari, per esempio, durante il passaggio di un'ambulanza in servizio di emergenza? Insomma, ridurre la velocità nei centri urbani si, ma non sono pronto a giurare che il dissuasore sia la medicina migliore.
NICOLA MONTANARI - Bologna (lettore di QUATTRORUOTE)

 

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Risposta di QUATTRORUOTE
Gli automobilisti italiani hanno la fama di non rispettare i limiti di velocità; per questo motivo, negli ultimi tempi, sulle strade di molti centri urbani c'è stato un fiorire di ostacoli fissi di vario genere che dovrebbero fisicamente impedire ai veicoli di superare una certa andatura. Ma sono legittimi? E sono efficaci? Ce lo chiedono in molti.


I dossi artificiali, per essere legittimi, devono rispettare forma e dimensioni ben precise. Inoltre, possono essere adottati soltanto dove vige un limite di velocità inferiore o uguale a 50 km/h, su strade residenziali, nei parchi e nei residence; soprattutto, devono essere presegnalati ed é vietato usarli sugli itinerari percorsi dai mezzi di soccorso.

 

É notizia recente che a Quartu S. Elena (CA) i dossi artificiali installati nelle strade del centro sono stati rimossi completamente perché ostacolavano il passaggio delle ambulanze, così come è successo anche a Rimini.
Rialzi della sede stradale con caratteristiche diverse da quelle proprie dei dossi artificiali non sono invece previsti dal Codice né sono quindi omologati.

 

Per la loro costruzione vengono usati i materiali più disparati e le altezze degli scivoli sono le più varie: per questi motivi potrebbero dare problemi di aderenza in frenata, causare danni alle sospensioni e nuocere alle vertebre cervicali degli occupanti il veicolo. Inoltre, potrebbero ostacolare il deflusso dell'acqua in caso di pioggia e impedire l'utilizzo di mezzi spazzaneve.


Non essendo, però, formalmente vietati, vengono tollerati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma va sottolineato che la responsabilità di eventuali danni a veicoli o persone da essi causati ricade su chi li ha installati.

 

Considerata la pericolosità di certi spigoli e la mancanza di segnalazioni adeguate, l'eventualità non appare tanto remota. Il così largo utilizzo di dissuasori, sia di tipo omologato sia no, è comunque sintomo dell'impotenza delle amministrazioni comunali nei confronti della velocità: basterebbero controlli più capillari e postazioni autovelox ben visibili nei tratti a rischio.
 

VARIANO CON LA VELOCITA' - Il Regolamento di esecuzione del codice della strada all'articolo 179 detta regole molto precise riguardo la morfologia del dossi artificiali, che possono essere costituiti da elementi in rilievo prefabbricati o da «ondulazioni della pavimentazione» con superficie antisdrucciolevole evidenziata da una zebratura gialla e nera, visibile anche di notte. Le loro dimensioni variano secondo la velocità prevista sulla strada dove vengono installati: 

 

Per velocità max 30 km/h
Altezza max 7 cm  -  Larghezza max 120 cm


Per velocità max 40 km/h
Altezza max 5 cm  -  Larghezza max 90 cm


Per veiocità max 50 km/h
Altezza max 3 cm  -  Larghezza max 60 cm

 

Redazione di Quattroruote - Novembre 2001 - Pag.4