Parcheggi abusivi: un'altra puntata - 24-08-02 - Rosa Buono

 

 

Oggi sabato 24 agosto, mi sono recata (in auto) al mercato settimanale in compagnia di mia sorella e di mio figlio Alex di due anni. Per avvicinarmi all'area del mercato il più possibile, ho dapprima percorso Via Cristoforo Colombo.

 

La strada principale del mercato, non presentava alcun posto libero, nemmeno tra quelli a pagamento. C'era da aspettarselo visto che il nostro mercato è molto frequentato. Decido allora di percorrere via Garibaldi, adiacente al mercato, per evitare lunghi tratti a piedi sotto il sole, visto che ero con il bambino.

 

Niente da fare nemmeno qui. Svolto quindi a sinistra per entrare a Piazza Nuova e finalmente un posto libero, nelle strisce bianche. Mentre parcheggio si avvicina un barbone nemmeno tanto vecchio; mi hanno detto poi che lo chiamano Michele lo zingaro. Non so perché dicono ancora "zingaro" visto che quando sono nata io a Telese questa famiglia di "nomadi" era già residente.

 

Il signor "Michele" si avvicina probabilmente per chiedermi soldi, come ho già sentito in altri casi analoghi; ero già pronta a rifiutarmi e a cercare un vigile, dato che non preferisco sottostare agli abusi. Mia sorella mi invita invece a lasciare la piazza, perché "Michele" era barcollante, probabilmente ubriaco e presumibilmente pericoloso. Avendo anche il bambino in macchina, decido di allontanarmi (con l'auto) verso Viale Minieri.

 

Il caso vuole che proprio nella piazzetta adiacente al municipio vi sia un posto libero. Chiudo la macchina e cerco un Vigile per spiegare l'accaduto. Il comando dei Vigili era chiuso, cerco perciò fuori dal municipio qualcuno.

 

Incontro il Vigile Urbano Ottavio Maglione in compagnia del sig. Pasquale Giaquinto. Spiego a loro l'accaduto chiedendo un minimo di giustizia. Il sig. Maglione mi dice "Non posso farci niente, anche se gli faccio un verbale lui non lo paga".

 

Alle mie insistenze, entrambi i signori (Maglione e Giaquinto) mi invitano a chiamare la Polizia. Contro la mia volontà, perché pensavo fosse compito del vigile risolvere il problema, cerco di chiamare la Polizia.

 

Nervosamente, con il cellulare in mano chiedo ai due signori se fare il 112 o il 113; con molta gentilezza il signor Giaquinto mi fornisce il numero diretto del Commissariato di Telese.

L'operatore in servizio alla Polizia, mi dice che non rientra nei loro compiti, provvedere alla risoluzione dei piccoli abusi; "è compito della Polizia Municipale  invitare gli abusivi ad andarsene; noi interveniamo solo in caso di minacce o di imminente pericolo".

 

Comunque, il poliziotto mi dice di mandare subito una "Volante" a controllare, anche se, senza una mia denuncia e senza che io avessi ricevuto minacce, loro non potevano intervenire.

Durante la telefonata i signori Maglione e Giaquinto si allontanano e non faccio in tempo a raccontare loro le parole del poliziotto. Probabilmente immaginavano già cosa mi avrebbe detto la Polizia.

 

Il mio giudizio sull'accaduto ve lo risparmio, tanto potete immaginarlo.

Quante persone ogni giorno devono subire questo abuso con "l'autorizzazione" delle forze dell'ordine?

"Non intervenire" equivale ad "autorizzare". Questa è una cittadina termale che accoglie i turisti. Alla faccia del turismo!

 

Possiamo tollerare questa immobilità della giustizia municipale?

Chi deve intervenire? Il cittadino deve farsi giustizia da solo?

In questo modo si incentiva la violenza!

Io sono di Telese e scrivo qui perché Telese diventi pulita.

Penso però, che tante altre persone

hanno vissuto in silenzio la mia stessa avventura

giurando di non tornare più a Telese a fare spesa.

 

Rosa Buono

 

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ViviTelese - Primo Piano: Parcheggi abusivi