Continuano a fioccare alla Questura di Benevento le denunce dei cittadini che hanno ricevuto maxibollette telefoniche a causa delle connessioni a Internet deviate fraudolentemente verso numeri a pagamento preceduti dal prefisso 709. Solo ieri ne sono state presentate tre.

E continuano a giungere segnalazioni agli sportelli-help attivati, a Benevento e a San Salvatore Telesino, dal Movimento Difesa del Cittadino, tanto che l’associazione ha deciso di diramare un nuovo comunicato per spiegare come muoversi per ottenere la sospensione dell’addebito delle telefonate, e il rimborso delle somme già pagate.

«A seguito delle segnalazioni e delle proteste fatte dal Mdc e dalle altre associazioni - ricordano innanzitutto i responsabili Francesco Luongo e Giovanni Festa -la Telecom ha preso l’impegno di sospendere gli addebiti e rimborsare le somme in fattura derivanti da chiamate illecite con prefisso 709».

Quindi, le istuzioni: «Bisognerà fornire all’azienda la prova dell’avvenuta presentazione della denuncia alla autorità giudiziaria. Ecco le procedure da seguire: depositare alla autorità giudiziaria o di Polizia la formale denuncia (il modello è disponibile sul sito www.mdc.it) con copia della fattura ed eventualmente dei siti da cui si è scaricato il dialer e del floppy disk con il dialer; effettuare il pagamento parziale della bolletta con le somme non contestate, più l’Iva del 20 per cento, con un bollettino postale in bianco sul conto corrente postale 872002 intestato a Telecom Italia spa; chiamare il 187 avvisando della truffa subita dall’utente (indicando il numero telefonico) e chiedendo il blocco del 709 sul proprio numero; infine, inviare a mezzo raccomandata o fax (al numero indicato dal 187) il reclamo e i relativi allegati: Telecom deve rispondere entro 30 giorni».