Striscia la Notizia a Caserta - 19-12-03 - Giuseppe Sangiovanni

 

Con il notes dietro la troupe di Striscia: curiosità, retroscena e particolari inediti della registrazione

Gli inviati del tg di Ricci, travolti dalla gente: foto ricordo per l’assessore

LA BANDA DI STRISCIA INFIAMMA LA STAZIONE

Una signora irrompe sulla scena: “Vi prego venite pure da noi, siamo 200 operai di una fabbrica, stiamo perdendo il posto di lavoro

Tripudio scontato, per Fabio e Mingo, inviati di Striscia, arrivati in città alle prime ombre della sera.

La venerazione per i due “santi” mediatici, comincia dal parcheggio della caserma Pollio. All’uscita, nei pressi del Jolly Hotel, succede di tutto, completamente travolti dalla gente: uomini, donne e bambini, stupiti dall’improvvisa apparizione. Il delirio è collettivo, in tanti a stropicciarsi gli occhi, per il “miracolo”. Miracolo del tubo catodico.

Accerchiati, acclamati, osannati a gran voce, a seguire abbracci, baci- ma il dovere li chiama, foto-ricordo e autografi, rimandati a dopo.

 
Devono girare il servizio, la stazione raggiunta con qualche difficoltà. Velocissimo sopralluogo verso gli ascensori con Mingo, lo smilzo inviato, divorato con gli occhi dalle ragazze presenti.

Torniamo all’ingresso, ciak si gira: telecamere pronte. Si parte. Mingo indica il ristorante, l’edicola e si dirige velocemente nella corsia della biglietteria, diventato per la fretta un labirinto per Mingo, Fabio, operatori compresi, costretti a chinarsi per uscire.

 
Stop, tutto da rifare. Si torna indietro. Percorso ripetuto, tutto filato liscio: indicazione dei binari, qualche passo e voilà, verso l’ascensore fantasma, toccato e raccontato.

“Vi prego intervenite pure da noi”- dice, piombando sulla scena, una signora di mezza età- “siamo duecento operai di una fabbrica della zona, stiamo perdendo il posto di lavoro- vi prego intervenite, vi supplico”- il drammatico fuori programma rivolto ai due, che incassano con grande sensibilità: pur consapevoli di non essere funzionari della prefettura o del sindacato.

E poi freneticamente di corsa verso le scale, raccontate con enfasi, destinazione ascensori al piano inferiore.

Stop. Confabulazione tra Fabio e Mingo, scena che va ripetuta, con l’aggiunta di una nuova battuta.

“Fabio allora parli?”- grida un giovane- rivolto all’inviato non in dieta, sempre muto- fine autore e redattore Mediaset (Berlusconi paga solo chi produce) - che accenna a ridere.

Clip ripetuta varie volte, e poi sfogo ad abbracci, baci, autografi e foto ricordo, con gli scalmanati fan . Qualcuno da lontano, pensa all’arrivo del cavaliere. “Sono quelli del tapiro - risponde uno dal parterre- vieni a prenderlo”. Battute sottili e non solo. Di tutti i colori. In giro tanta euforia.

Singolare la richiesta fatta allo scrivente, da un assessore casertano presente all’evento: “vorrei fare una foto con Fabio e Mingo”. Detto fatto e l’abbraccio è immortalato.

Una foto per fare conoscenza, in prospettiva di futuri pateracchi da premiare con il Gabibbo?

 

 

 

La data della messa in onda della registrazione, non ancora nota: strategia ultimamente messa in atto, per tenere incollati alla tv, migliaia di telespettatori.

In tempi di guerra (share)- tutto è possibile. Da stasera tutti davanti al video, per seguire la telenovela ascensori, girata alla stazione di Caserta.

Con Greggio e Iacchetti, il divertimento è assicurato.


 

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