10 unità per il Consorzio S/A - 27-01-04 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

Parte la concertazione per i lavoratori fissi

Pubblicato il 27-01-2004

consorzio sannio - alifano / Impiego di dieci unità, se ne discuterà domani in un incontro alla Rocca

Summit tra Provincia, Regione e sindaci dell’area telesina. Il progetto d’impiego c’è, mancano i fondi

di Antonio Vecchiarelli

La storia del tavolo di concertazione che vede coinvolti Provincia di Benevento, sindaci del comprensorio telesino, Regione e Consorzio Sannio-Alifano è caratterizzata da due rinvii. Ma l’appuntamento di domani dovrebbe essere quello decisivo per l’avvio del confronto tra le parti al fine di assicurare il lavoro a dieci dei ventidue lavoratori fissi dell’ex consorzio di bonifica della valle Telesina, ora sotto la gestione del Sannio-Alifano.

Ha già subito due rinvii la riunione per l’assenza di alcuni dei soggetti coinvolti, ma quella di domani mattina potrebbe essere la volta buona. Convocati, oltre alle fasce tricolori dei Comuni aderenti all’ex consorzio di bonifica della valle Telesina: l’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Aita, in rappresentanza della Regione; il presidente della Provincia di Benevento, Carmine Nardone; il commissario del consorzio di bonifica Sannio - Alifano, Lucia Ranucci e i rappresentanti delle forze politiche locali e sindacali.Il progetto per l’impiego dei dieci lavoratori è stato già redatto e presentato alla Regione dall’ente consortile di Piedimonte Matese in assonanza con l’impegno assunto dai vertici del Sannio Alifano al momento dell’unificazione dei due consorzi di bonifica.

La Regione Campania si è già pronunciata positivamente sui contenuti del progetto ma, perché questo diventi operativo, occorrono i finanziamenti. L’incontro in Provincia di domani servirà a dare definitivamente operatività al progetto dell’ente matesino. L’affermazione non nasconde dubbi sulla praticabilità dell’indirizzo. E’ opinione diffusa, infatti, che allo stato non è da considerarsi in forse l’obiettivo finale qual è quello di assicurare un futuro lavorativo alle dieci unità. E sarebbe un altro, concreto, passo avanti verso l’integrazione tra le due aree «controllate» dal consorzio Sannio-Alifano.