Castelvenere,querelato ufficio tributi - 24-02-04 - da Il Mattino

 

 

Bollette, querelato l’ufficio tributi di Castelvenere

CARLO IOVINO

 

Le bollette dell’acqua di nuovo sotto i riflettori a Castelvenere: dopo la contestazione di alcuni cittadini circa le richieste di pagamento delle somme arretrate del canone idrico riferite agli anni 1998-1999, scatta adesso la denuncia-querela nei confronti del Comune, a firma di Antonio Pascale. Già da tempo infatti erano finiti sotto esame i criteri adottati dal Comune per stabilire i prezzi, considerando la diversità del prezzo dovuto per l’acqua potabile rispetto a quello per l’acqua non potabile.

 

Così lo scorso 15 gennaio, presso la sede municipale, fu protocollato un documento, firmato appunto da Pascale, che intese inoltrare formale richiesta di informazioni, riservandosi di adire le vie legali in caso di mancata risposta: «Già con nota del 16/9/2002 inviata ai sensi della legge 241/90 - si leggeva nel protocollo comunale n°169 del 15/1/2004 - contestai la richiesta di pagamento perché in diverse delibere comunali era stato dichiarato ed accertato che l’acqua erogata dal Comune non era potabile per cui ai sensi della citata legge chiesi di sapere quali fossero i prezzi praticati per l’acqua potabile e quali per l’acqua non potabile, e di conoscere il consumo conteggiato, al fine di effettuare una verifica della somma eventualmente dovuta».

 

Poiché a questa prima richiesta non seguì alcuna risposta, Pascale (che aveva ricevuto invece il 31 dicembre 2003 la richiesta di pagamento) si riservò di adire l’autorità giudiziaria per denunciare l’omessa comunicazione dovuta per legge, reiterando la richiesta sia in ordine ai prezzi praticati che al consumo conteggiato. Ma anche stavolta non c’è stato alcuna risposta per cui Pascale ha deciso di adire le vie legali con la denuncia querela nei confronti del responsabile dell’ufficio Tributi del Comune di Castelvenere e di tutti coloro che erano tenuti per legge ad effettuare la comunicazione.

 


 

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