E adesso ... la pubblicità - 01-11-03 - Giuseppe Grimaldi |
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Ormai la nostra vita ne è invasa. La troviamo in giro per la strada, è protagonista indiscussa della tv terrestre e di quella satellitare, riempie le pagine dei giornali, tappezza i grandi palazzi delle nostre città, nasconde pericolosamente i segnali stradali, è l’espediente più usato dai nostri amministratori per mascherare l’inettitudine e la nefandezza, è l’argomento che suscita sgomento per eventuali mancati profitti … E’ falsa, è vera, è INGANNEVOLE e perciò perseguibile, è OCCULTA, è OSSESSIVA, è oggetto di studio, è indiscussa fonte di guadagno….. Di cosa sto parlando? E’ ovvio, della pubblicità. Vivi Telese né è stato addirittura vittima inconsapevole ed incolpevole. Nel corso di questo ultimo mese abbiamo dovuto cambiare l’indirizzo dello nostro sito web perché le nostre pagine risultavano invase dalla pubblicità del gestore del server. Abbiamo sempre pensato che le nostre pagine dovessero essere libere, indipendenti e sgombre da elementi che indicassero scopi di lucro che potessero fornire fonti di facili accuse per giustificare il lavoro del nostro sito. Per studiare la strategia ed arginare il problema sono stati necessari un paio di incontri in birreria e qualche notte “in bianco” per il webmaster Giovanni Forgione. La soluzione per chi non se ne intende poteva sembrare semplice; cambiare indirizzo del sito web ci ha costretto a cambiare al cune righe di codice html in quasi tutte le pagine del sito. E' stata, comunque un occasione propizia per abbandonare il fastidiosissimo e lunghissimo http://digilander.libero.it/vivitelese a vantaggio della scelta che in tanti ci chiedevano a gran voce: www.vivitelese.it Il dominio era ancora libero, ma spostare gli archivi e verificare il funzionamento di tutti i collegamenti del nostro sito (ben oltre 600MB di materiale) ammettiamolo: aveva dell’epico. Spaventati dal lavoro che attendeva il buon Giovanni Forgione abbiamo deciso di provarci ben consapevoli dei rischi che l’iniziativa comportava. Considerando che alcuni mesi addietro proprio al sito municipale era toccata la decisione di cambiare indirizzo e che lo stesso è rimasto oscurato per circa 6 mesi, nonostante la realizzazione fosse stata affidata a personale specializzato e nonostante la quantità di materiale contenuta nel sito fosse decisamente ridotta, abbiamo operato la nostra scelta. Alla luce di queste considerazioni il rischio di “restare al buio” era più che prevedibile. Ma Giovanni Forgione, che deve aver seguito studi di magia con Harry Potter e Giucas Casella, è riuscito nell’impresa. Alcuni interventi restano ancora sul vecchio server e quindi li troverete accompagnati da quella fastidiosa ed invadente colonna che contiene la pubblicità gestita dal server, ma è bene chiarire che si tratta solo di alcuni interventi contenuti nel nostro archivio. Le nostre intenzioni restano quelle iniziali. La volontà di creare una piazza virtuale dove discutere della vivibilità della nostra cittadina, proporre nuove alternative e alimentare nuovi argomenti, sempre speranzosi di una possibilità di confronto. Il successo dell’iniziativa è palesemente confermato. Mese dopo mese si succedono nuovi primati. Quando ad inizio anno leggevamo i risultati dell’ultimo semestre del 2002 pensavamo di aver raggiunto il massimo. Oggi a distanza di 10 mesi siamo passati dalle 3.500 visite mensili ad oltre 5.000. Per noi è cambiato poco o niente. Gli stimoli sono sempre gli stessi, ma la cosa più gradita è certamente il continuo aumento del numero dei “nuovi opinionisti” che si aggregano al nostro gruppo. Continuiamo così a proporre ai nostri lettori il parere dei cittadini gratuitamente e senza scopo di lucro come è giusto che sia. Il tutto è opportunamente condito con i contenuti dei giornali che seguono le vicende del nostro territorio che garantiscono completezza ed informazione.
Ma torniamo all’argomento principale di questo mio intervento: la pubblicità. Le forme in cui si manifesta sono tante, quella in cui si cela sono infinite. La propaganda elettorale è da annoverare tra le pubblicità ingannevoli, e proprio questo tipo di reclame forte della inesistenza di un garante risulta ampiamente diffusa. Come al solito a farne le spese sono sempre vittime incolpevoli: i comuni cittadini. Nei piccoli centri per raggranellare i voti mancanti troppo spesso si ricorreva a cariche all’interno di società sportive. Prima delle elezioni politiche gli aspiranti diventavano presidenti di società calcistiche, dei circoli tennis o di associazioni. Come tanti sportivi potranno confermarmi Telese Terme non né è rimasta immune al fascino di questo rituale. Passate le tornate elettorali … chi si è visto, si è visto. Oggi magari sfruttando la situazione si elargiscono contributi in modo che si sappia in giro e lo si fa precedendo opportunamente altri personaggi anche se questi sono stati da sempre storicamente presenti nel calcio telesino, ma ritenuti pericolosi perché aspiranti ad una candidatura. È triste leggere degli Osanna di ringraziamento e non ammettere che le società calcistiche a Telese Terme hanno sempre vissuto di privilegi e finanziamenti diversamente dalle società che operano nelle altre discipline. Per confermare quanto ho appena affermato cito ad esempio le situazioni delle società di basket e pallavolo, che oltre ai costi dei campionati, sono costrette a corrispondere i costi per l’energia elettrica e per il combustibile da riscaldamento per poter continuare a svolgere la propria attività in un impianto fatiscente e, ancor più grave, NON OMOLOGATO! I responsabili di queste società preferiscono non lamentarsi di questa situazione scandalosa. Loro continuano a svolgere l’attività sportiva, in modo che oso definire MISSIONARIO, nonostante l’indifferenza di chi ci amministra. Ad alcuni di questi dirigenti ho sempre suggerito di coprire con un bel nastro ed in modo vistoso il nome della nostra cittadina riportato sulle maglie da gioco. Sarebbe quantomeno un giustificato e valido segnale di protesta a tanta indifferenza. E’ un peccato che Saby Mainolfi, da profondo conoscitore delle vicende sportive locali, abbia limitato il suo intervento alla sola realtà calcistica. Sarei curioso di sentire il suo libero parere sulla situazione sportiva locale. Ma torniamo alla propaganda politica. Sui giornali in questi mesi non abbiamo fatto altro che leggere di margherite che fioriscono, di petali che subiscono il resto con voi, o vado via e di promesse scritte, accordi prima propagandati e poi validi al massimo il tempo … di un caffè. Morale della favola: solo squallida ed insignificante pubblicità. Dove sono le idee? Quali sono i programmi? Chi EFFETTIVAMENTE fa parte di questo gruppo? Boh… ha poca importanza … l’importante è che se ne parli, ma a noi cittadini come al solito resta meno di niente.
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