Sotto accusa il forzista Rubano  - 31-01-04 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

«La Provincia finanzia una gita politico - culturale»

Pubblicato il 29-01-2004

Spettacolo teatrale in Svizzera per gli emigrati con «comizietto» finale. Sotto ‘accusa’ il forzista Rubano

di Antonio Vecchiarelli

Acque agitate nella realtà politica di Cusano Mutri. A smuoverle il sindaco Giuseppe Maturo con una lettera aperta al presidente dell'amministrazione provinciale, Carmine Nardone che avrebbe "elargito un significativo contributo alle Parrocchie di Cusano, affinché portassero in Svizzera una divertente commedia realizzata da una compagnia teatrale amatoriale".

Ma dietro l'iniziativa si sarebbe celato un interesse politico."Le indirizzo la presente - scrive Maturo al presidente Nardone - innanzitutto per congratularmi e ringraziarla per il contributo offerto all'iniziativa, apprezzabile nell'intento e che per questo ha incontrato la sua sensibilità. Poi, per informarla che, purtroppo, l'intento da lei perseguito ha avuto una concretizzazione ben diversa, e gliene spiego i motivi.Quando ho appreso con gioia dell'iniziativa, in qualità di sindaco di Cusano Mutri, ossia in veste istituzionale, ho chiesto di poter partecipare alla manifestazione, ritenendo di non aver ricevuto il dovuto invito per mera dimenticanza".

La richiesta di Maturo si è scontrata con "un secco diniego". Il comportamento ha insospettito il sindaco che ha deciso di raggiungere la Svizzera con mezzo proprio, dove ha scoperto quello che definisce "l'inganno"."In sostanza è stato sempre più evidente il fatto - scrive la fascia tricolore di Cusano Mutri - che l'Amministrazione Provinciale aveva finanziato, a sua insaputa, anziché un'encomiabile iniziativa atta a favorire gli scambi culturali con gli emigranti, una gita politico-elettorale del consigliere provinciale Lucio Rubano, in odore di prossime candidature elettorali comunali riportate anche dalla stampa locale.

Infatti, dopo l'esibizione teatrale, i cittadini presenti hanno dovuto subire il classico "comizietto" del consigliere Rubano che ha indignato anche buona parte degli attori della compagnia che pensavano di aver finalizzato i loro sacrifici ed il loro lavoro ad un'encomiabile iniziativa piuttosto che, invece, come di fatto è stato, per il tornaconto personale, seppur politico-elettorale, di una singola persona.Solo la "rivolta" di buona parte degli attori della compagnia ha preteso ed impedito che non fossero distribuiti dei libri di Forza Italia.

Il vero intento dell'iniziativa, d'altronde - prosegue Maturo - è esplicitato chiaramente anche nella missiva inviata, a spese dell'amministrazione provinciale, a tutti gli emigranti di Cusano, Cerreto, San Lorenzello e Pietraroja, per invitarli alla manifestazione. In questa lettera (che le allego in copia) a firma del consigliere provinciale Lucio Rubano, e non del parroco che avrebbe dovuto essere il promotore dell'iniziativa, si legge testualmente "ecco che mantengo la promessa" fatta un anno fa, di riportare la compagnia "Instabile" in Svizzera.

In sostanza se il consigliere Rubano avesse organizzato la manifestazione per mantenere una sua promessa elettorale, a sue spese, non vi sarebbe stato nulla da eccepire. La manifestazione, invece, organizzata con il contributo della Provincia, quindi con denaro pubblico, aveva e doveva avere un carattere istituzionale, ed essere pertanto organizzata nell'interesse collettivo e nel rispetto delle istituzioni.

Pertanto non vi doveva né poteva essere alcun motivo ostativo alla presenza del sottoscritto che, anzi, nella sua veste istituzionale di sindaco di Cusano Mutri, doveva essere invitato".

"Anche la lotta politica deve avere dei canoni di correttezza - ha commentato al telefono il sindaco Maturo. Se anche le guerre devono sottostare a certe convenzioni, è auspicabile che il confronto politico, seppur aspro, non abbandoni mai le regole di lealtà e correttezza. Principi che ho già messo in pratica cinque anni fa quando la nostra lista non venne ammessa alla consultazione. Al ritorno da un soggiorno in Svizzera passato a spiegare ai nostri emigrati che se volevano aiutarci non dovevano andare al voto, non esitai a dare un passaggio ad un signore che tornava per dare il suo voto ad un nipote candidato nell'unica lista presente alle votazioni".

Concludo scusandomi per lo sfogo, dovuto anche al fatto di aver interpretato il sentimento di tanti, e credendo d'averle fatto cosa gradita perché certo della sua buona fede e solo per metterla in guardia al fine di evitare il ripetersi in futuro di situazioni simili.

La saluto cordialmente.

Il sindaco

Dott. Giuseppe Maria Maturo