La moda attraverso la storia - 06-04-04 - Docenti I.C.Cusano

 

 

CUSANO Mutri : Modelli d'epoca sfilano all'Istituto Comprensivo

Atelier scuola: la moda attraverso... la storia

Finalmente! Dopo tanti giorni di snervante attesa e prove continue, con i ragazzi tesi come corde di violino e i docenti sull'orlo dell' «isteria», il 18 marzo 2004, nel pomeriggio avanzato, nella palestra trasformata in «atelier», dagli addobbi e dai fiori (sponsor la fiorista Bruna Civitillo, sempre pronta ad affiancarsi generosamente alle attività didattiche), la scuola media dell'Istituto Comprensivo di Cusano Mutri ha concluso, con una sfilata di modelli d'epoca, il laboratorio di «Storia della Moda», registrando entusiasmo, consensi e apprezzamento da parte delle famiglie e degli spettatori, ivi radunati a vario titolo (assessore Istruzione nonché presidente del Consiglio d' Istituto di Cusano Mutri, Di Biase; il sindaco di Pietraroja, Torrillo,).

A rendere più significativa la riuscita del lavoro è stata la confluenza operativa desii altri laboratori del tempo prolungato, che operando nei loro ambiti di pertinenza, sinergicamente organizzati, hanno dimostrato che l'impossibile si può ottenere, se si collabora ed il lavoro di uno diventa il lavoro e l'obiettivo di tutti (laboratorio «Educazione alla salute - creatività e ricerca», professori Di Biase Masotta - Guarino - Jannotti - Masella - brusio; «Bricolage», professoressa Verrillo; «Educazione alla Legalità», professoressa Votto «Gruppo H.», professori Ciarlo, Di Donato, Orsino; laboratorio «Strumentale - Musica e Canto», professori Sasso e Palmieri; «Ginnastica Artistica», professoressa Marsullo; «Orientamento», professoressa Sasso). I genitori, poi, altra componente fondamentale del processo didattico si sono dati da fare, seguendo le direttive della scuola, a realizzare gli abiti, già selezionati nei laboratori, con una disamina attenta di pitture vascolari, parietali, la statuaria, quadri di grandi artisti di. ogni epoca "(Leonardo, Raffaello, Veronese), mostrando come paga la condivisione dei valori, nello sforzo comune dell'educare e formare i ragazzi.

Che dire del servizio accoglienza ed ordine, fornito dai ragazzi delle terze (steward ed hostess) e dagli ausiliari, capeggiati dall'indispensabile ed onnipresente professor Cielo? Si può dire che quasi l'intera popolazione scolastica della scuola media avesse ritagliato per sé un ruolo, ma soprattutto è da elogiare, la serietà e la responsabilità con cui si è affrontata la manifestazione, nonché l'atteggiamento partecipe e maturo di tutti i ragazzi che hanno assecondato gli sforzi immani dei docenti.

E... per finire la sfilata..! ragazzi ben inseriti nei ruoli loro affidati; la gradevolezza dell'apparato musicale, la suggestione dei canti e dei coristi variamente coinvolti nell'emozione del momento, i balletti in gruppo ed in coppia (un grazie particolare a Tesolina per alcuni efficaci suggerimenti di ballo), ad intervallare i periodi e le fogge, storiche che i modelli rappresentavano, le riprese e le fotografìe (professor Di Donato); le luci colorate (professor Masotta); le pettinature splendidamente realizzate dalla sponsor Anna Velardo che ha regalato tante ore della sua giornata di lavoro, collaborando così, infaticabilmente al rispetto della realtà storica rappresentata e, non ultimo, il lavoro fondamentale massacrante e spesso invisibile delle professoresse Masella, Di Biase Masotta, Guarino, che hanno avuto il loro bei da fare, sia nella fase organizzativa che in quella operativa, per ricercare materiali, vestire, tenere buoni ed ordinati i ragazzi; qua a calmare le ansie, ad incoraggiare, dall'altra rammentare la concentrazione e la disinvoltura.

Sedare, insomma tutte le emozioni, i sentimenti altalenanti, i «gap» di chi si accinge a sottoporsi, comunque, ad un giudizio, ma che risulta essere quella della emozione, la giusta maniera per accollarsi responsabilità per poter reagire alla difficoltà e farcela. E' stata vincente, la varia alternanza di momenti dal respiro più lento a cui sono succeduti quelli più mossi ed accattivanti, come gli stacchi tra il periodo classico e quello rinascimentale, con l'irruzione degli indiani, (scoperta dell'America - .1492) e l'omaggio a New York interpretato con grande bravura; il contrasto di classe tra ragione e dolcezze romantiche di Elisa di Rivombrosa (‘700), il valzer di Strauss (‘800), il charleston (‘900) ad annunciare le speranze del secolo appena iniziato, i balilla e i venti di guerra dei totalitarismi che si andavano affermando; il dopoguerra e la ricostruzione, piena di speranza e di ideali (anni ‘50); il boom economico (anni ‘50); la moda anglosassone (Beatles - Mary Quant); il rap e le mode sempre più stravaganti dei giovani (fine ‘900- anni 2000). A conclusione della sfilata, come suole sempre accadere: «le spose». Le ragazze hanno indossato i vestiti delle loro mamme o delle nonne e zie, e

qui c'è stata commozione e scrosci di applausi, mentre le note dell'Ave Maria le accompagnava nella loro esibizione. Ma il «clou» della serata si avuto con il corteo nuziale di un ti¬pico matrimonio cusanese di inizio secolo, per il quale i ragazzi indossavano i costumi tipici di Cusano. Mutri, Civitella e Pietraroja, mentre la «sposa» era abbigliata con un vestito del 1916, anno in cui una sua trisavola convolava a giuste nozze completavano la «mise», gioielli originali, «sciuccaglie» e orecchini in demiparure. Del corteo facevano parte anche due «zie americane», per suggerire simbolicamente, quella emigrazione di tanti nostri conterranei verso un'America ambita e favoleggiata come terra promessa.

Il coro ha chiuso la manifestazione, con l'Inno della Scuola « La Montagna Incantata», omaggio alle montagne di Cusano Mutri e Pietraroja, le cui parole e musica sono frutto di collaborazione tra i docenti della scuola media di Cusano Mutri (professori Jannotti - D'Orsi - Palmieri). La sezione storica «Rovistando tra i bauli della nonna»,al cui allestimento ha contribuito notevolmente la professa Ciarlo (abbigliamento per neonato e lavoro da vetrinista), ha potuto esibire delle vere chicche: un abito da sposa originale del 1915 - (collezione privata professoressa D'Angelo da Civitella), un abito da festa in due pezzi del 1934, (collezione privata professoressa Di Biase Masotta, biancheria da letto (professoressa Guarino) biancheria intima (professoressa Verrillo) e tutto ciò che può completare il corredo di una casa arricchivano l'insieme. Le rose rosse a quanti hanno collaborato ,infine i ringraziamenti espressi dal dirigente scolastico, Antonio Mongillo, ragazzi, ai docenti e ai presenti hanno fatto da commiato alla serata.

Il dirigente ha indicato in simili lavori e manifestazioni, tipiche di una scuola organizzata secondo la tipologia oraria del tempo prolungato la via maestra per tenere i giovani impegnati in attività motivanti, produttive e piacevoli, onde allontanarli dai pericoli della strada, dalle compagnie a rischio e dalla noia oziosa, sempre in agguato in un territori come il nostro, privo di opportunità ed organismi aggreganti, autorevoli e coinvolgenti. Spente le luci ed il brusio delle voci... tutti a casa, soddisfatti del lavoro, della bravura e del piacere ricavato dall'essere stati lì come protagonisti.