Ecco la 159, che anche se Wagon rimane molto
Sport
SAN BENEDETTO DEL
TRONTO – L’Alfa lancia sul mercato italiano la
unica sua vettura famigliare: la 159 Sportwagon,
che va occupare il posto della 156 SW. L’ultima
creazione Alfa Romeo viene equipaggiata con 3
benzina (1900 JTS da 160 cv, 2200 JTS da 185 cv
e 3200 da 260 cv) e 3 Turbodiesel Common Rail
(1900 JTD da 120 e 150 cv, 2400 JTD da 200 cv),
nei classici allestimenti Alfa Progression,
Distintive, Exclusive. Esternamente la nuova
Sportwagon a ben poco a spartitre con la
vecchia: infatti rispetto alla vecchia in cui
l’anima Wagon era abbastanza sacrificata, in
questa, l’anima Wagon è molto più pronunciata,
grazie alla coda più lunga della precedente,
dove campeggiano i gruppi ottici identici a
quelli della 159 berlina. Immutato è invece
l’accattivante e sportiveggiante anteriore
identico a quello della 159.
Internamente
possiamo riscontrare le differenze maggiori con
la progenitrice: infatti come detto prima si
nota una maggiore superficie di carico
posteriore e un maggior spazio interno per
persone e bagagli. Per quanto riguarda plancia e
strumentazione sono le stesse che possiamo
trovare sulla berlina. Particolarità che
possiamo trovare qui è una sorta di “cambio
automatico nel cambio manuale”, ovvero c’è un
dispositivo che nelle partenze in salita
trattiene l’auto ferma per qualche secondo,
permettendo alla frizione di non sforzarsi
troppo, trattenuta che è un classico delle auto
con il cambio automatico. Ed eccoci alle
impressioni di guida al volante dell’auto del
biscione: il veicolo in prova era l’Alfa 159
Sportwagon 1900 JTD 150 CV Distintive.
L’auto sebbene
sia una SW, ha tutti i canoni per essere
considerata una sportiva molto pepata e che fa
sentire poco, anzi per nulla il carattere di
auto da carico, propria delle Station.
Sportività che è stata saggiamente mescolata con
un tocco di confort e pizzico di brio e potenza
del 1900 JTD, che hanno permesso di far plasmare
agli ingegneri di Arese, un auto, che
sicuramente darà e non poco filo da torcere a
auto della stessa categoria e che la fanno da
padrone in un mercato, quello italiano in cui si
crede poco ai prodotti nazionali.
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