Provata la settima generazione
GROTTAMMARE – Taglio netto con il passato: ecco
quello che hanno fatto gli ingegneri Honda nel
progettare e lanciare sul mercato la nuova Civic,
trentennale e storica media della casa dell’H
argentata. La nuova vettura made in Japan,
giunta alla settima generazione è proposta al
lancio con carrozzeria a 5 porte, con due motori
(1 benzina 1800 da 140 cv e un diesel 2200
I-CTDI da 140 cv), negli allestimenti Sport,
Confort, Executive I-Pilot, Executive, Executive
Leather I-Pilot.
Esternamente l’auto farà sicuramente scuola:
molto innovativa e originale nella linea con
alcuni particolari degni di nota: l’anteriore
con la fascia delle luci che passa da parte a
parte il veicolo, lo spoiler a metà del vetro
posteriore, le luci posteriori ispirate allo
stesso principio (fascia lunga e stretta che
ingloba tutte le “luminarie posteriori
automobilistiche) e soprattutto i due terminali
di scarico triangolari inglobati nel paraurti,
ispirandosi allo stesso principio delle auto di
F1, che hanno i terminali di scarico inglobati
nella carrozzeria. Se già l’auto è innovativa
nella forma esterna, forma arricchita da questi
particolari nuovi e originali, entrando dentro
si rimane incantati, perché le novità negli
interni sono di più di quelle esteriori. Infatti
sedendosi al posto di guida, accolti da morbidi
sedili, si rimane a bocca aperta davanti alla
“astronavizzazione dei comandi interni” (sembra
di strare al posto di comando dell’Enterprise):
consolle centrale sviluppata intorno al volante
multi funzione, contenente: contagiri e
indicatori e spie vari digitali, contachilometri
digitale, comandi clima e autoradio, schermo del
navigatore satellitare e pulsante start-stop
dell’auto a sinistra del guidatore, cambio in
alluminio nella parte finale della consolle.
Arrivando ora al breve resoconto del Test-Drive,
l’auto era la Honda Civic Executive Leather
I-Pilot.
L’auto, è stata sicuramente concepita dai
designers giapponesi per presentare al pubblico
le linee future di sviluppo sia della Honda, ma
anche del mondo dei motori in generali, sviluppo
non solo nelle forme, ma anche nella
digitalizzazione e informatizzazione degli
interni, con consolle sempre più simili a posti
di comando di astronavi o moduli spaziali. Per
quanto riguarda il comportamento su strada
dell’auto giapponese, il veicolo è ottimo come
confort e tenuta di strada, con un eccezionale
motore molto potente, silenzioso e affidabile
(motore dell’anno 2005, interamente in
alluminio) che da all’auto il giusto
completamento per quanto riguarda la sportività
che l’intero corpo auto interno e esterno
denotano.
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