Provato il fuoristrada Indiano
GROTTAMMARE – Lancio sul mercato Italiano del
fuoristrada forse più economico del listino: la
Safari. Questo fuoristrada è disponibile solo a
gasolio con motori 2000 a iniezione indiretta da
87 cv (motore Peugeot) o un 3000 common rail da
116 cv, di prossima uscita. Esternamente il
veicolo risulta essere imponente, molto solido e
robusto, doti che ben si adattano a un
fuoristrada con la F maiuscola, con tanto di
ridotte inseribili elettronicamente. A breve
sarà aggiornata la mascherina e fari, restyling
che coinciderà con l’uscita del 3000 TDI.
Internamente il veicolo indiano è diverso da
come ci si potrebbe aspettare: assolutamente no
al mix di stile ellenico-giapponese (spartano e
essenziale): sedili morbidi, ben curati,
ergonomia dei comandi, molto spazio ben
organizzato, ottima consolle centrale e anche
intuitiva la manopola d’inserimento delle
ridotte situata accanto al freno a mano. Ed
eccoci al resoconto del Safari, non compiuto fra
gazzelle e leoni, ma fra le colline e il mare
che circondano e bagna Grottammare (ovvero il
resoconto del Test Drive). L’auto in prova era
la Tata Safari 2000 TDI a iniezione indiretta.
L’auto è un ottimo veicolo, con una qualità
prezzo concorrenziale a molte auto della stessa
categoria di prezzi di gran lunga superiori.
Altre doti del veicolo oltre alla
concorrenzialità del prezzo sono la
maneggevolezza, la robustezza del corpo vettura,
e l’immane spinta del motore che si sente
moltissimo a ridotte inserite.
Tutte questi pregi uniti all’unico difetto,
ormai superato con il nuovo 3000 common rail,
dell’iniezione indiretta, fanno della Safari un
auto che può andare dovunque ed essere usata con
disinvoltura sia nello sterrato più aspro e
impegnativo, che nella più comoda e agevole
autostrada dando confort e ottimo piacere di
guida.
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