Mentre il mondo è in ansia per la salute di
Ariel Sharon e per tutto ciò che la sua
uscita dalla politica comporterà, c'è chi
approfitta dell'occasione per esporre un po'
dell'immondizia che alberga nella propria
anima.
Fra i tanti dediti a quest'attività,
sottopongo alla gentile attenzione dei
lettori le esternazioni della signora Dacia
Valent, ex parlamentare europea di
Rifondazione Comunista, nonché portavoce
dello IADL, associazione che si propone di
combattere l'anti-islamismo, ma che in
realtà non ha mai mosso un dito contro
coloro che profanano l'Islam facendone una
dottrina di morte e terrorismo, né contro i
dittatori che opprimono i popoli islamici.
Il brano che segue è tratto dal blog della
suddetta rifondarola ed è degno di nota non
solo per il tono laido e cinico che lo
caratterizza, ma soprattutto per la capacità
che ha avuto l'autrice di esprimere in poche
righe la summa del pregiudizio
anti-israeliano tipico del nuovo odio
antisemita, peculiarità dell'estrema
sinistra più che dell'estrema destra.
Buona lettura.
Fulvio Del Deo
"«in questo blog quasi tutto è permesso,
nei limiti della decenza e del buon gusto,
naturalmente. L'unica esente da questa
condizione sono io.» Queste sono le parole
di presentazione del blog, sottoscritte
proprio dalla stessa signora Dacia Valent",
la "quale quotidianamente si scaglia,
«verbalmente», in modo violento e razzista,
usando toni che ricordano le minacce mafiose
e il linguaggio usato nelle rivendicazioni
dai terroristi delle Brigate rosse, contro
tutti coloro che considera nemici
dell'Islam"... "si usano termini ed
espressioni volutamente razziste e
antisemite, si fa, di fatto, apologia di
terrorismo e vi si possono trovare numerose
minacce nei confronti di importanti cariche
istituzionali dello Stato e di personaggi
noti della politica e del giornalismo".
(vedi interrogazione parlamentare che
allego in basso)
Io invece voglio mostrarvi un
po’ delle immagini della vita di
Ariel Sharon. Spero che siano
queste ad accompagnare i suoi
ultimi anni su questa terra, e
spero che ad attenderlo
nell’aldilà ci siano i bambini
uccisi, le madri violate, gli
uomini massacrati, in una vita
spesa per la pace, come dicono i
suoi estimatori.
Io spero che non muoia Sharon.
No, voglio che viva.
Voglio che viva senza facoltà di
parola, avendo perso il
controllo non solo del suo paese
ma anche del suo corpo, voglio
che vegeti seduto su una sedia a
rotelle e che la bava gli coli
sul mento, voglio che senta la
Palestina nascere e diventare
grande, enorme.
Voglio che veda una generazione
di nuovi leader - musulmani
cristiani ed ebrei - pronti a
far dimenticare la sua storia
perché stanchi dell'orrore che
lui rappresenta.
Voglio che viva guardando
l'atrocità che ama, franargli
intorno per far posto ad un
paese differente, dove un unico
popolo viva su un'unica terra.
Voglio che viva a lungo per
essere da monito agli altri
banditi, che il suo corpo -
appeso al sottile filo di una
vita dipendente da tutti - sia
l'effigie che penzola sulle mura
di una città nuova, una città
che rifiuta la guerra e la
segregazione religiosa.
Voglio che viva per altri 10,
20, 30 anni, immerso nella
solitudine che il potere perduto
porta con se, che sia accudito
da persone che non abbiano per
lui nessun rispetto derivante
dal timore ma solo la
compassione che un corpo
martoriato può suscitare.
Voglio che lui sia cosciente di
tutto, che debba ringraziare per
ogni boccone, per ogni carezza,
per ogni attenzione, che le
attenda come l'assetato nel
deserto attende la pioggia, e
che queste tardino ad arrivare,
a volte, solo a volte.
Voglio che lui un giorno si
accorga che potrebbe cambiare le
cose e volgerle di nuovo a
favore della sua causa, voglio
che abbia l'idea geniale, quella
decisiva, ma che nessuno lo
guardi o lo ascolti, perché sarà
solo l'ombra patetica del
dittatore potente che è stato.
Voglio che diventi un profugo
imprigionato nella sua stessa
testa, con le piaghe da decubito
che gli sconvolgono la mente per
il dolore e che l'incapacità di
farsi ascoltare lo divori come
un cane rabbioso.
Voglio che i suoi occhi si
coprano lentamente di una patina
bianca e che non sia più in
grado di guardare i notiziari,
ma voglio che segua minuto per
minuto il rumore di un mondo che
lo sta dimenticando.
Voglio che il mondo intero lo
chiami “povero Sharon”, che ne
abbia pietà, quelli che lo
temevano, lo deridano.
Voglio che i bambini si facciano
beffe di lui e i mendicanti ne
abbiano pietà, voglio che le
mamme di tutte le religioni
preghino perché lui viva, perché
lui non si perda nulla di tutto
il bene che succederà.
Voglio che la notte non possa
dormire perché i sussurri del
dolore e le grida che invocano
libertà del popolo di Palestina
lo tengono sveglio, immerso
nello stupore che un corpo che
non esiste più possa invece
essere così ricettivo di altri
corpi che - grazie a lui - hanno
smesso di respirare.
Voglio che abbia la vita che si
merita. Perché, per uno come
lui, la morte - tutte le morti -
sarebbe troppo poco.
Voglio che muoia giusto in tempo
per essere seppellito sotto la
terra che per tutta la vita ha
tentato di rubare ai suoi
legittimi proprietari, dalle
bombe dell'Haganah ai massacri
di Sabra e Chatila, al massacro
di Jenin al muro della vergogna.
Voglio che sia sepolto a
Gerusalemme, la capitale
della Palestina libera. E
che la sua tomba non abbia mai
fiori. E che la terra di
Palestina gli pesi addosso,
ridendo e sospirando e cantando,
per l'eternità intera. E allora,
solo allora, sarò felice di
dirgli: addio porco.
Dacia Valent |
Interrogazione Parlamentare.
GIBELLI, DARIO GALLI, CAPARINI,
GUIDO GIUSEPPE ROSSI, LUCIANO
DUSSIN, BALLAMAN, DIDONÈ, GUIDO
DUSSIN, ERCOLE, FONTANINI,
GIANCARLO GIORGETTI, LUSSANA,
FRANCESCA MARTINI, PAGLIARINI,
PAROLO, POLLEDRI, RIZZI,
RODEGHIERO, SERGIO ROSSI,
STUCCHI e VASCON.
- Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
da quanto si apprende dalle
notizie riportate dagli organi
di stampa e dalle informazioni
fruibili on line su
internet, alcune
organizzazioni islamiche
presenti in Italia si sono unite
e sono entrate a far parte
dell'associazione internazionale
Iald (Islamic anti
defamation leaugue);
la signora Dacia Valent, ex
parlamentare europea, eletta
nelle liste di Rifondazione
comunista, è attualmente il
portavoce in Italia dello
Iald, associazione che opera
a livello internazionale, con il
fine di «monitorare, esporre e
combattere i promotori dell'anti-islamismo»;
lo Iald utilizza, in
particolar modo, la rete
internet per diffondere i
propri proclami e lanciare
moniti e minacce contro tutti
coloro che vengono giudicati
responsabili di contrastare in
qualsiasi modo l'attività dell'umma
islamica nel mondo;
in una precedente interpellanza
urgente presentata dal gruppo
parlamentare Lega Nord
Federazione padana, il Ministro
interrogato rispondeva senza mai
smentire la veridicità dei fatti
esposti nelle premesse riguardo
alle notizie riportate da alcuni
mass media e dalla
testimonianza diretta di alcuni
cittadini di quanto accaduto in
data 8 luglio 2005, il giorno
dopo il tragico evento degli
attentati che hanno colpito
Londra, nel comune di Cento, in
provincia di Ferrara, dove
alcuni extracomunitari
improvvisavano una macabra festa
in onore dell'attacco
kamikaze;
la notizia, che era stata
pubblicata da Il Resto del
Carlino, ripresa da altri
quotidiani e avallata anche
dalle dichiarazioni rilasciate
dal deputato Franceschini in
un'intervista pubblicata da
Il Corriere della Sera in
data 11 luglio, 2005, aveva
suscitato indignazione nei
Ministri leghisti, soprattutto
per la superficialità con cui
essa era stata trattata dai
mass media più accreditati;
a seguito di questi fatti,
raccontati anche dalla redazione
di Tele Padania, il
direttore della rete,
l'onorevole Davide Caparini, e
il direttore del telegiornale,
il signor Massimiliano Ferrari,
sono stati denunciati dalla
signora Dacia Valent per
istigazione all'odio razziale e
il materiale della trasmissione
in oggetto è stato sequestrato
dalla digos;
la signora Dacia Valent, tra le
altre cose, gestisce un blog
sul sito
http://orabasta.iobloggo.com
, nel quale quotidianamente
si scaglia, «verbalmente»,
secondo gli interroganti, in
modo violento e razzista, usando
toni che ricordano le minacce
mafiose e il linguaggio usato
nelle rivendicazioni dai
terroristi delle Brigate rosse,
contro tutti coloro che
considera nemici dell'Islam;
il direttore del telegiornale di
Tele Padania,
Massimiliano Ferrari, ad avviso
degli interroganti, è stato
vittima di insulti gravissimi e
di minacce di violenza e di
morte sulle pagine del blog
gestito dalla signora Dacia
Valent;
«in questo blog quasi
tutto è permesso, nei limiti
della decenza e del buon gusto,
naturalmente. L'unica esente da
questa condizione sono io.»
Queste sono le parole di
presentazione del blog
sottoscritte proprio dalla
stessa signora Dacia Valent;
in questo sito, secondo gli
interroganti, infatti, non vi è
traccia alcuna di limite alla
decenza e al buon gusto, si
usano termini ed espressioni
volutamente razziste e
antisemite, si fa, di fatto,
apologia di terrorismo e vi si
possono trovare numerose minacce
nei confronti di importanti
cariche istituzionali dello
Stato e di personaggi noti della
politica e del giornalismo;
a ciò si aggiunga che in questo
clima di tensione, lo stesso
Shayk Abdul Hadi Palazzi,
segretario dell'Assemblea
musulmana d'Italia e attualmente
membro della neo costituita
Consulta islamica presso il
ministero dell'interno, è stato
di recente intimidito e
minacciato per aver evidenziato
preoccupazioni su una nascente
sinergia tra l'integralismo
islamico terrorista e le
organizzazioni anarco
insurrezionaliste, che operano
in Italia legate
dall'antisemitismo e
dall'antiamericanismo;
una politica buonista,
superficiale e poco attenta alle
vicende internazionali ha
permesso il radicamento del
fondamentalismo islamico -:
quali provvedimenti il
Ministro interrogato intenda
prendere per non permettere che
associazioni quali lo Iald
fomentino l'odio e facilitino il
verificarsi di tali situazioni,
che inevitabilmente
disorientano, sfiduciano la
cittadinanza e rendono
maggiormente difficoltosa
l'attività delle forze
dell'ordine impegnate nella
lotta al terrorismo.
(3-05241)
(21 dicembre 2005 - fonte:
http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/odg/cam/allegati/20051222.htm) |
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