IL
PERSONAGGIO
Rivoluzionarie iniziative di un fantasioso
“figaro” di provincia
Tante idee nella
sua testa e per quella degli altri!
E’ stato il primo
in Italia a “profanare” l’ordinanza di
chiusura che stabilisce il lunedì sacro dei
coiffeur. Il suo negozio (munito di libri di
storia e di arte diventa per l’occasione una
sorta di caffè letterario- dove hanno luogo vere
e proprie full-immersion culturali e musicali
Con la moda degli anni sessanta spera di
risollevare le sorti del settore
CON I CAPELLI
LUNGHI E LA MOVIDA DIREMO ADDIO ALLA CRISI
Tra i clienti di un tempo Giovanni Leone,
Giacinto Bosco, Daniele Piombi, Enrico Simonetti
e Corrado Mantoni
(Caserta)- Preferisce
essere definito acconciatore, parrucchiere. Il
termine barbiere non gli va proprio giù.
Sicuramente non è un barbiere sui generis Renato
De Rosa, 50 anni, linguaggio forbito- diploma di
maestro elementare in tasca- utilizzato solo
qualche anno e rimesso nel cassetto -per
continuare con il germano Luigi, in pensione da
qualche anno- il tradizionale lavoro di papà
Pasquale, morto nel 1987.
L’insegnante-acconciatore, con trent’anni di
esperienza(uno degli artefici della prima scuola
per acconciatori nel meridione, un decennio di
accademia a Roma- e diversi stage a Londra)- ha
avuto sempre idee innovative per la testa(sua
e quella degli altri). E’ stato il primo in
Italia a “profanare l’ordinanza che stabilisce
il lunedì sacro dei parrucchieri.- idea
taroccata dai colleghi “radical chic” della
Napoli bene- attapirati per la singolare
innovazione del parrucchiere di provincia
Una iniziativa di cui va orgoglioso. “Sono stato
il primo nella penisola- ad attuare la formula
del lunedì aperto- sottolinea De Rosa- nel suo
negozio- che è una sorta di caffè letterario-
dove è possibile leggere o consultare libri di
storia e di arte- che fanno sorprendentemente
bella mostra in uno scaffale posto all’ingresso:
luogo commerciale e culturale utilizzato per
full immersion culturali, musicali e d’arte-
con incontri e dibattiti di elevato spessore-
distanti anni luce dalla classica “liturgia” da
salone.
“Noi operatori commerciali di tutte le
categorie- siamo abituati a dare la colpa della
crisi che attanaglia il commercio- alla
onnipresenza della grande distribuzione che
uccide le piccole attività. Sacrosanta verità-
contrastata però dalla maggioranza solo con il
piangersi addosso. Io dico che dobbiamo
rimboccarci le maniche, stando al passo con i
tempi- per “combattere” i colossi commerciali
dobbiamo offrire al meglio il nostro servizio-
così facendo diventeremo competitivi”.
De
Rosa con il professore Luigi Buonpane
Adeguarsi con i tempi- la ricetta di De Rosa- in
una città che ospita il Tribunale- una città
che cresce e si popola con gli studenti di
diverse facoltà universitarie istituite negli
ultimi anni- una enorme massa di persone che
crea vita e movimento- e da nuova linfa al
commercio(vittima di un fisco vampiro) dato da
tutti per estinto.
“Dalle nostre parti- dice andando sul tecnico-
ci adeguiamo solo sulle tendenze. Negli ultimi
dieci anni, nel settore maschile è prevalsa la
linea Ronaldo- che è una tosatura bella e
buona- che annienta la bravura del parrucchiere.
Il
ritorno alla moda dei capelli lunghi-secondo De
Rosa- potrebbe dare grandi boccate di
ossigeno agli operatori del settore – che ha
perso negli anni sempre più colpi.
E’ arrivata l’ora di dimostrare nuovamente
quanto siamo bravi- ma per farci valere
occorrono capelli lunghi: torneremo cosi ai
tagli geometrici, permanenti, colpi di sole.
Una moda che richiede più cura- che per De Rosa
incrementerà il lavoro dei parrucchieri- oggi
condannati dalla tendenza a fare i torsori. “Un
taglio -che comprando una macchinetta può fare
chiunque senza andare dal parrucchiere”..
L’artigiano-artista di Via Gramsci- che tra le
altre curiosità opera comodamente seduto-
evitando flebiti e problemi alla schiena- vanta
diversi passaggi sulla stampa nazionale che di
conseguenza lo ha ribaltato prepotentemente in
alcuni programmi di mammarai.
De
Rosa nell'angolo della cultura del suo negozio
Da
anni affidano a lui faccia e testa: docenti,
medici, avvocati e giudici dell’adiacente
Tribunale samaritano.
In
passato nomi illustri come l’allora Presidente
della Repubblica, Giovanni Leone e l’ex ministro
delle Poste, Giacinto Bosco.
L’ultima crociata in cantiere, l’apertura by
night dell’esercizio-durante la movida(eventi e
serate movimentate) in città: acconciature e
barba con la luna. Con la città in fermento,
la luna sarà tutt’altro che storta per gli
acconciatori! Lo lascia intendere Renato De
Rosa- che sarà d’accordo su quanto diceva Prezzolini:
“ Il vero conservatore è colui che cambia,
modernizza, salvaguardando i valori”.
Giuseppe Sangiovanni
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