Comunicato Stampa n. 1434 del 31 dicembre
2005
Un contributo per la lotta alle leucemie. Lo
ha deciso la Giunta provinciale di
Benevento, presieduta dall’on.le Carmine
Nardone, nella sua ultima riunione del 2005.
Accogliendo, infatti, una richiesta in tal
senso formulata dai medici Cecere e
Limongelli dell’Unità Operativa di
Ostetricia dell’Azienda Ospedaliera “Rummo”,
l’esecutivo della Rocca dei Rettori ha
stanziato fondi per il Centro di raccolta
del sangue del cordone ombelicale presso il
medesimo Ospedale. Il Centro persegue lo
scopo di curare i pazienti affetti da
leucemie e da linfomi per i quali è vitale
il trapianto del midollo osseo sostituibile,
in caso di incompatibilità familiare, dal
sangue del cordone ombelicale. Il programma
terapeutico viene condotto con la
cooperazione dell’Unità Operativa di
Ginecologia e Neonotalogia del “Rummo” e con
il Dipartimento di Oncologia del “Santobono”
di Napoli.
Con un altro provvedimento, la Giunta ha poi
deciso di finanziare un progetto di
intervento dei medici di medicina generale
associati in cooperative per la messa in
rete sul territorio rurale di servizi
sanitari essenziali per quelle popolazioni.
L’atto si inquadra nel contesto delle
iniziative per il miglioramento della
qualità della vita nelle aree collinari e
montane a rischio di desertificazione
sociale e per la introduzione
dell’innovazione nell’offerta dei servizi
nel Sannio: tali iniziative sono finanziate
con risorse europee della Misura 4.11 del
POR Campania, che la Provincia ha promosso,
con la cooperazione delle Autorità Sanitarie
e che coinvolge un gran numero di piccoli
comuni del beneventano. Il progetto ha
consentito già l’acquisto di attrezzature,
mezzi e dispositivi atti a portare, nei
limiti del possibile, le cure dove là sono i
malati e non i malati dove sono le strutture
sanitarie – spesso difficili da raggiungere,
specie nei periodi invernali.
Questi due nuovi interventi nelle politiche
sanitarie fanno seguito alla sottoscrizione
del protocollo d’intesa per la ricerca
anti-cancro e per la realizzazione a
Benevento del M.I.B. (“Mediterranean
Institute of Biotechonolgy”)
Comunicato Stampa n. 1435 del 31 dicembre
2005
La Giunta provinciale di Benevento ha
deliberato l’acquisto del Fondo librario
Alfredo Parente e la sua restituzione alla
città natale dello studioso, Guardia
Sanframondi.
Nei prossimi giorni, con un progetto curato
dal consulente scientifico Ferdinando Creta,
i circa 7.000 volumi, gli atti, i documenti
ed altro materiale appartenuto al
giornalista, filosofo e musicologo della
cittadina normanna, saranno prelevati dal
deposito in Napoli ove attualmente si
trovano; disinfestati e disinfettati,
inventariati e quindi trasferiti a Guardia
Sanframondi in locali che la Civica
Amministrazione metterà a disposizione,
secondo un protocollo d’intesa siglato con
la Provincia.
Il provvedimento vuole tutelare l’identità
locale ed il mondo culturale sannita che
proprio con Alfredo Parente ha certamente
avuto una delle menti e delle personalità
più illustri ed importanti. Allievo di
Benedetto Croce, Parente ne condivise
l’amore per la libertà in un’epoca in cui
tale adesione ideale era alquanto scomoda
sia sotto il profilo personale che della
carriera e del prestigio accademico.
Coerente con le proprie scelte, Parente ebbe
dai suoi contemporanei molti minori
riconoscimenti di quanti gliene sarebbero
sicuramente toccati se fosse attiva una
maggiore onestà intellettuale da parte di
tutti. Ora, sia pure tardivamente, Provincia
di Benevento e Comune di Guardia Sanframondi
cercano, lavorando insieme, di recuperare un
patrimonio di idee e di testimonianze che
fanno onore alla nostra terra.
Con un altro provvedimento in tema di tutela
del patrimonio culturale locale, la Giunta
ha deciso l’acquisto di una ricca collezione
di monete appartenute ad una famiglia
nobiliare sannita, coniate tra il 1622 ed il
1626, regnante Filippo IV, dalla Zecca di
Napoli. Si tratta di ben 876 pezzi di
elevato valore numismatico e di forte
significato storico.