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2 gennaio 2006
Contributo per la lotta alle leucemie
Antonio De Lucia

 

 

Provincia di Benevento

 

Comunicato Stampa n. 1434 del 31 dicembre 2005

Un contributo per la lotta alle leucemie. Lo ha deciso la Giunta provinciale di Benevento, presieduta dall’on.le Carmine Nardone, nella sua ultima riunione del 2005. Accogliendo, infatti, una richiesta in tal senso formulata dai medici Cecere e Limongelli dell’Unità Operativa di Ostetricia dell’Azienda Ospedaliera “Rummo”, l’esecutivo della Rocca dei Rettori ha stanziato fondi per il Centro di raccolta del sangue del cordone ombelicale presso il medesimo Ospedale. Il Centro persegue lo scopo di curare i pazienti affetti da leucemie e da linfomi per i quali è vitale il trapianto del midollo osseo sostituibile, in caso di incompatibilità familiare, dal sangue del cordone ombelicale. Il programma terapeutico viene condotto con la cooperazione dell’Unità Operativa di Ginecologia e Neonotalogia del “Rummo” e con il Dipartimento di Oncologia del “Santobono” di Napoli.

 

Con un altro provvedimento, la Giunta ha poi deciso di finanziare un progetto di intervento dei medici di medicina generale associati in cooperative per la messa in rete sul territorio rurale di servizi sanitari essenziali per quelle popolazioni. L’atto si inquadra nel contesto delle iniziative per il miglioramento della qualità della vita nelle aree collinari e montane a rischio di desertificazione sociale e per la introduzione dell’innovazione nell’offerta dei servizi nel Sannio: tali iniziative sono finanziate con risorse europee della Misura 4.11 del POR Campania, che la Provincia ha promosso, con la cooperazione delle Autorità Sanitarie e che coinvolge un gran numero di piccoli comuni del beneventano. Il progetto ha consentito già l’acquisto di attrezzature, mezzi e dispositivi atti a portare, nei limiti del possibile, le cure dove là sono i malati e non i malati dove sono le strutture sanitarie – spesso difficili da raggiungere, specie nei periodi invernali.  

 

Questi due nuovi interventi nelle politiche sanitarie fanno seguito alla sottoscrizione del protocollo d’intesa per la ricerca anti-cancro e per la realizzazione a Benevento del M.I.B. (“Mediterranean Institute of Biotechonolgy”)

 


 

 

Comunicato Stampa n. 1435 del 31 dicembre 2005

La Giunta provinciale di Benevento ha deliberato l’acquisto del Fondo librario Alfredo Parente e la sua restituzione alla città natale dello studioso, Guardia Sanframondi.

 

Nei prossimi giorni, con un progetto curato dal consulente scientifico Ferdinando Creta, i circa 7.000 volumi, gli atti, i documenti ed altro materiale appartenuto al giornalista, filosofo e musicologo della cittadina normanna, saranno prelevati dal deposito in Napoli ove attualmente si trovano; disinfestati e disinfettati, inventariati e quindi trasferiti a Guardia Sanframondi in locali che la Civica Amministrazione metterà a disposizione, secondo un protocollo d’intesa siglato con la Provincia.

 

Il provvedimento vuole tutelare l’identità locale ed il mondo culturale sannita che proprio con Alfredo Parente ha certamente avuto una delle menti e delle personalità più illustri ed importanti. Allievo di Benedetto Croce, Parente ne condivise l’amore per la libertà in un’epoca in cui tale adesione ideale era alquanto scomoda sia sotto il profilo personale che della carriera e del prestigio accademico. Coerente con le proprie scelte, Parente ebbe dai suoi contemporanei molti minori riconoscimenti di quanti gliene sarebbero sicuramente toccati se fosse attiva una maggiore onestà intellettuale da parte di tutti. Ora, sia pure tardivamente, Provincia di Benevento e Comune di Guardia Sanframondi cercano, lavorando insieme, di recuperare un patrimonio di idee e di testimonianze che fanno onore alla nostra terra.

 

Con un altro provvedimento in tema di tutela del patrimonio culturale locale, la Giunta ha deciso l’acquisto di una ricca collezione di monete appartenute ad una famiglia nobiliare sannita, coniate tra il 1622 ed il 1626, regnante Filippo IV, dalla Zecca di Napoli. Si tratta di ben 876 pezzi di elevato valore numismatico e di forte significato storico.

 


Per intervenire: invia@vivitelese.it