Tutti contenti per il nuovo governatore di
Bankitalia. Come potrebbe essere altrimenti? Ve
li immaginate se dopo un uragano tipo Katrina
qualcuno si mette a sentenziare perche' magari
piove per una settimana intera: chi non vedra'
in questa pioggia il ritorno alla normalita'? La
normalita'. E' proprio li' il nocciolo della
questione. La normalita'. La tanto auspicata
normalita': evocata e agognata da tutte le parti
politiche (le "parti" bancarie non si
pronunciano mai: sono solo espressione della
politica e non della professionalita') e che
sembra non abbia alcuna posizione di parte o
colore... quasi che il nostro Paese fosse
avvezzo ad un senso dello Stato e ad un senso
civico sulla cui salvaguardia non esiste la
tradizionale divisione politica. Questo e'
quanto si auspica che i piu' assimilino.
Tutto questo mentre imperversa cio' che e' stato
chiamato Bancopoli: le vicende della Banca
Popolare Italia (Bpi) intrecciate con quelle
dell'Unipol et similia. Cosa fara' il
neo-governatore Mario Draghi? Vedremo. Ma una
cosa e' certa. Se il suo compito e' quello di
ristabilire questa normalita', crediamo che ci
troveremo in una situazione in cui si girera'
intorno a se stessi senza modificare nulla.
Perche' la normalita' a cui ci vogliono
assecondare non prevede politiche con al centro
il denaro dei risparmiatori, ma solo la
centralita' italiana del sistema bancario. Cioe'
un sistema verticale che fida sul fatto che ci
siano i risparmiatori ad alimentarlo, e che nel
contempo siano risparmiatori/sudditi in quanto
non hanno alternative a cui rivolgersi
(escludendo la solita salvifica emigrazione
verso l'estero).
Quindi, ok, abbiamo Draghi, ma cosa succede a
tutti quelli che in questi anni hanno rubato
soldi ai risparmiatori, sia quelli che sono gia'
nelle aule di tribunale che quelli che ancora
occupano gli scranni dirigenziali di moltissimi
istituti? Ci interessa che siano perseguiti solo
se e quando la Giustizia avra' rilevato nei loro
confronti dei reati, ma ci interessa piu' che
altro sapere se queste persone, e tutto il
sistema dell'ex-governatore Antonio Fazio che ne
ha consentito nascita e proliferazione,
continuera' ad esserci.
Nel ritorno alla normalita' intravediamo una
continuita' di questo sistema. Non abbiamo
ricette, anche perche' non ne abbiamo le
capacita' e le possibilita' di proporle. Ma
siamo attenti, vigili e, raccogliendo i drammi
di chi ha visto dileguarsi i propri risparmi,
pronti a difenderci, con la pretesa di affermare
il diritto, la democrazia e la trasparenza li'
dove fino ad oggi non c'e' stata.
(Vincenzo Donvito)
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