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2 febbraio 2006
Conferenza Provinciale della Scuola
Antonio De Lucia

 

 

Provincia di Benevento

 

 

Comunicato Stampa n. 1477 del 01.02.2006

 

La realtà scolastica e la vita culturale sannite in rapporto al contesto economico-occupazionale locale; la Riforma Moratti; la situazione logistica; i rapporti tra i soggetti che intervento sulle politiche formative; la riorganizzazione delle direzioni d’Istituto: questi ed altri ancora sono i problemi al centro della Conferenza Provinciale della Scuola in programma dal 2 e 3 febbraio, presso l’Auditorium Calandra di Benevento. Promossa dalla Provincia - Assessorato alla Cultura e Politiche Formative, in collaborazione con il Centro di Servizi Amministrativi (ex Provveditorato agli studi) e con il patrocinio della Regione Campania, la Conferenza ha il seguente affronterà il tema: “La Scuola, il Territorio, le Istituzioni. Riferimenti e condizioni per una progettualità formativa interistituzionale”.

I soggetti istituzionali, gli attori della formazione e le agenzie che si occupano del Sistema Educativo in senso ampio, si confronteranno, puntando all’individuazione di obiettivi ed interventi coerenti con la vocazione del territorio, in una due giorni di dibattiti e Tavole rotonde che saranno aperti dal presidente della Provincia on.le Carmine Nardone e dall’assessore alle politiche formative Giorgio Carlo Nista

In un momento di passaggio cruciale verso una Scuola nuova, la Conferenza provinciale provvederà ad approfondire aspetti di ordine tecnico quali il Piano dell’Offerta Formativa, l’Autonomia Scolastica, la valutazione dei Sistemi Scolastici nel contesto europeo e lo sviluppo delle professionalità nella Scuola dell’Autonomia: molto significativo, a questo riguardo, lo spazio specificamente destinato a comunicare le buone prassi, le esperienze e le istanze di Dirigenti, docenti, genitori, alunni, associazioni e amministratori.

L’obiettivo di fondo è quello di sapere trovare un maggior dialogo tra i “banchi scolastici” e la realtà produttiva, economica, sociale ad essi esterna, avendo il massimo riguardo alla vocazione del territorio: tali traguardi saranno possibili solo grazie ad un’attenta e forte interazione tra le Istituzioni responsabili a diverso titolo di una formazione di qualità e a conseguenti prospettive di sviluppo. Per avere una idea del quadro delle questioni sul tappeto, basti dire che la Riforma Moratti, a ragione della revisione degli indirizzi e delle funzioni degli Istituti tecnici, pone problemi per la presenza di numerose edili sul territorio e sulla loro eventuale riconversione che è di natura didattica, ma evidentemente anche logistica. La Provincia di Benevento amministra 7 licei classici e 12 scientifici, 2 istituti magistrali, 7 tecnici commerciali, 1 per geometri, 3 tecnici industriali, 1 per il turismo, 3 per i servizi alberghieri, 2 per l’agricoltura, 5 per i servizi commerciali, 6 per l’industria e l’artigianato, 1 liceo artistico e 2 istituti d’arte: in tale quadro è evidente che le strutture dei laboratori degli istituti tecnici industriali o artistici non sono compatibili con le aule e le esigenze dei licei ad indirizzo classico o scientifico. Insomma, nuovi indirizzi di studio comportano anche dei costi per gli enti locali per attrezzare aule e attività connesse.

L’assessore alle Politiche Formative della Provincia di Benevento, dott. Giorgio Carlo Nista, sottolinea che “le diverse Istituzioni sono chiamate a contribuire allo sviluppo di un Sistema Educativo che in modo democratico garantisca il diritto all’Istruzione a tutti i cittadini, fornendo loro i parametri per orientarsi nella complessità del mondo contemporaneo. L’amministrazione Provinciale intende mettere in campo le sue competenze e risorse per elevare il livello della formazione, nella consapevolezza che una scuola di qualità è un forte elemento di  propulsione della società”.

 


Per intervenire: invia@vivitelese.it