Comunicato Stampa n. 1477 del 01.02.2006
La
realtà scolastica e la vita culturale
sannite in rapporto al contesto
economico-occupazionale locale; la
Riforma Moratti; la situazione
logistica; i rapporti tra i soggetti che
intervento sulle politiche formative; la
riorganizzazione delle direzioni
d’Istituto: questi ed altri ancora sono
i problemi al centro della Conferenza
Provinciale della Scuola in programma
dal 2 e 3 febbraio, presso l’Auditorium
Calandra di Benevento. Promossa dalla
Provincia - Assessorato alla Cultura e
Politiche Formative, in collaborazione
con il Centro di Servizi Amministrativi
(ex Provveditorato agli studi) e con il
patrocinio della Regione Campania, la
Conferenza ha il seguente affronterà il
tema: “La Scuola, il Territorio, le
Istituzioni. Riferimenti e condizioni
per una progettualità formativa
interistituzionale”.
I
soggetti istituzionali, gli attori della
formazione e le agenzie che si occupano
del Sistema Educativo in senso ampio, si
confronteranno, puntando
all’individuazione di obiettivi ed
interventi coerenti con la vocazione del
territorio, in una due giorni di
dibattiti e Tavole rotonde che saranno
aperti dal presidente della Provincia on.le
Carmine Nardone e dall’assessore alle
politiche formative Giorgio Carlo Nista
In un
momento di passaggio cruciale verso una
Scuola nuova, la Conferenza provinciale
provvederà ad approfondire aspetti di
ordine tecnico quali il Piano
dell’Offerta Formativa, l’Autonomia
Scolastica, la valutazione dei Sistemi
Scolastici nel contesto europeo e lo
sviluppo delle professionalità nella
Scuola dell’Autonomia: molto
significativo, a questo riguardo, lo
spazio specificamente destinato a
comunicare le buone prassi, le
esperienze e le istanze di Dirigenti,
docenti, genitori, alunni, associazioni
e amministratori.
L’obiettivo di fondo è quello di sapere
trovare un maggior dialogo tra i “banchi
scolastici” e la realtà produttiva,
economica, sociale ad essi esterna,
avendo il massimo riguardo alla
vocazione del territorio: tali traguardi
saranno possibili solo grazie ad
un’attenta e forte interazione tra le
Istituzioni responsabili a diverso
titolo di una formazione di qualità e a
conseguenti prospettive di sviluppo. Per
avere una idea del quadro delle
questioni sul tappeto, basti dire che la
Riforma Moratti, a ragione della
revisione degli indirizzi e delle
funzioni degli Istituti tecnici, pone
problemi per la presenza di numerose
edili sul territorio e sulla loro
eventuale riconversione che è di natura
didattica, ma evidentemente anche
logistica. La Provincia di Benevento
amministra 7 licei classici e 12
scientifici, 2 istituti magistrali, 7
tecnici commerciali, 1 per geometri, 3
tecnici industriali, 1 per il turismo, 3
per i servizi alberghieri, 2 per
l’agricoltura, 5 per i servizi
commerciali, 6 per l’industria e
l’artigianato, 1 liceo artistico e 2
istituti d’arte: in tale quadro è
evidente che le strutture dei laboratori
degli istituti tecnici industriali o
artistici non sono compatibili con le
aule e le esigenze dei licei ad
indirizzo classico o scientifico.
Insomma, nuovi indirizzi di studio
comportano anche dei costi per gli enti
locali per attrezzare aule e attività
connesse.
L’assessore alle Politiche Formative
della Provincia di Benevento, dott.
Giorgio Carlo Nista, sottolinea che “le
diverse Istituzioni sono chiamate a
contribuire allo sviluppo di un Sistema
Educativo che in modo democratico
garantisca il diritto all’Istruzione a
tutti i cittadini, fornendo loro i
parametri per orientarsi nella
complessità del mondo contemporaneo.
L’amministrazione Provinciale intende
mettere in campo le sue competenze e
risorse per elevare il livello della
formazione, nella consapevolezza che una
scuola di qualità è un forte elemento
di propulsione della società”.