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6 febbraio 2006
Nuovo asse viario in contrada Sala di Solopaca
Antonio De Lucia

 

 

Provincia di Benevento

 

 

Comunicato Stampa n. 1481 del 03.02.2006

 

Il presidente della Provincia di Benevento on.le Carmine Nardone, il sindaco di Solopaca Pompilio Forgione e il presidente della Comunità Montana Taburno Domenico Mortaruolo hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per realizzare un nuovo asse viario in contrada Sala di Solopaca.

La Provincia, infatti, ha manifestato la volontà di acquisire al proprio patrimonio una strada vicinale ricadente alla immediata periferia di Solopaca, appunto nella contrada Sala, al fine di rettificarne il tracciato, metterla in sicurezza e rendere così un servizio agli utenti delle valli telesina e vitulanese. La vicinale, lunga circa 400 metri, consente di collegare la strada provinciale Solopaca – Paupisi con l’area dello svincolo di Solopaca della statale 372 Benevento – Caianello. Per tale ragione, la strada è frequentemente utilizzata dagli abitanti della zona e dei comuni viciniori della vallata vitulanese per raggiungere in breve tempo la Statale 372, evitando incroci ed interferenze con il traffico locale di Solopaca. L’arteria, tuttavia, a causa del suo andamento altimetrico, della ristrettezza della carreggiata e della mancanza di asfalto è pericolosa per la sicurezza della circolazione. Con l’atto formale di oggi, Provincia, comune e comunità montana si sono impegnate a realizzare un collegamento più sicuro tra la provinciale e lo svincolo.

 


 

 

Comunicato Stampa n. 1482 del 03.02.2006

 

Si è concluso il corso in Tecniche di Public Speaking promosso dalla Commissione provinciale per le Pari Opportunità, presieduta dalla consigliera provinciale Rita Angrisani, in collaborazione con la Didagroup Spa società di e-learning.

Tre giornate di “full immersion” per una ventina di amministratici provenienti da tutto il territorio provinciale che hanno frequentato il corso per apprendere segreti e metodi della comunicazione in pubblico, cimentandosi quindi in interviste, discorsi e riprese televisive. Docente del corso, che ha avuto un taglio molto pratico con continue simulazioni sul campo,  la prof.ssa Luisella Erlicher del Politecnico di Milano. “Un esperimento riuscito quello di rafforzare, attraverso la formazione e l’acquisizione di nuova professionalità, la fiducia e l’autostima delle donne che sono impegnate in politica e che vogliono confrontarsi in pubblico rendendo più efficace la comunicazione e la propria immagine” è il commento di Rita Angrisani.

Obiettivo del corso era quello di fornire alle donne strumenti adatti per affrontare il confronto politico e sociale e porsi quindi su un livello di effettive pari opportunità: la Commissione provinciale pertanto continuerà a lavorare in tal senso, proponendo altre iniziative sul medesimo tema.

 


 

Comunicato Stampa n. 1483 del 03.02.2006

 

Si sono riaperti stamani i lavori della Conferenza Provinciale della Scuola sul tema: “La Scuola, il Territorio, le Istituzioni. Riferimenti e condizioni per una progettualità formativa interistituzionale” presso l’Auditorium Calandra di Benevento.  

Ancora dibattiti, interventi, seminari e tavole rotonde tra gli addetti ai lavori. Promossa dalla Provincia - Assessorato alla Cultura e Politiche Formative, in collaborazione con il Centro di Servizi Amministrativi (ex Provveditorato agli studi) e con il patrocinio della Regione Campania, la Conferenza ha appunto lo scopo di capire dove vada la Scuola italiana e quella sannita nel nuovo rapporto che si cerca di costruire con il territorio.

Dopo le riflessioni di ieri circa la saldatura tra le politiche di sviluppo socio-economico, gli investimenti per le infrastrutture, la necessità di adeguare programmi didattici ed esigenze logistiche, oggi è venuto in rilievo il ruolo degli stessi docenti e degli altri operatori.

L’ispettore del Ministero dell’istruzione Franco De Anna ha affermato che occorre lavorare affinché alla Scuola siano estese metodologie e strumenti della rendicontazione sociale che si sono sviluppati in alcune imprese, quelle più attente a dare conto nella loro produzione sia al contesto economico, sia ai diritti sociali, civili e sia alle questioni ambientali. La Scuola, come hanno fatto molti Enti locali, secondo De Anna, deve dare conto di tutto ciò che fa ai cittadini e alle famiglie: soprattutto si deve occupare sul come la Scuola stessa recupera le risorse al territorio e di quale valore produce per il territorio stesso.

Il docente universitario Benedetto Vertecchi ha detto che si debbono analizzare i sistemi scolastici non per linee orizzontali, sincroniche, ma per linee diacroniche: ossia per cogliere le tendenze che vanno verificandosi attraverso il tempo. La Scuola si deve interrogare sul profilo di popolazione a cui aspira la società civile nel suo complesso: che posto ha il linguaggio, che posto ha il ragionamento di tipo formale, che posto ha il rapporto con la natura nei programmi della Scuola stessa?

La cultura che la Scuola porta avanti rappresenta – ha sostenuto Vertecchi - un bagaglio che deve essere in grado di sostenere l'attività delle giovani generazioni di oggi per i prossimi 60 anni almeno: diventa, quindi, fondamentale riflettere su ciò che si insegna.

L’ispettore del Ministero dell’istruzione Giancarlo Cerini ha detto che la Scuola dell’autonomia, che dialoga con il territorio e la comunità sociale, è alla ricerca di di una piena valorizzazione delle professionalità: l'insegnante non lavora più solo all'interno dell'aula ha un compito più ricco di progettazioni, collegiali anche nei rapporti con l'esterno delle aule scolastiche.

La sen. Maria Acciarini, della Senatrice Della Repubblica - Componente della Settima Commissione Permanente Istruzione pubblica Beni culturali, espresso un giudizio negativo sulla Riforma Moratti, ha invece elogiato il fine e l’obiettivo della Conferenza beneventana: “È una giornata importante: organizzare dei momenti d’incontro e di dialogo è indispensabile perché la scuola attraversa un momento delicato e, quindi, è giusto pensare di riunire persone che si occupano di scuola, esporre idee, confrontare posizioni, pensare a delle soluzioni”.

 


 

Comunicato Stampa n. 1484 del 03 febbraio 2006

800 milioni di Euro: tanto occorre per rendere sicure gli edifici scolastici della Campania. Lo ha detto stasera l’assessore regionale all’istruzione e formazione Corrado Gabriele nel corso della Tavola Rotonda conclusiva della Conferenza scolastica provinciale di Benevento, voluta dalla Provincia e dal Provveditorato agli studi: “non faremo sconti al prossimo Governo, quale che sia il suo colore politico – ha proseguito Gabriele: la Finanziaria 2006 ha riconosciuto per la Scuola zero Euro; la prossima dovrà necessariamente essere una Finanziaria della Scuola, nel senso che dovrà avere il sistema dell’istruzione come sua priorità essenziale. Noi come Regione ci poniamo l’obiettivo di giungere ad una scelta condivisa con gli enti locali ed il mondo scolastico per il disegno di legge regionale sull’Istruzione e la Formazione, che sarà pronto entro marzo e sarà quanto più è possibile lontano dalla Riforma Moratti. Non modificheremo le linee di sviluppo condiviso della Scuola che ci siamo dati in questi mesi per applicare un decreto governativo che andrà bene solo a Milano per le prossime elezioni politiche. E’ paradossale – ha concluso Gabriele- che un Paese come il nostro spenda 53 miliardi Euro per l’educazione e 62 per la pubblicità: per quanto ci riguarda ridiremo subito le somme stanziate e non spese per la Formazione professionale in Campania per destinarle ad altri progetti che facciano ripartire il meccanismo”.

Sulle manchevolezze del sistema formativo è intervenuto il presidente della Provincia Carmine Nardone affermando che l’ente sta pagando con il proprio Bilancio un programma di formazione per le professionalità nell’alta ricerca a causa dell’incapacità di rendere disponibili e concrete le necessarie risorse finanziarie da parte di un sistema farraginoso. Nardone, inoltre, ha lamentato la formidabile carenza di risorse finanziarie anche per le strutture logistiche e per garantire un sistema di trasporti adeguato alle esigenze degli studenti pendolari.

L’assessore della provincia di Napoli Angela Cortese, responsabile per tutte le Province della materia Scuola, ha contestato duramente alcuni contenuti della Riforma Moratti: in particolare, a suo dire, è assurda la richiesta alla Scuola locale di sperimentazione degli ordinamenti didattici, mentre si è voluto distruggere la tradizione elevata degli istituti professionali e tecnici.

Di parere opposto il responsabile del Centro Servizi (ex Provveditorato) Mario Pedicini, secondo il quale “il sistema scolastica sannita ha saputo darsi nuovi indirizzi come il Chimico-biologico di San Giorgio del Sannio, l’Orafo di Pontelandolfo, l’Alberghiero presso la Casa Circondariale: nessuno dunque può vietarci di fare ciò che possiamo fare da soli. Collaudare ipotesi di nuovi indirizzi sul territorio serve a collocare tempestivamente i nuovi istituti nel sistema.”

L’assessore all’istruzione del comune capoluogo Costanzo Di Pietro ha rivendicato alla Amministrazione di palazzo Mosti il merito di essere intervenuta su quasi il 100% del patrimonio edilizio scolastico di propria competenza ed ha attaccato la Regione sulla questione del mancato finanziamento del programma di formazione professionale del PRUSTT, nonostante, ha detto, la sottoscrizione di precisi accordi.

Nel corso della Conferenza alcuni studenti del Movimento studentesco unitario hanno tentato di fermarne: essi protestavano per la loro esclusione dai lavori e per i contenuti, i programmi e le finalità della Riforma Moratti. Con la mediazione delle Forze dell’ordine tuttavia la protesta, molto civile, si è limitata al volantinaggio e ad un intervento nel dibattito finale.

Infine, l’assessore alla cultura della provincia Giorgio Carlo Nista ha tracciato le conclusioni della impegnativa due giorni della Conferenza: “Docenti, dirigenti e quanti intervengono nella gestione della Scuola hanno vissuto in maniera positiva questa esperienza di dibattito e di confronto dei problemi reali delle politiche formative nel Sannio. Intendiamo dare ampio risalto all’autonomia scolastica e stiamo già lavorando affinché sia sempre più alto il profilo del supporto che gli enti locali conferiscono a questo percorso di autonomia. Contiamo di consegnare  - ha concluso Nista - entro la fine dell’anno un percorso condiviso di razionalizzazione del sistema scolastico locale che risponda effettivamente alle esigenze del territorio”.

 

 

 


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