Provincia di Benevento
Comunicato Stampa n. 1481 del 03.02.2006
Il
presidente della Provincia di Benevento
on.le Carmine Nardone, il sindaco di
Solopaca Pompilio Forgione e il
presidente della Comunità Montana
Taburno Domenico Mortaruolo hanno
sottoscritto un protocollo d’intesa per
realizzare un nuovo asse viario in
contrada Sala di Solopaca.
La
Provincia, infatti, ha manifestato la
volontà di acquisire al proprio
patrimonio una strada vicinale ricadente
alla immediata periferia di Solopaca,
appunto nella contrada Sala, al fine di
rettificarne il tracciato, metterla in
sicurezza e rendere così un servizio
agli utenti delle valli telesina e
vitulanese. La vicinale, lunga circa 400
metri, consente di collegare la strada
provinciale Solopaca – Paupisi con
l’area dello svincolo di Solopaca della
statale 372 Benevento – Caianello. Per
tale ragione, la strada è frequentemente
utilizzata dagli abitanti della zona e
dei comuni viciniori della vallata
vitulanese per raggiungere in breve
tempo la Statale 372, evitando incroci
ed interferenze con il traffico locale
di Solopaca. L’arteria, tuttavia, a
causa del suo andamento altimetrico,
della ristrettezza della carreggiata e
della mancanza di asfalto è pericolosa
per la sicurezza della circolazione. Con
l’atto formale di oggi, Provincia,
comune e comunità montana si sono
impegnate a realizzare un collegamento
più sicuro tra la provinciale e lo
svincolo.
Comunicato Stampa n. 1482 del 03.02.2006
Si
è concluso il corso in Tecniche di
Public Speaking promosso dalla
Commissione provinciale per le Pari
Opportunità, presieduta dalla
consigliera provinciale Rita Angrisani,
in collaborazione con la Didagroup Spa
società di e-learning.
Tre
giornate di “full immersion” per una
ventina di amministratici provenienti da
tutto il territorio provinciale che
hanno frequentato il corso per
apprendere segreti e metodi della
comunicazione in pubblico, cimentandosi
quindi in interviste, discorsi e riprese
televisive. Docente del corso, che ha
avuto un taglio molto pratico con
continue simulazioni sul campo, la
prof.ssa Luisella Erlicher del
Politecnico di Milano. “Un esperimento
riuscito quello di rafforzare,
attraverso la formazione e
l’acquisizione di nuova professionalità,
la fiducia e l’autostima delle donne che
sono impegnate in politica e che
vogliono confrontarsi in pubblico
rendendo più efficace la comunicazione e
la propria immagine” è il commento di
Rita Angrisani.
Obiettivo del corso era quello di
fornire alle donne strumenti adatti per
affrontare il confronto politico e
sociale e porsi quindi su un livello di
effettive pari opportunità: la
Commissione provinciale pertanto
continuerà a lavorare in tal senso,
proponendo altre iniziative sul medesimo
tema.
Comunicato Stampa n. 1483
del 03.02.2006
Si sono riaperti stamani i lavori
della Conferenza Provinciale della
Scuola sul tema: “La Scuola, il
Territorio, le Istituzioni.
Riferimenti e condizioni per una
progettualità formativa
interistituzionale” presso
l’Auditorium Calandra di Benevento.
Ancora dibattiti, interventi,
seminari e tavole rotonde tra gli
addetti ai lavori. Promossa dalla
Provincia - Assessorato alla Cultura
e Politiche Formative, in
collaborazione con il Centro di
Servizi Amministrativi (ex
Provveditorato agli studi) e con il
patrocinio della Regione Campania,
la Conferenza ha appunto lo scopo di
capire dove vada la Scuola italiana
e quella sannita nel nuovo rapporto
che si cerca di costruire con il
territorio.
Dopo le riflessioni di ieri circa la
saldatura tra le politiche di
sviluppo socio-economico, gli
investimenti per le infrastrutture,
la necessità di adeguare programmi
didattici ed esigenze logistiche,
oggi è venuto in rilievo il ruolo
degli stessi docenti e degli altri
operatori.
L’ispettore del Ministero
dell’istruzione Franco De Anna ha
affermato che occorre lavorare
affinché alla Scuola siano estese
metodologie e strumenti della
rendicontazione sociale che si sono
sviluppati in alcune imprese, quelle
più attente a dare conto nella loro
produzione sia al contesto
economico, sia ai diritti sociali,
civili e sia alle questioni
ambientali. La Scuola, come hanno
fatto molti Enti locali, secondo De
Anna, deve dare conto di tutto ciò
che fa ai cittadini e alle famiglie:
soprattutto si deve occupare sul
come la Scuola stessa recupera le
risorse al territorio e di quale
valore produce per il territorio
stesso.
Il docente universitario Benedetto
Vertecchi ha detto che si debbono
analizzare i sistemi scolastici non
per linee orizzontali, sincroniche,
ma per linee diacroniche: ossia per
cogliere le tendenze che vanno
verificandosi attraverso il tempo.
La Scuola si deve interrogare sul
profilo di popolazione a cui aspira
la società civile nel suo complesso:
che posto ha il linguaggio, che
posto ha il ragionamento di tipo
formale, che posto ha il rapporto
con la natura nei programmi della
Scuola stessa?
La cultura che la Scuola porta
avanti rappresenta – ha sostenuto
Vertecchi - un bagaglio che deve
essere in grado di sostenere
l'attività delle giovani generazioni
di oggi per i prossimi 60 anni
almeno: diventa, quindi,
fondamentale riflettere su ciò che
si insegna.
L’ispettore del Ministero
dell’istruzione Giancarlo Cerini ha
detto che la Scuola dell’autonomia,
che dialoga con il territorio e la
comunità sociale, è alla ricerca di
di una piena valorizzazione delle
professionalità: l'insegnante non
lavora più solo all'interno
dell'aula ha un compito più ricco di
progettazioni, collegiali anche nei
rapporti con l'esterno delle aule
scolastiche.
La sen. Maria Acciarini, della
Senatrice Della Repubblica -
Componente della Settima Commissione
Permanente Istruzione pubblica Beni
culturali, espresso un giudizio
negativo sulla Riforma Moratti, ha
invece elogiato il fine e
l’obiettivo della Conferenza
beneventana: “È una giornata
importante: organizzare dei momenti
d’incontro e di dialogo è
indispensabile perché la scuola
attraversa un momento delicato e,
quindi, è giusto pensare di riunire
persone che si occupano di scuola,
esporre idee, confrontare posizioni,
pensare a delle soluzioni”.
Comunicato Stampa n. 1484 del 03
febbraio 2006
800 milioni di Euro: tanto occorre
per rendere sicure gli edifici
scolastici della Campania. Lo ha
detto stasera l’assessore regionale
all’istruzione e formazione Corrado
Gabriele nel corso della Tavola
Rotonda conclusiva della Conferenza
scolastica provinciale di Benevento,
voluta dalla Provincia e dal
Provveditorato agli studi: “non
faremo sconti al prossimo Governo,
quale che sia il suo colore politico
– ha proseguito Gabriele: la
Finanziaria 2006 ha riconosciuto per
la Scuola zero Euro; la prossima
dovrà necessariamente essere una
Finanziaria della Scuola, nel senso
che dovrà avere il sistema
dell’istruzione come sua priorità
essenziale. Noi come Regione ci
poniamo l’obiettivo di giungere ad
una scelta condivisa con gli enti
locali ed il mondo scolastico per il
disegno di legge regionale
sull’Istruzione e la Formazione, che
sarà pronto entro marzo e sarà
quanto più è possibile lontano dalla
Riforma Moratti. Non modificheremo
le linee di sviluppo condiviso della
Scuola che ci siamo dati in questi
mesi per applicare un decreto
governativo che andrà bene solo a
Milano per le prossime elezioni
politiche. E’ paradossale – ha
concluso Gabriele- che un Paese come
il nostro spenda 53 miliardi Euro
per l’educazione e 62 per la
pubblicità: per quanto ci riguarda
ridiremo subito le somme stanziate e
non spese per la Formazione
professionale in Campania per
destinarle ad altri progetti che
facciano ripartire il meccanismo”.
Sulle manchevolezze del sistema
formativo è intervenuto il
presidente della Provincia Carmine
Nardone affermando che l’ente sta
pagando con il proprio Bilancio un
programma di formazione per le
professionalità nell’alta ricerca a
causa dell’incapacità di rendere
disponibili e concrete le necessarie
risorse finanziarie da parte di un
sistema farraginoso. Nardone,
inoltre, ha lamentato la formidabile
carenza di risorse finanziarie anche
per le strutture logistiche e per
garantire un sistema di trasporti
adeguato alle esigenze degli
studenti pendolari.
L’assessore della provincia di
Napoli Angela Cortese, responsabile
per tutte le Province della materia
Scuola, ha contestato duramente
alcuni contenuti della Riforma
Moratti: in particolare, a suo dire,
è assurda la richiesta alla Scuola
locale di sperimentazione degli
ordinamenti didattici, mentre si è
voluto distruggere la tradizione
elevata degli istituti professionali
e tecnici.
Di parere opposto il responsabile
del Centro Servizi (ex
Provveditorato) Mario Pedicini,
secondo il quale “il sistema
scolastica sannita ha saputo darsi
nuovi indirizzi come il
Chimico-biologico di San Giorgio del
Sannio, l’Orafo di Pontelandolfo,
l’Alberghiero presso la Casa
Circondariale: nessuno dunque può
vietarci di fare ciò che possiamo
fare da soli. Collaudare ipotesi di
nuovi indirizzi sul territorio serve
a collocare tempestivamente i nuovi
istituti nel sistema.”
L’assessore all’istruzione del
comune capoluogo Costanzo Di Pietro
ha rivendicato alla Amministrazione
di palazzo Mosti il merito di essere
intervenuta su quasi il 100% del
patrimonio edilizio scolastico di
propria competenza ed ha attaccato
la Regione sulla questione del
mancato finanziamento del programma
di formazione professionale del
PRUSTT, nonostante, ha detto, la
sottoscrizione di precisi accordi.
Nel corso della Conferenza alcuni
studenti del Movimento studentesco
unitario hanno tentato di fermarne:
essi protestavano per la loro
esclusione dai lavori e per i
contenuti, i programmi e le finalità
della Riforma Moratti. Con la
mediazione delle Forze dell’ordine
tuttavia la protesta, molto civile,
si è limitata al volantinaggio e ad
un intervento nel dibattito finale.
Infine, l’assessore alla cultura
della provincia Giorgio Carlo Nista
ha tracciato le conclusioni della
impegnativa due giorni della
Conferenza: “Docenti, dirigenti e
quanti intervengono nella gestione
della Scuola hanno vissuto in
maniera positiva questa esperienza
di dibattito e di confronto dei
problemi reali delle politiche
formative nel Sannio. Intendiamo
dare ampio risalto all’autonomia
scolastica e stiamo già lavorando
affinché sia sempre più alto il
profilo del supporto che gli enti
locali conferiscono a questo
percorso di autonomia. Contiamo di
consegnare - ha concluso Nista -
entro la fine dell’anno un percorso
condiviso di razionalizzazione del
sistema scolastico locale che
risponda effettivamente alle
esigenze del territorio”.
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