Era San Valentino, era la sera degli innamorati,
e io forse ho esagerato coi sentimenti,
ma
voglio raccontare di un concerto di sentimenti
esagerati...
Non tutto ce la fa a stare nelle canzoni, c’è
qualcos’altro che s’agita,
come quelle fermentazioni che fanno rompere le
bottiglie chiuse e allagano il baule della
macchina di ritorno da un viaggio e lo rendono
più degno di essere raccontato...
Agli innamorati della buona musica vorrei
suggerire un valido motivo per tenere a mente il
14 febbraio: parte, dal teatro Gesualdo di
Avellino, il tour di Vinicio Capossela che sarà
anche a Napoli il 21 marzo, al teatro Augusteo.
La
musica di questo grande artista, celebrativa di
Gioia, Salmi, Naufragi, Meduse e Minotauri,
che arriva imponente, come una nave
all’orizzonte, minacciando con parole
terribili e invocando con struggenti preghiere,
torna nella terra in cui affonda le radici: l’Irpinia.
Lui stesso ama definirsi
“profondamete
terragno” : ascoltandolo si ridesteranno
motivi che pensavate di aver dimenticato, come
il suono delle bande alle processioni di paese,
dietro alle quali lo vedrete agitarsi nei suoi
balli di San Vito, snodando, come un
rosario, le tante vicende che ama
raccontare, per arrivare, in fondo al percorso,
alla benedizione finale: quell’OVUNQUE
PROTEGGI che nessuno osa scollare dai
cruscotti delle nostre auto...
“…ho voluto scavare nelle coordinate terrene che
ci tengono lontani dal cielo…inchiodati nella
parte di sotto…”
Per ulteriori informazioni potete consultare:
www.viniciocapossela.it
www.corvotorvo.com
vinicio.avellino@libero.it
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