Gruppo di lavoro per la città
sostenibile contro il malaffare
presso Codacons, via
Martiri d’Ungheria, 13 – BENEVENTO
Benevento, 13
febbraio 2006
Alla Redazione de
Il Sannio
Quotidiano
SEDE
e p.c. Operatori
dell’Informazione di Benevento e
provincia.
Sul Vostro
quotidiano apparso ieri in edicola, è
stata pubblicata, con grande evidenza,
una sintesi della nostra Conferenza
Stampa del 11 febbraio sullo stato di
attuazione del Programma di Recupero del
Rione Libertà, che merita alcune
precisazioni.
Infatti, dopo aver
sintetizzato il contenuto della lettera
inviata dalla Soc. CON.CA. agli
assegnatari degli alloggi dei lotti E,
F, G di via Galanti, l’estensore
dell’articolo non firmato,
conclude sostenendo che a seguito del
sequestro degli atti relativi ai
contributi regionali ordinato dalla
Procura della Repubblica di Benevento,
la Soc. CON.CA.
“paventa un possibile ricorso ad
ulteriori versamenti da parte degli
acquirenti” ma alla fine “nulla
è richiesto, al momento, agli
acquirenti, i quali pur avendo versato
somme intorno ai 15 mila euro e non
avendo ottenuto in cambio le proprie
abitazioni, risulterebbero debitori nei
confronti della ditta”.
A tal proposito va
chiarito che la predetta lettera della
CON.CA. è indirizzata agli assegnatari
che hanno già acquistato ed occupato gli
alloggi e non a quelli che ancora non
l’hanno ottenuto.
Va precisato
anche, che la lettera non si limita a
paventare la possibile futura richiesta
di altri soldi, perché in essa si legge
chiaramente che la CON.CA. intende
compensare, per ora, il credito vantato
dai singoli acquirenti per il maggiore
importo accollato del mutuo, con il
mancato versamento del contributo da
parte della Regione Campania.
Può essere utile,
a tal proposito, ricordare che la CON.CA.
all’atto della firma dei contratti di
vendita degli alloggi, si era impegnata
a restituire ai singoli acquirenti una
cifra oscillante tra i 6 e i 7 mila euro
perchè gli stessi si erano accollati una
quota maggiore di mutuo che era stato
incassato dalla ditta. Ebbene quei soldi
che legittimamente gli acquirenti
pretendono, la CON.CA. non li vuole
restituire perché la Magistratura ha
fatto sequestrare gli atti presentati
dalla stessa società alla Regione
Campania.
Si tratta,
palesemente, di una inaccettabile
motivazione che serve solo a “punire”
gli assegnatari, che sono colpevoli,
come scrive la CON.CA.di essere parte
“di una realtà che si è rivelata molto
aggressiva” nei confronti della ditta.
L’articolo si
conclude citando i “toni polemici, in
coda alla Conferenza Stampa, che sono
stati utilizzati nei confronti della
stampa locale, rea secondo
altrabenevento di non favorire una
corretta informazione”. E alla fine
l’anonimo estensore dell’articolo
commenta “In questo, almeno, sembrano
collimare le posizioni dei protagonisti
della vicenda”.
Si tratta di un
commento sconcertante e assolutamente
gratuito.
Infatti, al
termine della Conferenza Stampa dinanzi
a domande non attinenti al tema
dell’incontro quanto invece al ruolo e
ai limiti della opposizione consiliare,
ho fatto appello ad una maggiore
attenzione per i fatti denunciati
evitando di ricondurre tutto solamente
alle prossime elezioni amministrative.
Ne ho approfittato
per ricordare che la lotta al malaffare
richiede un constante richiamo alla
legalità delle procedure amministrative
e che in questa città si confonde spesso
l’informazione con la propaganda anche
per responsabilità di quei giornalisti
che molto spesso hanno timore di fare
domande scomode ai politici e agli
amministratori.
Tutto questo,
però, non può essere in alcun modo
confuso con le affermazioni della CON.CA.
che accusa la stampa e la magistratura
di “attacchi duri e strumentali”.
Cordiali saluti
Gabriele Corona |