25 ottobre 2006
S.Salvatore, Creta replica a Pucino
Giuseppe Creta

 

 

Dott. Pucino,

ho appena letto la tua (vostra) missiva sul sito ViviTelese, e subito tengo a dirti (dirvi) che la decisione di disertare i due convegni “Rivivere Telesia”, organizzati dal Comune di Telese Terme, è stata condivisa da tutto il gruppo di maggioranza. Sai, caro dott. Pucino, la continuità amministrativa di San Salvatore non ha mai concepito scelte dettate da semplice protagonismo. Noi, che siamo una squadra che si impegna, non amiamo fare fuoco e fiamme per lasciare, poi, solo fumo negli occhi di chi ci circonda. E, malgrado ciò che scrivi, il Sindaco Pacelli, non avrebbe mai “schiumato rabbia” per un affronto, che, se ancora non te ne sei accorto, non è stato “fatto a me”, ma a tutti noi, in maniera alquanto maldestra. A quanto la ragione comune evidenzia, la miopia politica di certi personaggi, noti a tutti, è sempre esistita, indipendentemente da chi amministrava il paese.

A dispetto di quanto vuoi insinuare, inoltre, il compianto Preside ha sempre fatto, insegnato e condiviso una politica fondata sul rispetto, della comunità come delle diverse rappresentanze, degli alleati come degli avversari, delle persone come degli sciacalli politici. Quindi, (o forse con te devo usare ergo?!) il Sindaco Pacelli (che tu non hai conosciuto affatto né come politico né come amministratore della cosa pubblica, ma hai incontrato, probabilmente, su tue espresse richieste come i tanti cittadini facevano e, certamente, non per problematiche di interesse pubblico, non essendo tu mai stato consigliere comunale), avrebbe agito esattamente in modo identico. Dopo venticinque anni di stretta collaborazione posso garantirti che ha sempre scelto lui i modi, i tempi e i luoghi dei suoi interventi e non ha mai lasciato ad altri questo compito.

Di Pacelli, caro dottor Pucino, sono orgoglioso di essere stato allievo, perché nella sua personalità ho trovato e riconosciuto valori e comportamenti che vanno dalla democrazia all’onestà nell’amministrare, dalle mani pulite all’essere sempre al servizio dei propri cittadini e a difesa del proprio territorio. La mia amministrazione lavora basandosi sulla continuità di questi valori, e  “rinnovando” attraverso azioni politiche che riusciamo giornalmente a produrre. Azioni modulate secondo leggi in continua evoluzione, essendo di Forza Italia dovresti saperlo meglio di me, nonché in funzione dei diversi interlocutori. Bisogna continuamente adeguarsi ai tempi che cambiano velocemente, e i paragoni poi, sono proprio fuori luogo. Nessuno a mia memoria ci ha mai relegato in un cantuccio, come tu (voi) dici (dite), e questo gli amministratori di Telese, specialmente quelli che fanno parte del Consorzio idrotermale, lo sanno benissimo. Non so se ti sei accorto dell’ampio spazio dedicato da “Il Sannio” e “Il Mattino alle vicende del nuovo statuto consortile.

Premesso questo vorrei chiarire alcune questioni relative alla tua (vostra?!) divertente esposizione.

Punto primo: nella lettera aperta, o manifestino (come tu lo definisci), non c’è nessuna  prima progenitura rivendicata. L’intento era, ed è, rendere noto, alla comunità e anche a chi fa finta di ignorarlo che, progetti concreti esistevano già, e, per la loro importanza, avrebbero potuto essere considerati nella misura appropriata invece che volutamente dimenticati da chi vuole solo dare sfoggio di un prestigio personale. Dare, insomma, a Cesare quel che è di Cesare (giusto per non essere frainteso da chi si appiglia a inconcludenti ambiguità lessicali, Cesare non sono io, ma è la storia di Telesia).

Punto secondo: sempre per non essere frainteso dai più o pochi… il mio intervento non è stato fatto per “personalismo esasperato” ( a dire il vero questa è un’inclinazione estranea al mio carattere). Caro Pucino, si anche tu caro (ironia o semplice educazione scegli tu), sono stato eletto come Sindaco di San Salvatore, non impugno alcuno scettro, rappresento un popolo e ricopro una carica istituzionale. Quindi per logica elementare, se puoi appellarti al fatto che non tutta la popolazione è d’accordo con me, non puoi tralasciare così grossolanamente che lì, sul manifesto, è l’Istituzione Comune che parla, non la persona.

E poi, non è per il “semplice uditore” che il Comune si indigna, ma per la miopia politica (intesa come governo della res pubblica, non come machiavellico progetto) di un’azione che “non distingue” le possibilità di collaborazione e condivisione di idee, che il governo passato a te tanto caro ha sostenuto e approvato, dalla corsa univoca verso un obiettivo che si rivelerà presto effimero.

Punto terzo: tu dici che, in quella occasione, avrei dovuto dimostrare le capacità di rappresentanza che mi sono richieste dal ruolo che, ti preciso, non ho, nel senso di possedere, ma semplicemente ricopro! Sai Pucino, anzi no, non lo sai: la rappresentanza di un popolo non è mai passiva, non è mai solo presenza, ma è sempre azione, costruttiva, propositiva e ragionata (non calcolata). E questo non si fa creando rumore in una conferenza avviata, ma chiarendo pubblicamente, perché di Istituzioni parliamo, e ragionevolmente le ragioni che obbligano a mancare all’evento organizzato.

Punto quarto: l’occasione, come tu la  descrivi, non “era quanto di meglio” un “ vero politico “ si sarebbe augurato. Ho sempre lavorato per la gente di San Salvatore e, per usare una tua espressione, “chi se ne frega” di “chiarire, davanti ad una platea qualificata, le ragioni del malcontento”. La non curanza è stata fatta non verso di me, ma verso un’eredità comune. Il malcontento non è personale, ma allargato alla comunità, e poi, i pugni sul tavolo li sbattono i bambini viziati: i veri politici parlano, coinvolgono e rivendicano con la concretezza e l’adeguatezza i diritti e i valori che difendono.

Certo, caro dottore, organizzare convegni, seminari e quanto altro per promuovere e valorizzare i nostri tesori e i nostri territori, spetta a me, ma se mi consenti (consentite) spetta anche al gruppo di maggioranza e a quanti ne possono avere condivisione anche se appartenenti al gruppo di minoranza.

I tempi e i modi da me, o meglio, da noi auspicati nel corpo della lettera aperta, apprezzata moltissimo e a viva voce dal popolo sansalvatorese, non li hai (avete) colti, o forse non avete voluto farlo. Mi spiego: la parte in cui affermo che ”……In loco, inoltre, verrà promosso, attraverso svariate iniziative, il sito archeologico, una volta reso fruibile e visitabile…..”  significa che prima di organizzare convegni, manifestazioni è necessario costruire: la mia amministrazione promuove solo la concretezza!  

Questi, a nostro avviso, sono infatti i momenti giusti per promuovere e valorizzare il nostro territorio, e non mi riferisco solo al sito archeologico.

La strategia adottata da me e dal gruppo di maggioranza, che ho l’onore di guidare, doveva servire, in questa circostanza, ed è servita ad evitare di subire un altro scippo come quello subito nel 1953, quando furono decretati confini e quote delle Terme tra i due comuni, in un consorzio coatto nella misura del 71% per Telese e il 29% per San Salvatore.

Il nuovo stato dei luoghi, così come le quote, nell’ambito del complesso idrotermale e, considerando quello ricadente nel territorio di San Salvatore Telesino, vanno sicuramente rivisti. Questo discorso presto sarà avviato nei modi e nei luoghi idonei e competenti.

Dottore Pucino, una cosa non è chiara nella tua (vostra) missiva: tu (voi) da che parte stai (state)? Stai (state) a’ccà o a’llà? Di chi sei (siete) paladino?

Io e la mia maggioranza, come la stragrande maggioranza dei cittadini di San Salvatore Telesino, stamm’ a’ccà e non siamo assolutamente disponibili ad ulteriori scippi, ci basta quello del 1953!

Colgo l’occasione per farti gli auguri per la carica che ho scoperto che tu ricopri: Coordinatore di Forza Italia di San Salvatore Telesino.  A proposito: da quando? Chi ti ha nominato? Come sei stato eletto?

Tutti gli altri partiti o movimenti, di destra, di sinistra o di centro, hanno realizzato comunicati stampa, affisso manifesti, inviato le decisioni delle loro assemblee agli altri partiti e pure al Sindaco. Tu, o devo supporre Forza Italia no! Ti auguro comunque di portare il tuo partito dai circa 650 voti di quest’anno, ai voti delle politiche del 2001, quando Forza Italia, con la bella faccia di Berlusconi su tutti i manifesti affissi per tutto il territorio nazionale, superò la soglia dei 1200 voti a San Salvatore. Ricordo che tu, nella primavera successiva offristi, questo valore aggiunto ad un altro candidato Sindaco che purtroppo non aveva lo stesso faccione di Berlusconi.

Vuoi vedere che sotto sotto il buon dottore Pucino ha iniziato con questa sua missiva la sua campagna elettorale come aspirante candidato Sindaco in cerca di consensi e del ricambio del valore aggiunto dato nel 2002 da chi l’ha allora ricevuto? Sarà una campagna elettorale bellissima e vincente. Per chi? Indovina (te) un po’!

Pleonasticamente aggiungo: i ringraziamenti nascono dalla cortesia e dall’umiltà di riconoscere il valore aggiunto e l’impegno delle persone a cui sono diretti, per cui non sono né la totalità dei miei interventi, né interminabili, né inutili e né insignificanti.

Con la stima di sempre, che resta comunque immutata, distintamente, e lo sottolineo, ti saluto.

 

Il tuo pleonastico (e solo secondo te/voi) Sindaco

Giuseppe Creta

Lì, 24 ottobre 2006

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it