Intervento riferito a: Telese, Casbarre: Aceto retorico e provocatorio

 

 

16 dicembre 2006
Telese, Aceto risponde a Casbarre
Gianluca Aceto

 

 

Gentile Mauro Casbarre,


mi prendo la licenza di darti del tu, poiché capisco che sei un giovane studente telesino: spero di non sbagliare se uso allora un tono più confidenziale che formale. Mi scuso per i tanti giorni trascorsi dalla tua risposta ad oggi, ma ho dovuto prima risolvere svariati problemi con il computer e anche con il collegamento internet.

La tua ricostruzione è molto precisa e documentata, la qual cosa dimostra che, sebbene provocatoria, la mia lettera non era affatto retorica. Delle tue parole non condivido soltanto alcune valutazioni, peraltro più che legittime.

L’opposizione del mio partito, come hai ben ricordato, non riguardava le opere ma un singolo progetto, quello di via papa Giovanni XXIII, che da «libero cittadino senza vincolo alcuno» continuo a ritenere discutibile da un punto di vista tecnico e sotto il profilo della sicurezza. D’altronde, al di là delle procedure formali, i problemi che avevamo anticipato si stanno verificando puntualmente, ed ancor più urgente mi sembra riflettere oggi, a cantiere aperto, sulle garanzie di sicurezza tanto per gli stabili del Parco Quadrifoglio quanto per il traffico veicolare e pedonale. Ti prego di ricordarti, in futuro, di queste righe.

Del resto, le tue stesse parole assumono la logica che era stata costruita e propinata dall’Amministrazione comunale e da D’Occhio. A tal proposito, è sufficiente evidenziare che la procedura amministrativa era stata preparata proprio per blindare la discussione, strumentalizzare gli effettivi e innegabili bisogni dei residenti della zona oltre la ferrovia e rappresentare il solito quadro consolatorio in cui da un lato ci sono i buoni, che lavorano per il bene di tutti, e dall’altro coloro che sono affetti dalla «malsana abitudine, tutta italiana, di fare opposizione, sempre e comunque, a qualsiasi cosa faccia la parte politica avversaria».

Nessuno di noi è così folle da non vedere le esigenze di una parte importante della popolazione, caro Mauro, ma purtroppo le cose sono più complesse di quanto tu non ritenga. È di fronte a questa complessità che la tua tautologia («ostacolare o far saltare la realizzazione del sottovia equivaleva ad ostacolare o far saltare anche la realizzazione del cavalcaferrovia in via Lago e anche quello in contrada Piana») non regge. Ostacolare o far saltare le tre opere? Non scherziamo.

Tu non sai, semplicemente perché non sei tenuto a leggere gli atti del Consiglio comunale, che furono esattamente queste le motivazioni che ci indussero a modificare il voto dal progetto preliminare a quello definitivo; tuttavia tali posizioni riempirono i giornali, all’epoca, e mi spiace che tu non le abbia ricordate nella tua ricostruzione. Anche in quell’occasione, alla richiesta dei necessari approfondimenti tecnici sul un singolo progetto, ci fu risposto che non c’era tempo. Si tratta di una tecnica consolidata e stucchevole che ormai ha dato ampia prova di sé. Se dai un’occhiata alle opere urbanistiche, annunciate o in corso di realizzazione, puoi fare da solo le tue valutazioni. Però non rinuncio a proporti qualche caso, meramente esemplificativo.

È il caso del Centro pastorale in contrada Piana, su cui nell’ultimo Consiglio comunale il Sindaco ha detto che è quasi perfezionato l’iter. Un anno e mezzo fa ci dissero che era urgentissimo approvare il progetto senza preoccuparci della programmazione urbanistica dell’intera zona, adottando magari un piano urbanistico nuovo o un piano attuativo. Anche in quell’occasione dicevamo che di fronte a scelte importanti era necessario approfondire, magari per condividere più consapevolmente la scelta, ma ci risposero che bisognava decidere subito. Fatto sta che del centro non v’è ancora traccia. L’unica cosa che so è che il progetto, in quanto variante al piano regolatore, dovrebbe essere approvato dalla Provincia di Benevento, cosa che non è ancora accaduta. Ma sono pronto a scommettere che, visto il feeling istituzionale che si è creato sulla questione dell’ex molino, anche questi ostacoli potrebbero essere facilmente rimossi…

È il caso del piano particolareggiato della zona del lago, al centro di un’altra battaglia consiliare ormai molti mesi fa. Chiedevamo di non trasformare la zona in una circonvallazione, mentre anche questo strumento urbanistico non riceveva il placet della Provincia. Ogni telesino può oggi “godere” dei risultati di quelle scelte operate dalla maggioranza, che evidentemente, insieme a Nardone, pensa che uno specchio di acqua smorta, in via di atrofizzazione a causa della mancanza di depurazione delle acque reflue, si possa seriamente definire «oasi ambientale». Mantengo un punto di vista differente.

Vogliamo poi parlare della qualità delle opere in corso di realizzazione? Discutiamone.

Da quanti anni stanno lavorando alla cosiddetta pista ciclabile? Ricordo l’inaugurazione fatta dal sindaco, in bicicletta, una domenica di due anni fa; e mi scappa da ridere.

Sulla filiera termale mi limito a rimandare agli ottimi interventi usciti in queste settimane su Vivitelese, con tanto di foto a corredo, oltre che al comunicato del gruppo INSIEME PER TELESE di pochi giorni fa.

Spero che non si darà la colpa all’opposizione, tra qualche anno, se il paese cade oggi a pezzi. Anche perché abbiamo votato a favore della filiera termale, limitandoci alle osservazioni tempestive che oggi si stanno mostrando lungimiranti.

A cosa servono gli esempi riportati? Solo a dimostrare che il dialogo, per definizione, presuppone l’incrocio di almeno due volontà consenzienti. La democrazia è un esercizio difficile, soprattutto per chi ha le leve del potere. Ma se costoro sapessero utilizzare l’intelligenza - che pure non gli difetta - per il bene comune, scoprirebbero che talvolta è cosa utile ascoltare i consigli che vengono dalla parte avversa: si possono “perdere” un paio di settimane, ma se ne guadagna in consenso e condivisione. E forse si migliorano anche le opere…

In ultimo, mi premetto di rammentarti le osservazioni che INSIEME PER TELESE ha fatto oltre un anno fa, prima dell’apertura del cavalcafferovia in via Lago. Ci preoccupavano del traffico veicolare, soprattutto per la presenza della scuola media. Credi che il Sindaco o i suoi abbiano accolto i nostri suggerimenti? O magari anche tu credi che le nostre osservazioni siano strumentali e infondate?

Cordialmente,
Gianluca Aceto

15 dicembre 2006

 

 

 

     

 Valle Telesina


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