10 settembre 2006
Telese, la sagra del fumo
Guglielmo Caiazza

 

 

Che nella politica siano in uso mezzi e mezzucci, ce ne siamo fatti una ragione tutti quanti; che ogni amministratore cerchi di mettere sotto lente di ingrandimento il proprio operato, facendo di un filo un filobus, passi pure; che si decanti ai quattro venti (con i soldi di chi, scusate?) la città di domani è malattia di tutti i governanti, ma che si tenti di prendere per i fondelli i propri amministrati, che si voglia farli passare per degli imbecilli, proprio non riesco a buttarlo giù!

Da cittadino fruitore posso dare un giudizio personalissimo sulla nuova piazza antistante le terme, e vi posso assicurare che non è un parere proprio tenero: i motivi si possono tranquillamente sovrapporre a quanto già scritto sulle pagine di ViviTelese da altri concittadini, cioè scarsa qualità dei materiali, disagi riflessi sui commercianti e sul traffico, assoluta negligenza nel rispetto del verde pubblico, completa disinformazione su tempi, modi e luoghi degli interventi, ecc.

La goccia che ha fatto traboccare il mio vaso è stata quella serie di interviste pubblicate sempre su ViviTelese, ad opera di una tv locale, o meglio del suo compiacente operatore, il quale nell’atteggiamento del più noto “Toto Fattazzo” delle Jene, ha interrogato alcuni cittadini, guidandoli sapientemente ed evidentemente verso giudizi quasi benevoli su tale scempio, guardandosi bene dal chiedere giusto qualche cosuccia sul resto della città.

Nelle domande del suddetto giornalista il refrain erano vocaboli come “giardino della valle telesina”, “salotto della Campania”, mentre, giusto per fornire una informazione completa e non discriminatoria verso altri locali meno…nobili, si poteva anche chiedere qualche parere su altri aspetti di Telese Terme, che attualmente sfuggono ai “magnifici”,”eccezionali” maghi dell’attuale amministrazione. Vado ad elencarne alcuni per riportare con i piedi per terra il nostro amico:

  1. Il lago di Telese Terme. Le sponde di questo simpatico specchio d’acqua hanno più passaggi automobilistici che la tangenziale di Napoli, i suoi marciapiedi ad esclusivo appannaggio delle automobili degli avventori del fine settimana, le sue rive ricettacolo di rifiuti di vario genere, comprese pericolose siringhe,oltre al fatto che la strada per arrivarci, via Lago, fa pari con una qualsiasi della odierna Beirut, con l’assoluta mancanza di marciapiedi o percorsi pedonali, con l’aggravante della colpevole assenza della Polizia Municipale.
  2. I tanti condomìni e palazzoni che spuntano come funghi, per giunta di livello qualitativo pari alla ormai famigerata edilizia popolare, sono veri e propri pugni in faccia al contesto del paesaggio circostante. Ormai le logiche del mattone hanno sopravanzato l’esigenza vitale di una crescita sostenibile ed armoniosa di una città normale, segnando giorno per giorno indelebili sfregi alla vecchia connotazione telesina, altro che “giardino”!
  3. Basta allontanarsi di poche centinaia di metri dal “salotto” delle terme, per precipitare nello sconforto di strade abbandonate all’incuria, di marciapiedi deformati, di aiuole infoltite solo da erbacce, lasciate al buio dalla inesistente manutenzione comunale, delle tante, troppe abitazioni che nell’anno domini 2006 non hanno ancora il privilegio di scaricare in una pubblica fogna.
  4. Inoltre inviterei questo campione dell’imparzialità a fare anche qualche domanda su una certa piscina dove sguazzano solo topi dall’aspetto piuttosto vispo e dove gli “scarrafoni” sgambettano indisturbati, o su una certa pista ciclabile che muore al…cimitero e di tanto in tanto scompare sotto le acque come il tempio di Serapide, o anche sul perché nel “giardino della valle telesina” non si trova traccia di un piccolo, modesto parco giochi per i bambini che non sia sottoposto al dazio dei Minieri.
  5. E il traffico? Come ci è arrivato costui in “salotto”? Non ha percorso la via Roma con le sue pittoresche e colorate file di macchinine? Non ha cercato di divincolarsi tra semafori e parcheggi delimitati da strisce blu posizionate “a parte riproduttiva canina” in ogni dove? Non ha sentito nelle sue orecchiette i clacson impazziti? Non ha respirato i gas di scarico che da un po’ di tempo e quotidianamente avvelenano i nostri poveri polmoni? Sarà mica arrivato a Telese saltellando da una nuvola all’altra?

Insomma, il povero telesino dei giorni nostri oltre a subire sulla propria pelle i quotidiani disagi (esistenti a prescindere dai cantieri o dalla festa del campanile, specifichiamo…) deve anche sentirsi preso per i fondelli dai venditori di fumo di questa sorta di circo che è l’attuale compagine amministrativa, con i suoi equilibristi che dondolano sui fili di maggioranze fantasma, con i suoi illusionisti che millantano città-gioiello anche a loro incredibili e gli immancabili imbonitori che agitano il microfono come se fosse una bandierina.

Guglielmo Caiazza - 10-09-06

>>>Replica di Giuseppe Grimaldi

 


Guglielmo Caiazza  - aggiunta dell'11-09-06

Mi è stato fatto presente che quanto da me scritto nel modestissimo intervento a titolo “La sagra del fumo”, ha offeso la persona dell’intervistatore chiamato in causa.

Anche se, dopo aver letto e riletto tale intervento, non riesco ancora a capire in modo possa averlo fatto, approfitto dello spazio concessomi gentilmente da ViviTelese, che ringrazio, per chiarire quanto segue.

Le mie personalissime opinioni nascono da un malessere che vedo e sento condiviso con molti concittadini, che vertono quindi su problematiche amministrative e comunque legate alla sfera delle scelte politiche, che possono essere più o meno piacevoli o condivisibili. Mai mi è capitato di volere ledere l’immagine di qualsiasi persona, anche di avversari politici, con parole offensive o sconvenienti: ritengo di essere in possesso della giusta educazione e senso civico per poterlo affermare ed in ogni caso, con molta serenità e rispetto delle altre opinioni, sono pronto a scusarmi laddove questo atteggiamento si possa considerare smentito.

E’ il caso del giornalista sopra citato, verso il quale non nutro assolutamente alcun motivo di astio, che rispetto pur non conoscendolo, sia personalmente che professionalmente ed al quale rivolgo le mie scuse se si è sentito offeso dalle mie affermazioni, con le quali intendevo esprimere concetti più larghi e non certamente lesivi verso l’uomo o il giornalista.

Resto comunque fermamente convinto del fatto che, con la tambureggiante azione propagandistica in atto, in fatto di lavori pubblici, si stia perpetrando un tentativo di estrema dilatazione di un evento con il quale si cerca di nascondere una lunga serie di negligenze amministrative che comunque rimangono sotto l’attenta osservazione dei cittadini, i quali saranno in grado di giudicare dai fatti più che dagli spot pubblicitari.

Cordialità

Guglielmo Caiazza

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it