Alcuni giorni fa, vedo al Quadrivio due
pullman carichi di scolari provenienti
da Caserta, diretti a Cerreto Sannita.
Il semaforo è già andato in pensione
(beato lui!), così i due conducenti
rallentano e svoltano verso sinistra,
rispettando le dovute precedenze. Non
essendo presente su via Roma alcuna
indicazione di divieto di transito ai
pullman e camion, i due mastodonti
imboccano tranquillamente viale Minieri,
come si faceva ai bei tempi andati.
Senonché, una volta immessi i loro
lunghi automezzi sul Viale, si rendono
conto che il suddetto (buonanima!) non
c'è più; inoltre, una tabella di divieto
di transito (posta a diversi metri oltre
l'incrocio!) vieta l'accesso ai mezzi
pesanti. Il vigile prende a soffiare a
più non posso nel suo fischietto e i due
conducenti cominciano a pensare d'aver
sbagliato tutto: «Ma non è Telese,
questa!»
Infatti, non è più Telese.
Si blocca tutto il traffico per
consentire ai due poveretti di uscire da
quella trappola, facendo inversione a U
al primo varco dello spartitraffico.
Telese però non si è scusata con i
malcapitati.
òbolo [vc. dotta
lat. obolu(m) nom.
obolus, moneta greca, dal
greco obolòs ‘pezzo di
metallo adoperato come moneta’.
Cfr. obelòs, ‘spiedo’ (V.
obelisco)] s.m. 1
Antica moneta greca di argento o
di bronzo, sesta parte della
dramma. 2
(est.) Piccola offerta in
denaro: date il vostro o.; un
o. per i poveri | O. di San
Pietro, offerta in denaro
fatta alla Santa Sede dai fedeli
SIN. Elemosina ||
obolétto, dim. |
Ehm... no davvero non ci siamo. Nessuno ci
casca stavolta... Lo sconquasso che ci
circonda, le rovine che fanno di contorno
alla nostra vita, i calcinacci disseminati
un po' qua e un po' là, non sono scavi
archeologici, sono le tristi macerie
della moderna Telese Terme!
Qui, tutto quel che era antico è stato
sistematicamente eliminato. Se durante
qualche scavo di fondamenta fosse affiorata
una parte delle mura romane o un minimo
coccio di antichità, ci si sarebbe premurati
solo di farlo sparire in fretta.
Ricordo una chiesetta antica pericolante e
puntellata, sulla strada che porta al
cimitero: un giorno... ohps, e la chiesetta
non c'è più!
Furto d'identità
Ma chi sono i Telesini? Sono discendenti dei
Sanniti. Ah, interessante, sono usciti da un
libro di storia, da un colossal
hollywoodiano degli anni Sessanta, o dal
videogioco Age Of Empires?
I Sanniti... Fortunatamente l'umanità va
mescolandosi e meravigliosamente
"imbastardendosi". Altrimenti si sarebbe
corso il rischio di estinzione. Ricordate i
Fenici, piccolo popolo di consanguinei con
l'anemia mediterranea? Dove sono adesso i
Fenici?
(E non parliamo della "purezza della razza"
esaltata dal lurido imbianchino austriaco!)
Ma con questo non intendo dire che si è
autorizzati a scippare l'identità storica di
un luogo.
Le mura di Gerusalemme sono antiche e
giudee. Yerushalaim non è quella Al Quds che
gli arabi nuovi venuti pretendono con
violenza.
Rivive Telesia con polemiche
S. Salvatore, sdegno nella comunità
Avete mai sentito Latina pretendere di
essere Roma o vantarsi di esser Figlia della
Lupa? Mai!
Latina è nata negli Anni Trenta, come
Telese; è nata da gente venuta un po' da
tutt'Italia, come Telese. Ma Latina è
orgogliosa della sua identità, non
dell'identità di Roma o di Frascati!!
Perché Telese non riesce a farsi
un'identità sua propria, da difendere e di
cui essere orgogliosa?
Certo, coi tempi che corrono, con lo sfacelo
che ci circonda, con l' amministrazione
comunale che fa acqua da tutte le parti
(acqua di tutti i tipi tranne che solfurea!)
c'è quasi da vergognarsi di essere telesini...
ma io, napoletano di origini, mi ostino a
voler costruire il mio personale orgoglio
per questa nostra "nuova identità".
Perché so che si può, senza dover rubare
nulla agli altri.
Fulvio Del Deo
P.S. Un suggerimento ai cittadini di San
Salvatore Telesino: avete mai pensato a un
referendum per cambiare il nome del vostro
Comune in "Telesia" (o "Nuova Telesia"),
per evitare in futuro altri equivoci e
scippi?