Intervento riferito a: Telese, questione mulino: difesa di Nardone

 

 

20 novembre 2006
Telese, delirante intervento di La Monaca
Guglielmo Caiazza

 

 

Gentile sig. la Monaca, in merito a quanto da Lei dichiarato su il Quaderno.it

http://www.ilquaderno.it/index.php?categoria=107&articolo=8002&sezionenotizie=37,

debbo purtroppo contrariarla poiché nel suo intervento, che dopo aver letto e riletto, definirei delirante, vengono mandati fendenti alla cieca ed in netta contraddizione con la missione di cui Lei “dovrebbe” essere alfiere: l’ecologia.

Io sono il padre di una studente del liceo classico telesino, che ha avuto già modo di esprimere nell’incontro del 14-11-2006 tenuto con il Presidente Nardone le motivazioni, anzi le preoccupazioni più che legittime, derivanti dal progetto dell’autorità provinciale di fare un polo scolastico nella struttura dell’ex mulino Romano & Capasso (ma Lei c’era?), ma rivesto anche i panni di un cittadino qualsiasi che, forte di un invincibile senso civico ed in un contesto democratico, liberamente e responsabilmente esprime una opinione.

Per quanto su esposto, tanto per cominciare, La diffido da usare il termine “dissidente”, soprattutto nel modo in cui Lei lo usa, nei miei confronti e di coloro che civilmente e nel pieno rispetto delle istituzioni hanno esternato una contrarietà al progetto di cui sopra. Tra l’altro stando alla traduzione letterale del termine, i dissidenti sarebbero espressione di una minoranza, mentre da un po’ di giorni un’intera comunità di studenti, genitori, forze politiche ed istituzionali stanno lasciando sempre più soli il Presidente Nardone, il sindaco di Telese e la sua giunta.

Lei definisce le nostre motivazioni “banali e pretestuose”: ma come si permette? Chi Le dà la libertà di fare giustizia sommaria di una intera civile comunità, peraltro sostenuta anche da autorevoli personalità politico-istituzionali, con un comunicato improvvido che vorrei capire se inviato a titolo personale o a nome dell’associazione che Lei forse rappresenta?

Il dubbio, permetta, è legittimo, poiché in quanto Lei espressione di una associazione a vocazione ecologica, nel comunicato afferma cose gravi e preoccupanti che provvederò anche a porre al vaglio di altre e qualificate associazioni di ambientalisti.

Con quale coscienza ambientalista si può definire “pretestuoso” il paventato rischio di emanazioni elettromagnetiche da una centrale elettrica e di più ripetitori telefonici posti la prima a meno di 100 metri e gli altri sopra il sito individuato? Mi vuol raccontare che i risultati di anni di ricerche specifiche, come quelle dell’autorevole Karolinska Institute di Stoccolma sono “banalità”?

Con quale vocazione ecologista si può ignorare la reale instabilità del terreno dovuta al passaggio del torrente Grassano proprio sotto il sito individuato?

Lei, gentile La Monaca, almeno per queste motivazioni, doveva per logica trovarsi dalla parte opposta delle tesi che sta incautamente sbandierando, giusto per non assumere davvero una posizione che si può definire senza ombra di dubbio realmente “pretestuosa”, “banale”, ma anche incosciente.

Le dirò ancora per completarle l’informazione che, per legge, una scuola non può essere costruita su una strada statale e deve essere dotata di idonee infrastrutture che la rendano sicura e vivibile, requisiti che quel sito non ha assolutamente.

Ed ancora, gentile sig. La Monaca, Le vorrei far notare che sarebbe preferibile avviare la costruzione di una nuova scuola, con tutti i requisiti in ordine e con una minor spesa del pubblico denaro, anziché procedere all’acquisto di un sito industriale dismesso, con le problematiche che le ho raccontato e soprattutto spendendo circa il doppio per renderlo fruibile.

Lei si chiede cosa ci sia dietro questa insistita azione di protesta? Glielo dico subito:

ci sono le ragioni di tanti studenti e studentesse che rivendicano un loro spazio in un contesto di degrado ambientale dove nascono orrendi palazzoni ogni giorno che sfigurano le nostre colline (se ne sarà mai accorto Lei?), ci sono le preoccupazioni di tanti padri e madri di famiglia, come quelli delle tante disgrazie di cui la nostra storia è piena, dove figli e speranze sono stati seppelliti dalle negligenze e dagli interessi di tecnici e politici senza scrupoli che ancora circolano a piede libero, ci sono le sacrosante rivendicazioni dei lavoratori della scuola che invocano da anni dignità nel loro posto di lavoro, ci sono le giuste pretese dei cittadini di una comunità che pretendono che i loro soldi siano spesi bene.

E scusi se è poco!

Ma, gentile sig. La Monaca…cui prodest? Quale molla è scattata per far si che un autorevole esponente di un’associazione nazionale, ma non presente nel beneventano, intervenga in maniera così decisa, seppur così approssimativa?

Glielo chiedo io, gentile sig. La Monaca, cosa c’è dietro il suo intervento?

Cordialità

Guglielmo Caiazza

 

 

 

Si inoltra la presente, oltre al sito ViviTelese dove è stato pubblicato l’articolo del gentile sig. La Monaca, anche ai seguenti indirizzi:

info@ekoclubinternational.it

legambiente@mail.legambiente.com

posta@wwf.it

urp@apat.it

federazione@verdi.it

http://www.iene.mediaset.it/

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it