9 dicembre 2006
Telese, DS: indagine sul "caso mulino"
da Il Mattino

 

 

08/12/2006

Ds, giunta e consiglieri provano a chiarirsi

Troppe le perplessità sul progetto dell’ex molino Capasso e Romano

Slitta la presentazione dell’ipotesi progettuale del polo scolastico di Telese Terme. Prevista per domani, è stata rinviata di una settimana. Il progetto, come noto, è su iniziativa dei Ds, come annunciato dal segretario Rossano Insogna in occasione della tumultuosa riunione che Nardone e Grimaldi tennero nella cittadina telesina con i genitori e gli alunni frequentanti il complesso che ospita i licei scientifico e classico. Ovviamente, la versione ufficiale riferisce che, a base del rinvio, vi sono questioni di tipo tecnico, in effetti, il motivo vero è l’intenzione di ricercare un punto di intesa all’interno della Quercia. È risaputa, infatti, la divaricazione che si è venuta a creare tra presidente della Provincia ed assessori da una parte e consiglieri e partito dall’altra.

Nardone, in particolare, non avrebbe affatto digerito l’iniziativa assunta dal suo segretario provinciale, che ha promosso il progetto di polo scolastico di cui si è detto, interpretando l’iniziativa come una vera e propria invasione di campo. Allo scopo di pervenire ad un chiarimento, su sollecitazione dei quattro consiglieri provinciali, è stata convocata una riunione cui prenderanno parte, oltre a Nardone e Insogna, gli assessori alla Rocca Ciervo e Nista, i consiglieri Bozzi, Damiano, Gagliardi e Bosco, nonché l’on. Costantino Boffa. All’ordine del giorno, il piano strategico, i rapporti tra giunta e consiglieri (questi ultimi denunciano innumerevoli sfasature nel rapporto con il presidente e gli assessori), ma il segretario Insogna assicura che si parlerà un pò di tutte le questioni, quindi pure del caso Telese.

La Provincia, intanto, per rispondere in tempi brevi alle pressanti richieste inviate dalla dirigente scolastica dei licei scientifico e classico, sta predisponendo un bando per reperire in tempi brevi le 10 aule considerate necessarie per un adeguato funzionamento della scuola. «Un bando per un immobile nel territorio di Telese - spiega l’assessore Pasquale Grimaldi -, anche se ci è pervenuta una lettera con 80 firme tra genitori e ragazzi che ipotizzano anche opzioni in paesi limitrofi.

Naturalmente, per valutare le offerte che arriveranno alla Provincia costituiremo una commissione composta, oltre che dai nostri esperti, da rappresentanti delle autorità locali, dei genitori e degli studenti. Si tratta di una soluzione temporanea, dovuta alla necessità di rispondere all’emergenza prospettataci».

Resta, però, sempre da decidere la soluzione definitiva, se si insisterà nell’acquisizione dell’ex molino Capasso e Romano, oppure se si reperirà un’altra opzione, magari già quella immaginata dai diessini. Intanto, i lavori nell’ex molino sembra siano in corso, anche se c’è chi si interroga sulla validità del permesso di costruire rilasciato dal Comune «per la ristrutturazione ed adeguamento funzionale di locali da destinare ad attività didattiche».

Permesso rilasciato in data 4 settembre, giusto ad una settimana dalla presentazione della richiesta, avvenuta in data 28 agosto. Al punto 3 del provvedimento autorizzativo, però, si legge che «l’efficacia del permesso di costruire è subordinata all’acquisizione dell’atto di asservimento delle aree per parcheggio pubblico...».

Due settimane dopo, l’amministratore degli immobili della «Capasso e Romano Spa», l’ingegnere Giuseppe D’Occhio (ex sindaco ndr.) rappresentava che l’immobile era in corso di acquisizione da parte della Provincia di Benevento, «secondo il relativo protocollo d’intesa con il Comune di Telese Terme».

Protocollo, si ricorderà, sancito con la delibera della giunta provinciale in data 13 gennaio scorso, solo che da allora ad oggi il consiglio della Rocca dei Rettori non ha approvato alcun acquisto. Pertanto, chi ottempera all’asservimento richiesto dal Comune di Telese perché il permesso di costruire per l’ex molino sia valido?

Da ricordare, inoltre, che non è stato il consiglio comunale a deliberare il cambio di destinazione d’uso, bensì il Comune si è avvalso solo di un parere richiesto all’ingegner Ferruccio Ferrigni, chiamato ad esprimersi sulla legittimità urbanistica del permesso di costruire richiesto dalla società «Capasso e Romano».

Peraltro, il quesito trasmesso al tecnico dal Comune di Telese risulta datato gennaio 2005 e la risposta dell’ingegner Ferrigni è del 3 marzo dello stesso anno, quindi prima del protocollo d’intesa.

Si fa, inoltre, riferimento ad una richiesta di permesso di costruire necessariamente diversa da quella presentata un anno e mezzo dopo (il 28 agosto 2006).

Ma, i contestatori dell’operazione si sono proposti di verificare pure la sussistenza dell’autorizzazione dei vigili del fuoco circa il piano di evacuazione e sicurezza dell’immobile. Già lunedì, nel corso della riunione della Quercia, se ne dovrebbe sapere di più.

 

 

 

     

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