Vorrei rispondere al cittadino di origini
“guardiesi” e attualmente residente a Padova.
Mi
presento. Sono Giovanni Postiglione,
l’amministratore unico della Si.ge.st. srl, la
società che gestisce dal 10 agosto 2006 i
parcheggi a pagamento nel Comune di Telese.
Devo dire che finalmente trovo un articolo che
parla della nostra gestione dei parcheggi sul
vostro sito (anch’io vorrei complimentarmi con
Voi per la precisione e l’attenzione che
riponete su tanti argomenti).
Forse se sono passati due mesi senza nessun
riferimento alla gestione da noi svolta (visto
l’enorme archivio di articoli che ho trovato
sull’argomento parcheggi), vorrà dire pure
qualcosa.
Vorrei comunque ringraziare il signor De Blasio
che mi da l’opportunità di dire qualcosa in
merito alla sua vicenda.
Il
signor De Blasio ha raccontato con precisione
l’accaduto senza però indicare il giorno, l’ora
e il luogo. Senza questi dati importanti credo
sia difficile anche dare una qual credibilità a
ciò che racconta (potrebbe aver avuto l’avviso
il giorno in cui si è svolta la manifestazione
di Umberto Smaila, il 16 settembre scorso, in
cui effettivamente vigeva la tariffa esposta da
quella “fotocopia” cui fa riferimento nella sua
mail).
Ho
il dovere di ricordare che i cartelli coprivano
solo il logo della Sigest e non i dati sul
parcheggio, ed il lunedì mattina (18 settembre)
i fogli sono stati tutti rimossi.
Vorrei ricordare inoltre che il tariffario
apposto sotto il cartello parcheggio, ai sensi
del Nuovo Codice della Strada, deve indicare gli
orari in cui vige il parcheggio a pagamento e la
tariffa oraria. Sicuramente non deve indicare né
dove effettuare il pagamento, né il come
regolarizzare la sosta. È vero che ogni mondo è
paese (faccio riferimento a quanto scritto
“….come di norma è nella città in cui abito”),
ma la legge accomuna tutti e in questo caso è il
Codice della Strada a decidere cosa va scritto
sul cartello e non il Comune di Padova.
Vorrei ricordare inoltre che è sempre il Codice
della Strada a specificare i compiti ed il ruolo
svolti su strada dagli ausiliari del traffico
(controllare e vigilare sulla sosta), e
certamente non è quello di aspettare l’utente
della strada per dargli il titolo della sosta
(questo è il compito del parcheggiatore, non
contemplato affatto dal Codice della Strada).
Infine vorrei dire che la Sigest come le società
concessionarie di parcheggi a pagamento, ha
l’obbligo di predisporre un ufficio relazione
col pubblico (URP) teso appunto a risolvere e
non a creare problemi e difficoltà al cittadino.
(il Signor De Blasio ha preferito scrivere e
chiedere spiegazioni a tutti tranne che alla
Sigest).
Su
tali indicazioni è nato il sistema dell’avviso
informativo, che permette al cittadino
sprovvisto del titolo di sosta di risolvere la
questione, corrispondendo una penale civilistica
(ex art. 1382 cc) di € 5,00, ed in mancanza di
vedersi notificato il verbale ex art 7 del Nuovo
Codice della Strada dell’importo di € 35,00 più
le spese.
Credo che in realtà il cittadino,almeno a
Telese, non subisca poi così tanto, visto che,
addirittura, la penale di € 5,00 viene
trasformata in acquisto di ricevute per la sosta
(grattini). E in ultimo la società non ha
bisogni di dimostrare al Comune nulla, tantomeno
fatturare più grattini possibili, in quanto il
contatto di concessione prevede che il Comune
abbia un’aggio del 10,5% su ogni ticket venduto
e corrisponda alla Sigest il 30% degli introiti
delle multe incassate.
Facendo due conti, secondo voi cosa converrebbe
di più alla Sigest?
Non credo proprio convertire gli avvisi in
grattini.
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