intervento riferito a: Telese, proteste per parcheggi a pagamento

 

 

12 ottobre 2006
Telese, intervento del titolare SiGeSt parcheggi
Giovanni Postiglione

 

 

Vorrei rispondere al cittadino di origini “guardiesi” e attualmente residente a Padova.

 

Mi presento. Sono Giovanni Postiglione, l’amministratore unico della Si.ge.st. srl, la società che gestisce dal 10 agosto 2006 i parcheggi a pagamento nel Comune di Telese.

 

Devo dire che finalmente trovo un articolo che parla della nostra gestione dei parcheggi sul vostro sito (anch’io vorrei complimentarmi con Voi per la precisione e l’attenzione che riponete su tanti argomenti).

Forse se sono passati due mesi senza nessun riferimento alla gestione da noi svolta (visto l’enorme archivio di articoli che ho trovato sull’argomento parcheggi), vorrà dire pure qualcosa.

 

Vorrei comunque ringraziare il signor De Blasio che mi da l’opportunità di dire qualcosa in merito alla sua vicenda.

 

Il signor De Blasio ha raccontato con precisione l’accaduto senza però indicare il giorno, l’ora e il luogo. Senza questi dati importanti credo sia difficile anche dare una qual credibilità a ciò che racconta (potrebbe aver avuto l’avviso il giorno in cui si è svolta la manifestazione di Umberto Smaila, il 16 settembre scorso, in cui effettivamente vigeva la tariffa esposta da quella “fotocopia” cui fa riferimento nella sua mail).

 

Ho il dovere di ricordare che i cartelli coprivano solo il logo della Sigest e non i dati sul parcheggio, ed il lunedì mattina (18 settembre) i fogli sono stati tutti rimossi.

 

Vorrei ricordare inoltre che il tariffario apposto sotto il cartello parcheggio, ai sensi del Nuovo Codice della Strada, deve indicare gli orari in cui vige il parcheggio a pagamento e la tariffa oraria. Sicuramente non deve indicare né dove effettuare il pagamento, né il come regolarizzare la sosta. È vero che ogni mondo è paese (faccio riferimento a quanto scritto “….come di norma è nella città in cui abito”), ma la legge accomuna tutti e in questo caso è il Codice della Strada a decidere cosa va scritto sul cartello e non il Comune di Padova.

 

Vorrei ricordare inoltre che è sempre il Codice della Strada a specificare i compiti ed il ruolo svolti su strada dagli ausiliari del traffico (controllare e vigilare sulla sosta), e certamente non è quello di aspettare l’utente della strada per dargli il titolo della sosta (questo è il compito del parcheggiatore, non contemplato affatto dal Codice della Strada).

 

Infine vorrei dire che la Sigest come le società concessionarie di parcheggi a pagamento, ha l’obbligo di predisporre un ufficio relazione col pubblico (URP) teso appunto a risolvere e non a creare problemi e difficoltà al cittadino. (il Signor De Blasio ha preferito scrivere e chiedere spiegazioni a tutti tranne che alla Sigest).

 

Su tali indicazioni è nato il sistema dell’avviso informativo, che permette al cittadino sprovvisto del titolo di sosta di risolvere la questione, corrispondendo una penale civilistica (ex art. 1382 cc) di € 5,00, ed in mancanza di vedersi notificato il verbale ex art 7 del Nuovo Codice della Strada dell’importo di € 35,00 più le spese.

 

Credo che in realtà il cittadino,almeno a Telese, non subisca poi così tanto, visto che, addirittura, la penale di € 5,00 viene trasformata in acquisto di ricevute per la sosta (grattini). E in ultimo la società non ha bisogni di dimostrare al Comune nulla, tantomeno fatturare più grattini possibili, in quanto il contatto di concessione prevede che il Comune abbia un’aggio del 10,5% su ogni ticket venduto e corrisponda alla Sigest il 30% degli introiti delle multe incassate.

 

Facendo due conti, secondo voi cosa converrebbe di più alla Sigest?

Non credo proprio convertire gli avvisi in grattini.

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


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