10 settembre 2006
Telese, risposta di Raiola a Tripodi
Sandro Raiola

 

 

Rispondo alla sua dissertazione del 3 c.m. sul contenuto delle mie "annotazioni", Sig.Tripodi, unicamente perché desidero spiegare a lei e ad altri interessati -meglio e di più- il disagio che ho nell'animo alla vista di un paese totalmente cambiato in peggio, che proprio non riesco a digerire.

Rispondo, altresì, perché penso, fors'anche a torto, che lei abbia voluto condurre "l'argomento" sul binario della politica, distogliendo l'attenzione dei Telesini dai problemi reali che affliggono la Telese di oggi.

Così, ha tirato in ballo la questione di un cosiddetto progetto lago-secondo lei, 25 miliardi di vecchie lire -perdute- (certamente non per colpa sua o mia), lire che pur sarebbero state una manna per le casse telesine (mentre sulle progettualità e uso di esse conservo la mia opinione); mi ha erudito sul significato di parole quali: progresso - divenire sociale - villaggio globale (dimenticandone altre, forse più importanti, quali: repubblica – democrazia – diritti – doveri -prepotenza e, in via prioritaria, trasparenza); ha menzionato l'esistenza di "un'accesa dialettica politica e sociale" locale... .e così via all'infinito.

Sig.Tripodi, mettiamo da parte la politica e mi dica in tutta sincerità: ma lei veramente crede in quello che ha scritto su Telese oppure non è sufficientemente documentato, indipendentemente da quello che agli occhi non può sfuggire?

E poi, una curiosità Sig Tripodi, qual è stata la molla che le ha procurato un sussulto al mio sfogo, da lei confuso con un amarcord inutile e piena di malinconica nostalgia, tale da far credere a se stesso di essere la persona adatta per impartire una lezione, non so di che cosa, ad un'altra persona che neanche conosce?

Forse ha dimenticato che prima di lei ci sarebbero altre persone più autorevoli ed anziane (lei vive a Telese da soli 24 anni) che avrebbero potuto e dovuto bacchettarmi al posto suo, e non l'hanno fatto, mentre lei, si, e fors'anche con orgoglio?

Però, Sig.Tripodi, con tutta sincerità, valuti meglio le cose e si scrolli anche di quella preoccupazione che potrebbe scatenare "paranoie senza costrutto" (parole sue) che sono prive di fondamenta in un dialogo corretto e civile tra persone serie come noi, perché io insisto e sono convinto che qui non discutiamo di "luoghi comuni triti e ritriti" (parole sue), né di politica, ma di fatti esistenti e incontestabili che, a mio avviso, hanno determinato un cambiamento geografico, sociale ed economico di rilevanza storica tanto da stravolgere in negativo una località che tanti anni fa era considerata, forse in modo esagerato, un angolo di paradiso (anche se puzzolente...).

Detto ciò, io credo sempre di più che in qualsiasi luogo, per gestire la "cosa pubblica", ossia la vita di una comunità, ci vogliono al comando persone che si votino" alla missione amministrativa" con principi improntati alla collaborazione, coinvolgimento, partecipazione di tutti i cittadini dietro una sola formula: TRASPARENZA. Utopia! ! !

Vero, quella "missione", poc’anzi citata è stata completamente ignorata dagli amministratori (quasi tutti immigrati) che si sono avvicendati sul Comune di Telese dal dopoguerra ad oggi di cui vado ad elencare, per sua pro-memoria visto che lei vuole affidare alla storia le vicende telesine; i nomi dei relativi sindaci e cioè: Romano Gerardo più, Di Mezza Giuseppe, Selvaggio Michele, D'Occhio Giuseppe più, Capasso Gennaro -oggi-.

Sull’operato delle amministrazioni tutte, il mio giudizio storico, non salomonico, lo può già scrivere: negativo.

E non per disfattismo, per un fatto personale o qualsivoglia ma per tutto ciò che ho già scritto e dirò ancora- aggiungo, e non vorrei apparire noioso, perché a Telese tutto era semplice per la sua posizione geografica.

Immagini una tavolozza liscia, e su di essa tanto verde, acqua, acquitrini (lagni), poche case, aria fetida per le acque sulfuree ma salutari, le terme con il parco e le acque suddette, il torrente grassano, il lago, il viale Minieri, via Roma, la zona piana, il vecchio campo sportivo, la chiesa antica, il camposanto senza ville con tombe semplici, e tante altre cose, e, infine gli abitanti onesti e disponibili simili a personaggi Felliniani.

Certamente il paese non poteva restare tale, perché il progresso travolge tutto ed io sono entusiasta di esso tant'è vero che, da immigrato, dove sono stato ho cercato sempre di collaborare attivamente con le comunità locali e credo di aver lasciato ad esse, senza peccare di presunzione, una discreta impronta personale per l'accrescimento ed il miglioramento della condizioni di vita dei luoghi che mi hanno ospitato. Proprio per queste ragioni, non riesco a capire perché a Telese il progresso è arrivato in senso contrario, in modo distorto.

E, intanto, Sig. Tripodi nei suoi 24 anni vissuti a Telese, secondo lei, tutto è andato per il meglio? Secondo lei, solo qualche sconcio sopportabile come l'abbandono del lago, la gestione delle Terme, e un po' di cemento agli angoli del paese, nient'altro, suvvia, Sig.Tripodi, apra gli occhi e visto che è stato l'unico a darmi retta, voglio essere benevolo con lei concedendole ancora un'opportunità di dialogo ma a patto che lasciamo da parte ogni altra vanità e parliamo solamente della città di Telese Terme, degli eventi trascorsi e di ciò che si potrà ancora fare per salvare quello che resta.

E allora parliamo alla gente che ci legge, a quella soprattutto che fa finta di ignorare *DELLE COSTRUZIONI: ad un piano e più piani in tutto il paese, sulle sponde del torrente grassano, sugli ex-acquitrini (lagni), nella zona mercato, vicino al lago, di fronte alle Terme, addossate l'una alla'altra, senza parcheggi, “casupole” tipo Barbie (in via S.Pertini), davanti al campo sportivo nuovo (in sostituzione di un'area per l'ingresso dei tifosi, o parcheggio) ecc... *DELLA SCUOLA: l'asilo infantile sembra un penitenziario;

La scuola elementare è quella situata in un vecchio edificio di un passato pericoloso, istituti situati qua e là in locali inadatti e, intanto, si parla di creare un polo scolastico (Ben venga!) da situare (idea aberrante!) nei locali ex-pastificio Capasso&Romano; ecc.ecc... *DELLE TERME: e la sua gestione (già menzionata) *DEL LAGO:con tutte le sue incognite (già menzionato)ecc..ecc.. *DELLE STRADE: larghe (poche), strette (molte), ecc.ecc.. *DEL TRAFFICO: ogni giorno più caotico e insostenibile, ecc.ecc. *DELLO SPORT: il campo sportivo vecchio che fine farà, il campo sportivo nuovo, il palazzetto dello sport incompiuto *DEL CULTO: una chiesa antica e storica fu abbattuta e soppiantata da quella nuova insufficiente ai bisogni fedeli, occorre ricordare anche la chiesetta anch'essa recentemente abbattuta per incuria ambientale, e la nuova dove sorgerà? *DEL CIMITERO: con le coperture tipo" PUB" *PISTE CICLABILI: che si snodano su strade trafficate *DEI GIOVANI E DEL LORO FUTURO "non comment" *DI TANTE ALTRE COSE EL CUI ELENCO SAREBBE LUNGO

Gli argomenti elencati (e molti non sono menzionati), sono alcuni di quelli per i quali gli avvenimenti hanno già prodotto i loro effetti, per gli altri che dovranno verificarsi dovrebbe mobilitarsi quella parte della comunità che ancora possiede la voglia di migliorare.

Alla luce di quanto detto, se lei, per il futuro Sig.Tripodi, valuterà con serietà il senso dei miei"sfoghi", avrà ancora la mia attenzione, altrimenti il colloquio finisce qui, definitivamente.

Per chiudere solo due annotazioni tipo "comari al mercato", ma che serviranno, probabilmente, a risolvere i suoi crucci:

• LA PRIMA riguarda la" Manifestazione della Festa del Campanile" sulla quale sono d'accordo con lei ritenendola una "Kermesse" di buon valore mediatico che però lo scaltro santo Mastella organizza a suo proprio uso e consumo nello scenario del bel parco Telesino. E, mentre,Telese appare nelle notizie dei Tg di mezzo mondo, dall'altra parte l’amministrazione comunale dove sta? Quale beneficio ottiene? Cosa mette in mostra? Meglio non apparire!!

• LA SECONDA è: chi strumentalizza il Sig Raiola? Quale setta Carbonara l'annovera tra suoi adepti? Devo deluderla, Sig Tripodi, nessuno, niente di tutto ciò.

Esiste però l'aiuto condiviso di alcuni amici, vecchi telesini appartenenti al comitato civico " la città di tutti" (Quello a cui il sindaco Capasso non ha degnato di una risposta sulla Petizione di 500 finn riguardante la Filiera Termale), solo per quanto attiene la parte grammaticale e/o lessicale (d'altronde chi scrive è un pensionato ex-operaio), però le assicuro che i pensieri e i concetti sono miei, solamente miei e non li baratto con nessuno.

Le annotazioni "parte seconda" finiscono qui ed io, Sig Tripodi, la saluto "a suo modo" con tutto il rispetto di un nostalgico Telesino.

 

 

 

     

 Valle Telesina


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