20 ottobre 2007
Amorosi, esempio per la raccolta differenziata
Maurizio Di Gioia

 

 

Raccolta differenziata: l’esempio di Amorosi

 

Sono ormai più di 2 anni che a Telese è attiva la raccolta differenziata per quanto riguarda i rifiuti in plastica, carta, legno e metalli. Tutti ci siamo abituati a vedere in giro per il paese i sacchi gialli a partire dal lunedì sera. E tanto più ci siamo abituati noi, abitanti della piana di Telese, poco avvezzi alla presenza già di bidoni e ancor più di buste di qualsiasi genere sparse per la campagna. Ma era, ed è, necessario. Tanto più che tali sacchetti vengono regolarmente ritirati ogni martedì mattina e, non contenendo alcuna traccia di rifiuti umidi o alimentari, vengono ignorati dagli animali (soprattutto i cani, randagi e non) presenti sul territorio.

 

Da qualche tempo però stiamo assistendo ad un fenomeno nuovo del quale, inizialmente, ho faticato a darmi una spiegazione. Improvvisamente i bidoni situati sulle strade della piana sono regolarmente pieni e l’immondizia trasborda dal bidone fino ad invadere completamente la strada e la campagna. I cani, sempre più numerosi, trascinano ovunque l’immondizia spargendola nei terreni coltivati. Com’è possibile, mi chiedevo, che in una zona così poco densamente popolata si produca una tale quantità di rifiuti? Senza contare il fatto che buona parte della popolazione è dedita all’allevamento di pollame ed altri animali ai quali è destinato ogni tipo di rifiuto vegetale. Il dilemma mi affliggeva, vista la mia naturale passione per i luoghi in cui sono nato e cresciuto e che ormai sono ridotti ad una vera e propria discarica a cielo aperto rinnovata ogni qual volta (piuttosto raramente devo aggiungere, ma a ragione vista la densità di popolazione) c’è il passaggio dei camion addetti allo svuotamento.

 

Poi, finalmente, la soluzione. Parlando con un conoscente venivo messo al corrente del fatto che nel Comune di Amorosi era ormai attiva la raccolta differenziata totale, e per questo motivo erano stati rimossi i bidoni dalle strade.

 

Vuoi vedere che i cittadini amorosini vengono ad impinguare i nostri bidoni di rifiuti? E perché mai dovrebbero, visto che hanno sposato la causa del riciclaggio con tale solerzia da passare direttamente alla raccolta differenziata totale? Per pigrizia? Per pagare di meno? Per comodità?

Difficile dirlo, ma tant’è!

Oggi mi capita, non spesso, di incontrare questi “scaricatori abusivi” nelle vicinanze della mia abitazione e quelli che si degnano di dare una risposta (troppa vergogna?) dicono che loro “non possono” fare la raccolta differenziata. Saranno malati. Deve essere un male molto diffuso nel Comune!

Richiedendo l’aiuto delle autorità competenti mi viene detto che noi cittadini possiamo fare qualcosa, denunciando gli abusi al Comando dei Vigili Urbani e per questo ci siamo attrezzati. Prima o poi (aspettiamo che il numero sia abbastanza elevato) presenteremo ai Vigili la lista. Fino ad allora restiamo ad osservare fin dove un “non cittadino” può arrivare. E, devo dire che non c’è limite.

 

Si va dai bidoni situati sulla via Nazionale, prima del cavalcavia della Fondo Valle Isclero (Fig.1) e davanti il Mangimificio Liverini (Fig.2), a quelli sulla via Fontanelle, di fronte la ex Ce.Tel. (Fig.3) e all’incrocio precedente (Fig.4), a quelli sulla via San Giovanni, davanti l’MD Discount (Fig.5) fino ad arrivare alla discarica, sempre sulla San Giovanni (Fig.6), situata davanti un’abitazione (incustodita! Una volta ci difendevamo solo dai ladri!) e a quella sotto il cavalcavia della Fondo Valle Isclero, lato Torello (Fig.7). D’altra parte mi sono abituato allo scarico in assenza di bidone, visto che avevo richiesto ed ottenuto inizialmente la rimozione del bidone situato nei pressi della mia abitazione, vedendomi “recapitare” ugualmente gli sgradevoli pacchi sul sito lasciato vacante, fino all’individuazione evidentemente di un nuovo deposito.

 

Fig.1 – Via Nazionale all’angolo con via Ficocella

 

 

 

Fig.2 – Via Nazionale nei pressi del Mangimificio Liverini

 

 


Fig.3 – Via Fontanelle nei pressi della ex Ce.Tel.

 

 

Fig.4 – Via Fontanelle: un incrocio.

 

Fig.5 – Via San Giovanni nei pressi dell’MD Discount

 

 

Fig.6 – Via San Giovanni. Un’abitazione incustodita.

 

 

 

Fig.7 – Il cavalcavia della Fondo Valle Isclero, lato Torello.

 

Potrei, naturalmente, dilungarmi sulla quantità di rifiuti che ho visto personalmente scaricare da residenti di Amorosi anche nei bidoni di fronte i supermercati SISA ed EuroSpar (comodo  no? Prima di fare la spesa… e poi si può sempre dire di averla presa lì tutta quella roba!) ma evito di pubblicare altre foto perché penso che quelle presenti siano già sufficientemente rappresentative e perché il mio non vuole essere un intervento di denuncia (che avverrà in sedi diverse e più opportune) ma solo uno sfogo per aver constatato che non siamo pronti, che non sappiamo adeguarci a questa nuova frontiera che è il riciclaggio, che dobbiamo aspettare che qualche provvedimento (incentivi o multe) ci abitui gradualmente alla raccolta differenziata, quella vera e non quella percepita come differenziazione tra quello che dichiariamo e quello che buttiamo altrove.

 

E cosa faremo quando ci propineranno l’inceneritore? Diremo che non ce lo meritiamo? Diremo che “non possiamo” accettarlo? O che non abbiamo saputo sfruttare le occasioni che abbiamo avute per dimostrarci più attivi, più sensibili al problema rifiuti tanto da non sporcare né le strade né la terra dalla quale raccogliamo tutto quello che mangiamo?

Il mio lamento non vuole essere un attacco ai cittadini di Amorosi, che come evidenziato nel titolo ho preso solo ad esempio (altre persone si lamentano dello stesso trattamento ricevuto da residenti di altri Comuni limitrofi) ma una preghiera per le istituzioni: se non siamo pronti, è inutile continuare con questa storia della raccolta differenziata. Rimettiamo i bidoni, perché se oggi risparmiamo 20 € all’anno in rifiuti domani li mangeremo!

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it