La settimana scorsa ho
denunciato con foga, nella speranza di
bloccare i malintenzionati, lo smontaggio con
trafugamento su trattore delle storiche pietre
del ponte di Vallantica, lungo il sentiero che
parte dalla Madonna della Libera, ove i Sanniti
Pentri avevano un avamposto. Ma il fine era
anche, quale ex presidente della Pro Loco,
quello di accendere i riflettori su una zona
bellissima che pochi conoscono, pur essendo a
pochi km da Cerreto.
Ricordo ancora con quanto scetticismo venivano
seguite le mie “elucubrazioni mentali” relative
alla bellezza-ricchezza di due siti che da soli,
se adeguatamente valorizzati, avrebbero potuto
garantire un certo flusso turistico di persone
molto diverse da quelle a caccia di una
“scampagnata” con busta, piatti e bicchieri di
plastica da dimenticare in loco, e ricordino da
5 euro: a Cerreto sono stato, a te ho
pensato, questo ricordo ti ho portato.
Era la filosofia del “Maggio gastronomico”, una
iniziativa da migliorare e portare avanti da
parte di chi crede nel progetto turistico di
Cerreto e zona circostante. Ma si sa. In
politica…è meglio pensare all’oggi. L’unico
domani che esiste è dato dagli appuntamenti
elettorali. Ma oggi, i lavori in corso
realizzati grazie a finanziamenti ottenuti dalla
precedente Amministrazione e ben portati avanti
da quella di oggi, senza stravolgimenti di
sorta, come si dovrebbe sempre fare senza
autolesionismo, mi stanno concedendo, al
tramontar del sole, qualche piccola
soddisfazione.
In questa zona di Cerreto, a confine con i
territori di Cusano e Pietraroja, l’appuntamento
tra storia e natura ha dato luogo ad una offerta
architettonico-paesaggistica veramente unica,
che va dalla Chiesa Madonna della Libera al
Tempio italico di Flora, dal Ponte medievale
alla cascata di Vallo Antico, ora Vallantica,
collegati dal vecchio tratturo della Parrella,
che era uno degli itinerari preferiti
da…Annibale, per evitare i Romani accampati in
pianura e stringere alleanze con i Sanniti
Pentri, nostri orgogliosi antenati.
Se ci aggiungeremo, e questo è più di un sogno,
il villaggio sannitico, avremo un triangolo che
in poche centinaia di metri racchiuderà tre
tesori. Due stanno venendo alla luce in questi
giorni: per il Tempio, gli scavi archeologici
coordinati dal Dr. La Rocca e dalla Dott.ssa
Luigina Tomai, della Soprintendenza di Salerno,
e diretti ”sul campo” dall’Archeologo Dr.
Gianluca Punzo e dall’Ing. Barile, hanno
confermato che quella che era solo l’ ipotesi di
un sognatore, è invece la realtà: il tempio,
unico in Campania, c’è e si estende sotto la
Chiesa. C’è la prova degli scavi di fronte alla
quale anche gli scettici dovranno ricredersi ed
abbandonare i sorrisi e le battute ironiche.
Come se certe cose fossero importanti solo per
me!
Relativamente al “Vallo antico”, invece, la zona
è oggi raggiungibile, e mi viene quasi da dire
purtroppo, in pochi minuti di auto (…non col
trattore, mi raccomando!), aprendo a tutti il
suo scrigno incontaminato. Un tempio sannitico
ed un vecchio ponte “a schiena d’asino”, con
acciottolato messo in luce dallo slittare delle
ruote del trattore, e con affaccio su una
cascata che ha un salto di qualche decina di
metri, racchiusi in un fazzoletto. Una ricchezza
che né i vandali-ladri, né l’ironia degli
ignoranti, né la mano dell’uomo non sempre
felice nelle sue scelte costruttive, potrà
portarci via.
PONTE MEDIOEVALE
E CASCATA DEL “Vallo Antico”
a monte della
Madonna della Libera
Un consiglio? Facciamoci una piccola passeggiata
e, immediatamente prima della Madonna della
Libera, costeggiando “senza guardare troppo” l’impattivo
edificio lì in costruzione, dopo due o tre
chilometri ci troveremo alla fine della strada
appena imbrecciata. Superato il secondo disgusto
per la discarica abusiva che l”homo
sapiens-sapiens” ha lì vergognosamente
realizzato, subito dopo ci aspetterà l’incanto
dello storico, ma ora acciaccato ponte, e della
cascata. Decine di metri di acqua per uno
spettacolo irripetibile. Andare per credere.
Arch. Lorenzo Morone
Capogruppo Blocco per Cerreto
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