Va pensiero…
1° Stessa provincia, stessa Regione…diversa
amministrazione.
L’emergenza rifiuti in Campania sta
attraversando, forse, la fase più acuta della
sua lunga storia. Ma è utile ribadirlo con
insistenza: la raccolta differenziata, che
dipende esclusivamente dai comuni, non dalla
Regione, è il presupposto per una gestione dei
rifiuti sostenibile, economica ed industriale.
Non esistono esperienze avanzate di gestione
rifiuti che non prevedano una separazione “a
monte” dei rifiuti che quotidianamente
produciamo. Il Veneto e la Lombardia, che pure
hanno affrontato emergenze rifiuti agli inizi
degli anni ’90, hanno una raccolta differenziata
che supera il 40%. In Campania siamo al 12,9%. E
Cerreto? Siamo passati dal 372° posto (su 551
comuni) della classifica dei Comuni Ricicloni
del 2005 con il 6.2% di raccolta differenziata,
al 368° posto del 2006, col 6.6% di raccolta
differenziata, ben lontani quindi da quel 35%
che consente di pagare di meno e di consegnare
di più. Pensate che, nello stesso periodo,
Montesarchio è passata dal 296° posto con l’8.8%
di raccolta differenziata, al 66° posto col 44%
di raccolta. Cosa avrà di diverso Montesarchio
rispetto a noi?
2° Ma tu “cu chi vai?”
Le mie partite a tressette sono memorabili.
Quando gioco facilmente mi distraggo per correre
dietro ai miei pensieri e faccio delle giocate
che disorientano sia il compagno che
l’immancabile pubblico. Le regole del gioco
vengono da me talmente stravolte che spesso mi
chiedono: “ma cu chi vai?”- Questa stessa
domanda mi torna in mente quando assisto alle
interminabili partite del giuoco politico
Cerretese. Le azioni e reazioni di certi
avvenimenti che, seppur piccoli, hanno comunque
una valenza politica, spesso mi fanno chiedere:
ma questo “con chi va?” La domanda, chiaramente,
va per prima al mio gruppo. Non possiamo
criticare l’Amministrazione che prima decide le
cose e poi finge democrazia convocando assemblee
che non possono decidere nulla, se noi, nel
piccolo, ci comportiamo allo stesso modo. Ma!
Valli a capire. Forse è per questa mia capacità
di “non capire” che la mia carriera politica
volge al tramonto. Meglio l’agricoltura!
3° Non sempre si semina al vento.
Gli scavi archeologici che per la prima volta
(non è mai troppo tardi!) vedono interessato il
nostro territorio (tempio sannitico alla Madonna
della Libera), mostrano chiaramente che il
Tempio si estende sotto la Chiesa e che, sul
piazzale antistante, ci sono resti di altari e
tracce di crolli che potranno narrare anche agli
scettici pagine di storia locale ricostruite dai
Tecnici della Soprintendenza Archeologica di
Salerno. Il ritrovamento di rocchi di colonna
interrati mi fa fare una considerazione a voce
alta, con la speranza che qualcuno la raccolga:
vuoi vedere che negli anni o nei secoli passati,
come è avvenuto ovunque, pezzi di questo Tempio
sono stati trasportati e/o utilizzati in
costruzioni private, senza che nemmeno gli
attuali proprietari si rendessero conto di avere
un resto sannitico di scarso valore economico,
ma di importante valore storico? Allora, perché
non guardiamo con occhio attento tra le nostre
mura a caccia di resti di colonne o capitelli, e
li doniamo alla contrada che potrà così
aggiungere qualcosa di unico a quanto sta
emergendo?
Il
nostro futuro è nel NOSTRO PASSATO!
4°
Nuovo Comandante dei VV UU, nuovo piano
traffico?
Nel salutare con sincero affetto il “Vecchio”
Comandante della Polizia Urbana che in questi
giorni, dopo tante battaglie per rendere più
scorrevole e meno inquinante il traffico
cerretese, ha passato il testimone a quello
nuovo ff, Alberto Filippelli, non posso che
ripetere lo stesso ritornello: non è strano che
su quattro strade parallele che ha Cerreto tre
sono senso unico a scendere ed una sola, il
Corso, è senso unico a salire? Come mai il Corso
è la strada più trafficata? Come e con quali
gimkane si raggiungerà l’ospedale e la parte
alta di Cerreto qualora, per un motivo
qualunque, si dovesse chiudere al traffico il
corso? Pensaci, Alberto, e pensaci in…italiano,
perché è in Inghilterra che i sensi unici si
fanno in senso orario: ma lì si guida a
sinistra.
In bocca al lupo!
5°Etica professionale e diritto d’autore
Non penso sia giusto
raccontare problemi personali relativi al
progetto di Piazza San Martino, alla deontologia
professionale che ci vieta di intervenire su un
lavoro quando il precedente professionista non è
stato pagato, al Codice Civile che, col diritto
d’autore, intende tutelare “
le opere
dell'ingegno di carattere creativo che
appartengono alle scienze, alla letteratura,
alla musica, alle arti figurative,
all'architettura”. (In parole povere, se un
progetto non piace, ed è più che legittimo, ci
rinunci, paghi e ne fai fare un altro nuovo, da
un nuovo tecnico. Ma nessuno può modificare ciò
che porta la tua firma!).
Questi sono fatti privati che, se ne avessi
fatto un uso…egoistico, avrebbero si potuto
farmi levare qualche “sfizio”, ma avrebbero
danneggiato a lungo il paese. Ma una cosa è
giusto dire, senza nessun commento che potrebbe
dar adito ad equivoci: il progetto ”definitivo”
che fu finanziato e che porta anche la mia firma
non prevedeva le pietre nere che accentuano il
disegno, non prevedeva le panchine, prevedeva
una diversa pavimentazione della ex (spero)
strada centrale, una diversa illuminazione,
prevedeva l’inserimento di piastrelle ceramiche
con gli stemmi delle trenta Città Italiane della
Ceramica e, soprattutto, prevedeva soluzioni
molto diverse per le scale centrali e laterali e
per i quattro angoli. Al di la dei necessari
adattamenti quando si passa dalla fase
progettuale a quella esecutiva, ci sono delle
scelte estetiche che assolutamente non
appartengono né a me né agli altri
professionisti che hanno ricevuto il mio stesso
trattamento: Ing. Franco Barile e Geom. Maurizio
Genito.
Arch. Lorenzo Morone
Capogruppo Blocco per Cerreto
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