18 marzo 2007
Cerreto, correndo dietro ai pensieri
Lorenzo Morone

 

 

Va pensiero…

 

1° Stessa provincia, stessa Regione…diversa amministrazione.

L’emergenza rifiuti in Campania sta attraversando, forse, la fase più acuta della sua lunga storia. Ma è utile ribadirlo con insistenza: la raccolta differenziata, che dipende esclusivamente dai comuni, non dalla Regione, è il presupposto per una gestione dei rifiuti sostenibile, economica ed industriale. Non esistono esperienze avanzate di gestione rifiuti che non prevedano una separazione “a monte” dei rifiuti che quotidianamente produciamo. Il Veneto e la Lombardia, che pure hanno affrontato emergenze rifiuti agli inizi degli anni ’90, hanno una raccolta differenziata che supera il 40%. In Campania siamo al 12,9%. E Cerreto? Siamo passati dal 372° posto (su 551 comuni) della classifica dei Comuni Ricicloni del 2005 con il 6.2% di raccolta differenziata, al 368° posto del 2006, col 6.6% di raccolta differenziata, ben lontani quindi da quel 35% che consente di pagare di meno e di consegnare di più. Pensate che, nello stesso periodo, Montesarchio è passata dal 296° posto con l’8.8% di raccolta differenziata, al  66° posto col 44% di raccolta. Cosa avrà di diverso Montesarchio rispetto a noi?

 

2° Ma tu “cu chi vai?”

Le mie partite a tressette sono memorabili. Quando gioco facilmente mi distraggo per correre dietro ai miei pensieri e faccio delle giocate che disorientano sia il compagno che l’immancabile pubblico. Le regole del gioco vengono da me talmente stravolte che spesso mi chiedono: “ma cu chi vai?”- Questa stessa domanda mi torna in mente quando assisto alle interminabili partite del giuoco politico Cerretese. Le azioni e reazioni di certi avvenimenti che, seppur piccoli, hanno comunque una valenza politica, spesso mi fanno chiedere: ma questo “con chi va?” La domanda, chiaramente, va per prima al mio gruppo. Non possiamo criticare l’Amministrazione che prima decide le cose e poi finge democrazia convocando assemblee che non possono decidere nulla, se noi, nel piccolo, ci comportiamo allo stesso modo. Ma! Valli a capire. Forse è per questa mia capacità di “non capire” che la mia carriera politica volge al tramonto. Meglio l’agricoltura!

 

3° Non sempre si semina al vento.

Gli scavi archeologici che per la prima volta (non è mai troppo tardi!) vedono interessato il nostro territorio (tempio sannitico alla Madonna della Libera), mostrano chiaramente che il Tempio si estende sotto la Chiesa e che, sul piazzale antistante, ci sono resti di altari e tracce di crolli che potranno narrare anche agli scettici pagine di storia locale ricostruite dai Tecnici della Soprintendenza Archeologica di Salerno. Il ritrovamento di rocchi di colonna interrati mi fa fare una considerazione a voce alta, con la speranza che qualcuno la raccolga: vuoi vedere che negli anni o nei secoli passati, come è avvenuto ovunque, pezzi di questo Tempio sono stati trasportati e/o utilizzati in costruzioni private, senza che nemmeno gli attuali proprietari si rendessero conto di avere un resto sannitico di scarso valore economico, ma di importante valore storico? Allora, perché non guardiamo con occhio attento tra le nostre mura a caccia di resti di colonne o capitelli, e li doniamo alla contrada che potrà così aggiungere qualcosa di unico a quanto sta emergendo?

Il nostro futuro è nel NOSTRO PASSATO!

 

4° Nuovo Comandante dei VV UU, nuovo piano traffico?

Nel salutare con sincero affetto il “Vecchio” Comandante della Polizia Urbana che in questi giorni, dopo tante battaglie per rendere più scorrevole e meno inquinante il traffico cerretese, ha passato il testimone a quello nuovo ff, Alberto Filippelli, non posso che ripetere lo stesso ritornello: non è strano che su quattro strade parallele che ha Cerreto tre sono senso unico a scendere ed una sola, il Corso, è senso unico a salire? Come mai il Corso è la strada più trafficata? Come e con quali gimkane si raggiungerà l’ospedale e la parte alta di Cerreto qualora, per un motivo qualunque, si dovesse chiudere al traffico il corso? Pensaci, Alberto, e pensaci in…italiano, perché è in Inghilterra che i sensi unici si fanno in senso orario: ma lì si guida a sinistra.

 In bocca al lupo!

 

5°Etica professionale e diritto d’autore

 

Non penso sia giusto raccontare problemi personali relativi al progetto di Piazza San Martino, alla deontologia professionale che ci vieta di intervenire su un lavoro quando il precedente professionista non è stato pagato, al Codice Civile che, col diritto d’autore, intende tutelare “ le opere dell'ingegno di carattere creativo che appartengono alle scienze, alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all'architettura”. (In parole povere, se un progetto non piace, ed è più che legittimo, ci rinunci, paghi e ne fai fare un altro nuovo, da un nuovo tecnico. Ma nessuno può modificare ciò che porta la tua firma!). Questi sono fatti privati che, se ne avessi fatto un uso…egoistico, avrebbero si potuto farmi levare qualche “sfizio”, ma avrebbero danneggiato  a lungo il paese. Ma una cosa è giusto dire, senza nessun commento che potrebbe dar adito ad equivoci: il progetto ”definitivo” che fu finanziato e che porta anche la mia firma non prevedeva le pietre nere che accentuano il disegno, non prevedeva le panchine, prevedeva una diversa pavimentazione della ex (spero) strada centrale, una diversa illuminazione, prevedeva l’inserimento di piastrelle ceramiche con gli stemmi delle trenta Città Italiane della Ceramica e, soprattutto, prevedeva soluzioni molto diverse per le scale centrali e laterali e per i quattro angoli. Al di la dei necessari adattamenti quando si passa dalla fase progettuale a quella esecutiva, ci sono delle scelte estetiche che assolutamente non appartengono né a me né agli altri professionisti che hanno ricevuto il mio stesso trattamento: Ing. Franco Barile e Geom. Maurizio Genito.

 

 

Arch. Lorenzo Morone

Capogruppo Blocco per Cerreto

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it