La
probità della notizia sul sito "vivitelese", da
parte di alcuni, alla faccia di Montesquieu, va
letteralmente a ramengo.
Vi
è chi si arrabbia – compreso chi scrive – per la
nefasta intenzione di realizzare due “mostri”
chiamati simpaticamente termovalorizzatori a
biomasse in provincia di Benevento e chi,
invece, consiglia ai sansalvatoresi ignoranti,
unitamente a tutti gli altri ignoranti della
Valle Telesina e del Fortore, di attingere da un
libro di Scienze delle scuole elementari, per
acculturarsi in argomento; leggo testualmente:
<< Potrebbero leggervi che da oltre
cinquant'anni, nei territorio del mondo a
vocazione agricola, le biomasse rappresentano la
fonte di energia pulita che tutti auspicano e
realizzano>>.
Chi scrive questo deve sapere, però, che se gli
abitanti dei settantotto Comuni del Sannio,
Capoluogo compreso, decidessero, tutti insieme,
nella piazza del paese, di accendere un grande
falò in onore di San Michele, le biomasse
dell'intera provincia (sempre che parliamo delle
stesse biomasse, quelle ricercate sul
vocabolario della lingua italiana oltre che sul
libro di Scienze della scuola elementare)
sarebbero finite in fumo, tutte.
Dove sono, quindi, le settecento tonnellate al
giorno di combustibili vegetali necessari per
mandare avanti i cosiddetti termovalorizzatori
sanniti per 365 giorni all'anno, se quelli
dell'intera Provincia, sono andati in fumo
gioiosamente in una tiepida serata di fine
estate?
Ormai è chiaro: per taluni le biomasse sono
“monnezza” allo stato puro.
Quanto ai termovalorizzatori Finlandesi, quelli
sì che bruciano biomasse, ne hanno da vendere.
Non è così per quelli austriaci, e mi riferisco
all'inceneritore di Vienna, che brucia solo
“monnezza”
Finiamola di prenderci in giro.
Io
personalmente, senza mai travisare i termini
della decenza mi posso permettere di essere
partigiano, propendere per uno o per l'altro
schieramento politico; un giornalista no!
Un
giornalista deve stare ai fatti, obiettivamente,
si deve documentare. Il lettore attento, fra le
righe, potrebbe anche scorgere da che parte sta,
ma se la partigianeria diventa tifo sfrenato
anche a costo di dire amenità, allora i conti
non tornano e il giornale per il quale scrive,
rischia di fare la stessa fine di qualche
quotidiano di tiratura nazionale che, Regione
per Regione, pur di smaltire la sua carta
stampata, affianca la propria testata ai
quotidiani locali, per cui, l'edicolante, al
costo di € uno, di giornali te ne da due.
Vittorio Pagliarulo
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