Caro Vincenzo,
come sai né io né il mio
gruppo abbiamo mai fatto mancare l'appoggio alla
raccolta differenziata, esprimendo tuttavia
forti critiche sulle modalità della stessa.
Ricordo l'enfasi con cui l'amministrazione (la
tua amministrazione) annunciò l'avvento del
nuovo sistema, promettendo vantaggi economici a
valle della collaborazione.
Oggi, finalmente, la
tua risposta ad Ezio Esposito chiarisce che le
nostre non sono mai state sterili polemiche:
avevamo ragione, punto e basta. Se questo poi
sia dovuto alle divisioni che hanno attraversato
la giunta e la maggioranza, non lo so e non mi
interessa più di tanto. Problemi vostri. Tranne
che per il dato di fatto: come al solito,
l'amministrazione comunale ha fatto delle
promesse che non ha mantenuto.
Papale papale: questo
significa prendere in giro i cittadini. La cifra
dell'amministrazione è questa: promettere
roboanti risultati e intanto campicchiare alla
giornata. Non saprei dire quanto di tutto questo
sia ascrivibile a volontà e quanto a mera
incapacità. O magari ignoranza. Faccio un
esempio. Ti ricordi cosa disse il sindaco
nell'ultimo consiglio comunale? La domanda è un
artificio retorico perché so che lo ricordi.
Ebbene, lui affermò, col suo solito cipiglio
presunto decisionistico, che se il Consorzio BN
2 non si fosse mostrato accondiscendente non era
detto che il nostro comune avrebbe aderito,
paventando la possibilità di continuare a
servirsi dell'operatore privato. All'inizio io
credetti di non aver sentito bene: non ritenevo
possibile che un sindaco campano, parlando dei
rifiuti nel pieno del disastro che tutti
conosciamo, non sapesse che c'è un decreto del
governo, in via di conversione al parlamento,
che impone - ripeto: impone - il passaggio ai
consorzi pubblici. Insomma, di che parlava il
sindaco? Del nulla. Chiacchiere in libertà, per
usare l'espressione cara ad un vostro sodale.
Quando ci fu la
visita al sito dell'impresa che si occupava
della raccolta rifiuti - tu l'hai ricordato -
partecipai anch'io. A parte i rilievi mossi
anche dalle pagine di Vivitelese, ne approfitto
per sottolineare, a te e ai lettori, che il
sopralluogo non servì a chiarire cosa succede
dopo il trattamento dei rifiuti in quel luogo.
In altri termini: a tutt'oggi, se un cittadino
mi domanda il percorso dei rifiuti differenziati
del nostro comune, io, consigliere comunale, non
sono in grado di rispondere. Ad esempio: quanta
carta è stata riciclata? Quanto alluminio?
Quanto vetro? Quanto invece è andato in
discarica? Insomma: quale reale contributo i
telesini hanno dato non «per Vincenzo
Fuschini o per l’amministrazione comunale, né
tanto meno perché dovranno pagare di meno, ma
solo perché [hanno] a cuore l’ambiente, il loro
futuro e soprattutto quello delle generazioni
future»? Se si va giusto un po' oltre la
superficie, bisogna ammettere che non si può
rispondere.
In ultimo, con
l'occasione ti ricordo cosa mi dicesti in
comune, un paio di settimane addietro. Fosti tu
a fermarmi e a chiedere la collaborazione
dell'opposizione sullo spinoso tema dei rifiuti,
soprattutto in questa fase di passaggio al BN 2.
Il tuo invito mi fece molto piacere e io ti
assicurai tutta la collaborazione di cui
possiamo essere capaci. Però c'è un problema: se
non ci fai leggere la proposta di adesione come
facciamo ad esprimere un giudizio? Attendiamo
fiduciosi.
Cortesi saluti,
Gianluca Aceto
27 giugno 2007
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