Caro Luciano,
piacerebbe anche a me che ciascuno sapesse
assumersi le proprie responsabilità, a partire
dai politici: ma non è quello che succede. È un
dato di fatto, purtroppo.
La mia impostazione politica e culturale, del
resto, mi porta a ritenere che non esista
separazione qualitativa tra i governanti e i
governati: i secondi sono fedele espressione dei
primi. A dirla tutta – ben sapendo di rendermi
invisa l’opinione dei più – molti di quelli che
oggi cavalcano la tigre dell’antipolitica
farebbero carte false per essere parte della
casta, per godere cioè di quei privilegi assurdi
e scandalosi che segnano la vera separazione tra
il ceto politico e i cittadini.
Siamo un popolo con scarsissimo senso civico,
solleticato più dal privilegio personale che dal
senso di appartenenza ad una collettività che
può migliorare solo se si affermano diritti
uguali per tutti. Naturalmente non è sempre
così, né necessariamente le cose non possono
essere cambiate. Ma bisogna lottare duramente,
ed è quello che modestamente qualcuno cerca di
fare ogni giorno.
Scusami per lo sfogo, ora vengo alle tue
domande. Potrei cavarmela facilmente dicendo che
andrebbero rivolte alla maggioranza, sindaco e
consigliere delegato in primis, ma poiché ho
fatto le stesse domande a loro, nei mesi scorsi,
ti trasferisco quel minimo di informazione che
avevano il dovere di fornire ai cittadini che si
sono spesi in un progetto ritenuto giusto e
doveroso. Do quindi le risposte e faccio un
commento.
-
«Perché non viene più usato il codice a
barre?»
Perché la raccolta dei rifiuti non è più
affidata al privato ma al consorzio pubblico
BN2, trasferimento reso obbligatorio dall’ultimo
decreto governativo (poi convertito in legge)
sull’emergenza rifiuti in Campania.
Il nostro comune non ha fatto come quelli
limitrofi, che già dalla primavera del 2006 (un
anno e mezzo fa) si erano affidati al consorzio
BN2, il quale ha subito realizzato la raccolta
secco-umido eliminando gli immondi cassonetti
dalle strade. Non so come funzioni il
consorzio, ma so che eliminare i cassonetti è un
risultato importante, soprattutto in un
comune come il nostro dove quei contenitori sono
luridi e maleodoranti da anni. O mi sbaglio?
Perché non siamo passati anche noi al consorzio
immediatamente? Per ragioni economiche, mi è
stato detto: il servizio affidato al privato
costava meno (unico caso in Italia, credo…). In
altri termini, hanno fatto cassa sulla testa dei
cittadini, ai quali intanto promettevano grandi
risparmi dalla raccolta differenziata. Lo
ricordiamo tutti. Fa nulla che il gioco era
stato smascherato subito, poiché mancavano
ricevute, pesatura dei rifiuti differenziati (il
consigliere Fuschini, allora assessore,
incalzato dai nostri rilievi, si inventò
addirittura il mezzo sacco come unità di misura
più equa), certificazione del risparmio in base
a quanto differenziato da ogni contribuente.
Erano tutte finzioni.
Potrei aggiungere, per tornare ai cassonetti,
che la ditta privata affidataria del servizio
avrebbe dovuto lavarli periodicamente. Ebbene,
sotto la finestra della mia abitazione ne ho
tre, sempre stracolmi, e posso dire di non
averli mai visti puliti. Delle due l’una: o sono
io particolarmente sfortunato o invece la ditta
non ha ottemperato proprio tutti gli obblighi
contrattuali, in tal modo rendendo il suo
prezzo competitivo con quello applicato dal
consorzio. Lancio allora un sondaggio
tramite Vivitelese: ci sono altri cittadini che
lamentano l’atavica sporcizia dei cassonetti?
-
«A che punto (in percentuale) siamo con la
raccolta differenziata?».
In un consiglio comunale di oltre un anno fa il
consigliere delegato, Vincenzo Fuschini, ci
consegnò un documento con i risultati. Se la
memoria non mi inganna si riportava un 15% circa
di raccolta differenziata. Del resto, il
comunicato stampa n. 23/2007 recita così:
«Al
fine di adempiere agli obblighi previsti dalle
recenti disposizioni normative il Comune di
Telese Terme, a partire dal 15 giugno 2007, ha
affidato il servizio di igiene urbana al
Consorzio Intercomunale Gestione Rifiuti BN2.
Il passaggio, se da un lato ha vanificato alcuni
degli obiettivi progettuali che il Comune si era
prefissato con l’istituzione del codice a barre,
dall’altro ha consentito di attivare una
importante sinergia con il consorzio BN2 per
l’eliminazione dei cassonetti stradali e
giungere, nell’arco di un mese, ad una raccolta
porta a porta integrale che consentirà di
superare l’attuale 30% di raccolta differenziata.
Certamente i cittadini si troveranno nelle
prossime settimane a convivere con gli iniziali
disagi legati al nuovo sistema di raccolta
differenziata. Per superare tali difficoltà
entrambi gli Enti si
sono impegnati ad attivare una capillare
campagna informativa sulle modalità ed i tempi
di raccolta delle diverse frazioni di rifiuto».
Credo che il comunicato
stampa risponda anche alle altre due domande che
avevi posto («Partirà
mai la raccolta porta a porta? In altre parole,
riusciremo a metterci in regola con i livelli
previsti dalla legge, o dobbiamo aspettarci il
commissariamento?»).
Su questo credo che i commenti siano
superflui.
Un caro saluto.
14 settembre 2007
Gianluca Aceto
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