Intervento riferito a: Biomasse, risposta a Gianluca Aceto

 

 

15 settembre 2007
Rifiuti, seconda risposta di Aceto a Frittelli
Gianluca Aceto

 

 

Caro Luciano,

piacerebbe anche a me che ciascuno sapesse assumersi le proprie responsabilità, a partire dai politici: ma non è quello che succede. È un dato di fatto, purtroppo.

 

   La mia impostazione politica e culturale, del resto, mi porta a ritenere che non esista separazione qualitativa tra i governanti e i governati: i secondi sono fedele espressione dei primi. A dirla tutta – ben sapendo di rendermi invisa l’opinione dei più – molti di quelli che oggi cavalcano la tigre dell’antipolitica farebbero carte false per essere parte della casta, per godere cioè di quei privilegi assurdi e scandalosi che segnano la vera separazione tra il ceto politico e i cittadini.

 

   Siamo un popolo con scarsissimo senso civico, solleticato più dal privilegio personale che dal senso di appartenenza ad una collettività che può migliorare solo se si affermano diritti uguali per tutti. Naturalmente non è sempre così, né necessariamente le cose non possono essere cambiate. Ma bisogna lottare duramente, ed è quello che modestamente qualcuno cerca di fare ogni giorno.

 

   Scusami per lo sfogo, ora vengo alle tue domande. Potrei cavarmela facilmente dicendo che andrebbero rivolte alla maggioranza, sindaco e consigliere delegato in primis, ma poiché ho fatto le stesse domande a loro, nei mesi scorsi, ti trasferisco quel minimo di informazione che avevano il dovere di fornire ai cittadini che si sono spesi in un progetto ritenuto giusto e doveroso. Do quindi le risposte e faccio un commento.

 

  1. «Perché non viene più usato il codice a barre?»

 

Perché la raccolta dei rifiuti non è più affidata al privato ma al consorzio pubblico BN2, trasferimento reso obbligatorio dall’ultimo decreto governativo (poi convertito in legge) sull’emergenza rifiuti in Campania.

Il nostro comune non ha fatto come quelli limitrofi, che già dalla primavera del 2006 (un anno e mezzo fa) si erano affidati al consorzio BN2, il quale ha subito realizzato la raccolta secco-umido eliminando gli immondi cassonetti dalle strade. Non so come funzioni il consorzio, ma so che eliminare i cassonetti è un risultato importante, soprattutto in un comune come il nostro dove quei contenitori sono luridi e maleodoranti da anni. O mi sbaglio?

 

Perché non siamo passati anche noi al consorzio immediatamente? Per ragioni economiche, mi è stato detto: il servizio affidato al privato costava meno (unico caso in Italia, credo…). In altri termini, hanno fatto cassa sulla testa dei cittadini, ai quali intanto promettevano grandi risparmi dalla raccolta differenziata. Lo ricordiamo tutti. Fa nulla che il gioco era stato smascherato subito, poiché mancavano ricevute, pesatura dei rifiuti differenziati (il consigliere Fuschini, allora assessore, incalzato dai nostri rilievi, si inventò addirittura il mezzo sacco come unità di misura più equa), certificazione del risparmio in base a quanto differenziato da ogni contribuente. Erano tutte finzioni.

 

Potrei aggiungere, per tornare ai cassonetti, che la ditta privata affidataria del servizio avrebbe dovuto lavarli periodicamente. Ebbene, sotto la finestra della mia abitazione ne ho tre, sempre stracolmi, e posso dire di non averli mai visti puliti. Delle due l’una: o sono io particolarmente sfortunato o invece la ditta non ha ottemperato proprio tutti gli obblighi contrattuali, in tal modo rendendo il suo prezzo competitivo con quello applicato dal consorzio. Lancio allora un sondaggio tramite Vivitelese: ci sono altri cittadini che lamentano l’atavica sporcizia dei cassonetti?

 

  1. «A che punto (in percentuale) siamo con la raccolta differenziata?».

 

In un consiglio comunale di oltre un anno fa il consigliere delegato, Vincenzo Fuschini, ci consegnò un documento con i risultati. Se la memoria non mi inganna si riportava un 15% circa di raccolta differenziata. Del resto, il comunicato stampa n. 23/2007 recita così:

 

«Al fine di adempiere agli obblighi previsti dalle recenti disposizioni normative il Comune di Telese Terme, a partire dal 15 giugno 2007, ha affidato il servizio di igiene urbana al Consorzio Intercomunale Gestione Rifiuti BN2. Il passaggio, se da un lato ha vanificato alcuni degli obiettivi progettuali che il Comune si era prefissato con l’istituzione del codice a barre, dall’altro ha consentito di attivare una importante sinergia con il consorzio BN2 per l’eliminazione dei cassonetti stradali e giungere, nell’arco di un mese, ad una raccolta porta a porta integrale che consentirà di superare l’attuale 30% di raccolta differenziata. Certamente i cittadini si troveranno nelle prossime settimane a convivere con gli iniziali disagi legati al nuovo sistema di raccolta differenziata. Per superare tali difficoltà entrambi gli Enti si sono impegnati ad attivare una capillare campagna informativa sulle modalità ed i tempi di raccolta delle diverse frazioni di rifiuto».

 

Credo che il comunicato stampa risponda anche alle altre due domande che avevi posto («Partirà mai la raccolta porta a porta? In altre parole, riusciremo a metterci in regola con i livelli previsti dalla legge, o dobbiamo aspettarci il commissariamento?»).

 

   Su questo credo che i commenti siano superflui.

 

   Un caro saluto.

 

14 settembre 2007

Gianluca Aceto

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it