Intervento riferito a: Telese, A.Grimaldi risponde a Carlo Franco

 

 

31 luglio 2007
Telese, Carlo Franco: posso avere mie idee?
Carlo Franco

 

 

Per uno come me, abituato a non tirarsi indietro, mai, ma a volere sempre il confronto ,specie se diretto, dove si può interloquire in concreto su dati di fatti reali e non parlare al vento, come spesso accade, la risposta di Alessandro Grimaldi ad un mio precedente articolo pubblicato su REALTÀ SANNITA potrebbe rappresentare un "ottimo invito ad allargare la discussione”. Mi limiterò, però, solo a qualche puntualizzazione perché la dialettica ed il confronto restano comunque prerogative che vanno incoraggiate, tutto sommato.

La prima puntualizzazione riguarda me come giornalista e come esponente della Margherita. Le due cose non vanno confuse. L'articolo, firmato da me, e pubblicato in prima pagina dal giornale, ha avuto, ovviamente, l'avallo della direzione della testata. Questo significa che le osservazioni fatte da me sono state condivise dal giornale, quindi sono state fatte proprie dalla testata perché le ha ritenute obiettive e reali. Così funzionano le cose nel mondo giornalistico, caro Alessandro, quindi attenti a non fare confusione.

Carlo Franco giornalista non ha mai venduto la sua firma, ma l'ha messa sempre a disposizione, e senza interessi particolari, per scopi superiori, come in questo caso per il bene del paese, del nostro paese. La mia storia è buona testimonianza.

Carlo Franco esponente della Margherita è altra cosa, e sa come comportarsi nell'ambito del partito di appartenenza, nel quale ci si confronta a volte anche con diversità di vedute. Il Grimaldi dice, inoltre, che non sono sceso nel " dettaglio " nell'approfondire la critica all'operato dell'Amministrazione Comunale, nel caso specifico per i lavori che si stanno eseguendo. E qui gli devo ricordare che quando si scrive un articolo è buona norma (lo diceva il grande maestro di giornalismo Indro Montanelli) non essere noiosamente lunghi, non stancare il lettore, ma offrirgli solo gli spunti opportuni sugli argomenti che si trattano. E poi, Alessandro, mi spiace dovertelo dire, sei poco accorto e forse intento ad altro, perché se prendi tutti i miei articoli che ho fatto da quando sono partiti i lavori della filiera termale, noterai che nel “dettaglio” ci sono sceso abbastanza, e più volte anche.

Altra osservazione : Grimaldi dice che " io faccio dire a inesistenti interlocutori "Questa affermazione è una sua gratuita illazione di cui si assume tutte le responsabilità anche nei riguardi della testata che ha pubblicato l'articolo. Da parte mia posso offrirgli quante prove vuole; d'altronde il necessario è non dire il falso e raccogliere il pensiero della pubblica opinione.

La voce di Grimaldi è una voce già ascoltata nell'ambito della direzione aziendale delle terme quando magnifica le manifestazioni del " villaggio “ed orgogliosamente dice di aver raggiunto punte di duemilacinquecento presenze. Della cosa io son contento,ma mi permetto di dire ancora una volta, e con umiltà, che la quantità non sempre è sinonimo di qualità, ed io nel mio articolo ho espresso un chiaro concetto, sul quale si può anche dissentire, e cioè che occorre un poco dì qualità in più se si ha la presunzione di voler assurgere a stazione termale di un certo rango. Ma se il tutto sta bene così a chi ha potere decisionale e gestionale, io (e chi la pensa come me) continuerò ad avere le mie idee. O non posso?

“La passione della Impresa Minieri”, infine, mi spinge a fare una ultima considerazione. Io ho lavorato con i Minieri, quelli della passata generazione (rispetto a me), ed ho avuto modo di constatare che per davvero avevano passione nello sforzarsi di fare cose per le terme (condivisibili o meno) che ancora oggi son ben vive nei nostri ricordi; ho la impressione (non solo io) che oggi le cose son cambiate, è cambiata la mentalità aziendale, è cambiato il clima gestionale, e la direzione delle terme sembra interessata soprattutto a qualche altro tipo di passione : quella degli utili solamente.

Anche questo intento è legittimo, sia ben chiaro, perché un'azienda non produce sogni, ma si potrebbe ottenere lo stesso scopo migliorando un po' tutto. La qualità dovrebbe essere un valore aggiunto tesa a far raggiungere traguardi più prestigiosi alle nostre terme e chissà,forse anche introiti migliori.

Tutto qui ,abbiamo fatto ulteriore chiarezza sull'argomento.

CARLO FRANCO

 

 

     

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