18 maggio 2008
LEX: Alla ricerca di Itaca
Aldo Maturo

 

 

Non è facile immaginare come si potrà arginare l’invasione di immigrati in  Italia e in Occidente. Siamo circa 6 miliardi e mezzo di abitanti sul pianeta ma solo in 960 milioni risiediamo nei Paesi sviluppati, 1 miliardo e 400 milioni di gente vive con meno di due dollari al giorno e 192 milioni sono privi di qualunque lavoro. E pretendiamo di barricarci nelle nostre terre felici.

 

Mi ha colpito sapere, ad esempio, che in India ci sono 35 città con più di un milione di abitanti – ed  in Cina 45 -  che vivono in maggioranza alle soglie della povertà e della fame. E’ facile prevedere perciò che in questi angoli sperduti del mondo, di cui non conosciamo neppure i nomi, ci sono milioni di persone pronte a mettersi in movimento verso orizzonti migliori.

 

Partendo dal dato Caritas secondo cui sarebbero 191 milioni le persone  che vagano in cerca di “un posto al sole”, bisogna pensare che è ancora ben poca cosa rispetto a quelli che si metteranno in marcia quando la disperazione li farà scegliere tra mettersi in movimento o morire di fame a casa loro.

 

In  Europa questa invasione è già iniziata da tempo e su circa 500 milioni di abitanti quasi 50 milioni sono cittadini stranieri, provenienti in buona parte dalla Russia,Turchia, Paesi balcanici, Africa,Cina, India, Sudamerica.

 

L’ Italia, anche per la sua posizione geografica, è uno dei Paesi europei con la più massiccia presenza di immigrati, benché nel 2006 abbia respinto alla frontiera o espulso circa diecimila irregolari di cui però solo  3 su 10 hanno lasciato il Paese.

 

Il Sud Italia è meno coinvolto nel fenomeno rispetto ad altre regioni del Paese. Il Sole24 ore ha scritto che “l’irregolarità degli stranieri abita in tutta Italia ma fa più paura al Nord che assorbe, con il Centro, la maggioranza dei 650.000 “irregolari”.

 

In questa poco ambita graduatoria le città campane si piazzano  “onorevolmente”.

 

La  presenza di stranieri irregolari in Campania, a gennaio 2008, è così suddivisa *:

 

PROVINCIA

POSIZIONE SU 103 PROVINCE

PERCENTUALE DI IRREGOLARI SU 1000 ABITANTI

NAPOLI

64

7,2

SALERNO

70

6,9

CASERTA

72

6,7

BENEVENTO

82

4,1

AVELLINO

94

3,1

* : Sole24 ore

 

 

Tra le più alte invece la percentuale degli irregolari ogni 100 stranieri presenti *:

 

PROVINCE

IRREGOLARI OGNI 100 STRANIERI PRESENTI

STRANIERI REGOLARI E IRREGOLARI OGNI 100 ABITANTI

NAPOLI

31,7

2,3

SALERNO

28,3

2,4

BENEVENTO

28,0

1,4

CASERTA

22,9

2,9

AVELLINO

16,8

1,8

*: Sole24ore

 

Insieme alle province campane, sono quasi tutte del Sud (Ragusa,Reggio Calabria,Crotone,Siracusa,Cosenza, Potenza) le altre province con la più alta percentuale di irregolari rispetto agli stranieri presenti anche se in queste stesse province  la percentuale tra stranieri presenti (regolari e irregolari) e numero di abitanti non è particolarmente significativa rispetto alle città del Nord e Nord est che toccano punte anche del 13% di stranieri ogni 100 abitanti.

 

Al 31.12.2006  – secondo i dati dello Sportello Unico dell’Immigrazione della Prefettura di Benevento -  gli stranieri residenti in questa provincia  erano l’1% per un totale di 2.648, in maggioranza provenienti da Ucraina (594 di cui 416 donne),Marocco (423),Romania (283),Albania (250) e Polonia (193). Si parla però di residenti, quindi “regolari”, mentre il dato del Sole24 ore (1,4%) ingloba regolari ed irregolari.

 

Sugli irregolari, però, va fatta qualche meditazione. Non sono pochi gli italiani che si devono sentire in colpa perché buona parte di queste persone rappresenta una fonte a buon prezzo di manodopera, in nero: il loro status di irregolare fa comodo mentre loro anche se lo volessero non riescono ad uscire dalle tortuose vie della legge sull’immigrazione.

 

Diversa la posizione di quelli che scelgono di delinquere terrorizzando le nostre città e inflazionando il nostro sistema penale dove per alcuni reati - sfruttamento della prostituzione, borseggio, rapina e furto in casa, rapina in strada, estorsione, violenze sessuali -  il rapporto tra irregolari e autori del crimine è in qualche caso anche di 4 su 5. Non per niente nelle carceri la presenza di stranieri va da una media del 35% fino a raggiungere in qualche istituto quella del 50%. L’argomento è già stato elaborato in Crimine import-export

 

A giorni il Governo  varerà nuovi provvedimenti per contrastare il fenomeno. Vedremo come vorranno concretamente realizzare il progetto e come ciò sarà compatibile con i disastrosi carichi di lavoro dei tribunali e delle carceri, passaggi obbligati per dare esecuzione a qualunque provvedimento. Chissà se saranno presi in  considerazione gli organici delle Questure e delle altre forze dell’ordine che dovranno curare gli accertamenti ed eseguire gli accompagnamenti alla frontiera, a meno che non si vogliano fare  decreti di espulsione “a porte girevoli”.

 

E’ una scommessa difficile che deve contemperare una adeguata regolamentazione ed integrazione di queste persone con un fenomeno che non può essere arginato perché trova la sua origine nell’istinto di sopravvivenza di masse che esondano da terre lontane come un immenso tsunami, travolgendo steccati e culture, per dirigersi in maniera inarrestabile lì dove pensano di poter trovare un futuro migliore.

 


     

  LEX di Aldo Maturo


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