17 dicembre 2008
Scuola, Turistico-Alberghiero, troppa confusione
AA.VV.

 

Dal prossimo settembre il Turistico di Faicchio e l'Alberghiero di Castelvenere saranno gestiti da una unica presidenza.

 

 

Provincia di Benevento

 Comunicato Stampa n. 380 del 16 dicembre 2008  

 

Il Piano di dimensionamento scolastico partirà con gradualità e andrà a regime nell'arco del triennio. Più precisamente nell’anno scolastico 2009/2010 si avvia il Piano riservato alle Scuole Superiori; mentre in quello 2010/2011 partirà quello per la Scuola dell’obbligo.

 

Lo comunica l’assessore alle politiche dell’istruzione scolastica della Provincia di Benevento, Maria Cirocco, che ha partecipato stamani alla Cabina di regia regionale in Napoli dove si è preso atto di questa linea d’indirizzo espressa dall’assessore regionale all’istruzione Corrado Gabriele.

 

E’ stata così accolta la posizione della Provincia di Benevento e delle Organizzazioni sindacali della Scuola che avevano raggiunto un’intesa ed una posizione comune proprio per il predetto approccio.

 



16-12-2008

Moccia: «Alberghiero, troppa confusione»

 

Moccia sottolinea che sulla questione dell’accorpamento della scuola di Castelvenere con l’istituto per il turismo di Faicchio. è stata sollevata tanta confusione. E rimarca: “Il nocciolo della questione è a monte...

 

Questione Ipssar, è la volta della voce del consigliere comunale di maggioranza Mario Moccia, espressione del Partito Socialista in amministrazione. In particolare Moccia sottolinea che sulla questione dell’accorpamento della scuola di Castelvenere con l’istituto per il turismo di Faicchio. è stata sollevata tanta confusione.

 

E rimarca: “Il nocciolo della questione è a monte. Le risposte ora dovrebbero giungere da chi ha rappresentato il nostro comune nella fase consultiva e che ha proposto al consiglio la strada difficile, poi dimostratasi impossibile, della verticalizzazione. Se ben si conosceva l’impossibilità di questa soluzione, visto che la stessa non è prevista nel piano scolastico regionale, è ovvio che dovevamo valutare e proporre quelle che secondo noi erano le strade più favorevoli per il futuro della sede coordinata dell’Ipssar di Castelvenere.

 

Ma quello che colpisce in questa fase è proprio il silenzio di chi conosce bene le cose e che, del resto, fa parte dello stesso partito dell’assessore provinciale. Un partito che è guidato, tra l’altro, da chi ha ricevuto la prima tessera onoraria del centro studi ‘Aldo Moro’ nel corso di una solenne manifestazione. Una reale presa di distanza da quanto è accaduto non può non passare anche attraverso il ritiro della tessera in questione, perché chi l’ha ricevuta non ha minimamente sostenuto la battaglia messa in piedi dal centro studi”. Confusione e allarmismo fuorviante secondo Moccia.

 

“La confusione sulla vicenda, forse creata ad arte, ha creato inutile allarmismo, con studenti e cittadini convinti che fosse a rischio addirittura l’esistenza a Castelvenere della stessa scuola. Colgo l’occasione per dire e per far comprendere ai castelveneresi che non è in gioco assolutamente la “chiusura” della nostra scuola. Il piano ha accorpato la nostra sede con una scuola diversa da quella di cui facciamo attualmente parte, entrambe già dotate di uffici di presidenza.

 

Un interrogativo sorge spontaneo: in un periodo di tagli di presidenza come è possibile pensare che fosse stato facile farne istituirne una nuova? Perché non ci siamo impegnati fin dal primo momento ad avanzare proposte in merito a quale scuola accorparci? E’ ovvio che tutte quelle arrivate successivamente non hanno avuto più credibilità politica. E’ da aggiungere, poi, anche l’ulteriore confusione provocata dall’eccesso di enfasi del sindaco di Faicchio, che ha confuso le decisioni scolastiche con quelle politiche e sbagliando tempi, modi e luoghi ha annunciato, prima dell’ufficializzazione della decisione della giunta provinciale, l’unione delle due scuole”.

 

E lo sguardo viene rivolto al futuro: “Dal momento che dai rappresentanti della nuova dirigenza sono giunte rassicurazioni e garanzie, rafforzate anche dalla voce dell’assessore Cirocco, l’obiettivo – dichiara Moaccia – resta quello di andare avanti con i nostri sforzi per una scuola sempre più efficiente e sempre più al centro dell’esigenze degli studenti e delle famiglie. Obiettivi che non sempre sono stati al centro dell’agire dell’attuale dirigenza scolastica, che è stata presente sul nostro territorio solo in occasione della ‘Festa del Vino’ e da allora praticamente ha fatto “perdere completamente le coordinate”.

 

E ripete ancora una volta: “Gli ultimi risvolti politici non fanno altro, a mio parere, che sollevare ulteriore confusione. E questo non deve assolutamente rappresentare alibi per chi ancora una volta ha mostrato la mancanza di peso politico all’interno di partiti, anche in questo caso, decisionali. Il consiglio comunale, chiamato in causa in extremis, ha assolto con responsabilità al proprio compito, pur essendo tenuto praticamente all’oscuro della reale questione, visto i risvolti successivi che la vicenda ha assunto”. L’invito di Moccia è ad andare oltre, avanti.

 

“Nella confusione che si è creata, anche con incontri “riservati” ed interventi di stampa, mai si è effettivamente discusso del futuro della scuola. Parlando di presidenza ci siamo dimenticati che esistono altre questioni da affrontare. Abbiamo lottato per una questione fuorviante: l’obiettivo vero è la scuola, radicarla maggiormente sul territorio attraverso una proposta formativa sempre più soddisfacente alle moderne esigenze. E lancio subito una proposta alla nuova dirigenza: lavoriamo sin dal primo giorno a dare alla scuola quella caratteristica enologica di cui si è sempre parlato ma per cui non si è mai operato”.

 

Il rappresentante socialista, quindi, esclude altre azioni: “I ricorsi al Tar e le agitazioni scomposte, che in questo caso non servono ad altro che a coprire le proprie inadempienze politiche, non servono a nulla se non a generare ulteriori e sterili confusioni. Solidarietà al sindaco dimessosi dal proprio partito e che aveva delegato la gestione di tutta questa vicenda. Forse si è peccato nel non chiedere le opportune garanzie e delucidazioni nel momento in cui chi rappresentava il nostro comune ha mostrato grande “superficialità”. E sembra non solo sulla questione scuola.

 

I rapporti politici si costruiscono giorno dopo giorno e la fiducia delle istituzioni è frutto di un rapporto chiaro, lineare e rispettoso dei ruoli. Stracciarsi le vesti non serve. La mobilitazione deve andare oltre l’ombra del “proprio campanile” e mettere al centro una programmazione efficiente in grado di dare un forte futuro alla nostra scuola.

 

     

 Valle Telesina


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