7 dicembre 2008
Inceneritore: giochi sporchi smascherati
Pierluigi Santillo

 

 

San Salvatore Telesino, 6 dicembre 2008.

 

Egregio architetto Visalli,

il suo intervento su Vivitelese merita senz’altro delle contro-risposte. Le rappresento la mia, che mi sono sforzato di elaborare in modo quanto più possibile equilibrato, temo senza riuscire nell’intento.

La reazione immediata a quanto da Lei scritto è stata la seguente: “ma vedi da che PULPITO viene la predica!”.

Ho ben presente che Lei è solo (?) un CONSULENTE della “non più VOCEM” e non “la VOCEM”, e dunque ammetto che Lei possa non conoscere nei dettagli, o anche aver semplicemente dimenticato alcune delle vicende iniziali di questo “procedimento amministrativo” che, secondo Lei, non dovrebbe subire condizionamenti politici. Tuttavia non dovrebbe avere difficoltà a riconoscere che fu proprio la VOCEM a condizionare i politici locali (e non solo), con pressioni che, se non proprio illecite, furono senz’altro indebite.

Cito, fra i tanti episodi che sono emersi dall’esame degli “atti ufficiali” (e figuriamoci il resto …), le richieste ad un esponente politico locale di intercedere con il governo della provincia di Benevento per far modificare il piano energetico in modo da renderlo “congruente” con il progetto VOCEM: interessi economici privati “particolari” che tentano di condizionare uno strumento di pianificazione che dovrebbe essere volto esclusivamente alla tutela dell’interesse collettivo! Lo ha ascoltato l’altra sera nel corso dell’assemblea ad Amorosi: non trova che sia stato un atto contrario alle regole? Per Noi è una cosa indegna e scandalosa, come minimo.

Fu la VOCEM a cercare, prima, una “sponda politica”, e solo poi, ottenute le necessarie “garanzie”, ad attivare un procedimento amministrativo. Il tutto nel più rigoroso “SILENZIO”, sia da parte della società che da parte delle Istituzioni.

Anche l’Ufficio Tecnico del comune di San Salvatore, come risulta dagli atti, è stato tenuto all’oscuro di tutto fino a pochi giorni prima della seconda riunione della conferenza dei servizi (la prima fu rinviata perché c’erano le elezioni, si ricorda? Altro condizionamento politico!).

Dunque, non comprendo come Lei ci possa dare lezioni per  conto di certi “soggetti”. A meno che …

Di quali “regole del gioco” parla, architetto Visalli?

Spero di aver capito male, ma a me sembra, a questo punto, che Lei non voglia riferirsi alle regole costituzionali del funzionamento delle Istituzioni democratiche, che dovrebbero ispirarsi, in primo luogo, a principi di assoluta trasparenza, e dovrebbero tendere al benessere dei cittadini, e che Lei non stia invocando il principio dell’indipendenza degli uffici amministrativi dagli organi politici.

Sono le “regole del gioco” (sporco) dei poteri economici, che prosperano proprio “condizionando” le istituzioni pubbliche, e la politica che, Noi, non vogliamo accettare, mentre invece le regole democratiche non le mettiamo minimamente in discussione. E fra queste, c’è senz’altro il diritto di manifestare ai nostri rappresentanti politici quello che vorremmo che facciano nel nostro interesse.

Noi crediamo che la politica debba regolare la gestione, nell’interesse dei cittadini, dei BENI COMUNI, fra i quali collochiamo al primo posto la SALUTE, e non essere invece “sponda istituzionale” di società private come quella che Lei “serve”.

Il progetto VOCEM era un INGANNO che, per fortuna, è stato smascherato: non si trattava di un impianto pulito per la produzione di energia da fonti rinnovabili, come si è cercato di far credere, ma di un INCENERITORE di RIFIUTI.

Lei, d’altra parte, lo ha sempre correttamente riconosciuto.

Certamente i politici “avvicinati” dalla VOCEM non avevano invece ben compreso cosa gli si chiedeva di “sostenere”, e dunque sono stati ingenui, a volere essere generosi; ma chi li ha ingannati fu la società che Lei oggi rappresenta. E’ quella società che ha violato, per il proprio interesse, le “regole del gioco”.

Noi cittadini della Valle Telesina, al contrario di ciò che Lei sostiene, chiediamo proprio il rispetto di quelle regole democratiche che impongono il coinvolgimento delle popolazioni interessate nei procedimenti come quello per il quale Lei lavora, coinvolgimento che è mancato completamente: nessuna informazione, nessuna possibilità di esprimere il proprio parere prima dell’avvio della fase autorizzativa, nessuna reale possibilità di accesso a tutti gli atti del procedimento, e così via.

Ora stiamo legittimamente chiedendo ai NOSTRI rappresentanti politici, o aspiranti tali, di fare quello che essi hanno promesso di fare in questi mesi: IMPEDIRE LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO che riteniamo DANNOSO per la SALUTE, DELETERIO per il NOSTRO TERRITORIO, PREGIUDIZIEVOLE DEI NOSTRI INTERESSI ECONOMICI, e, peraltro, non conforme al piano urbanistico comunale e al piano energetico provinciale (come riconosciuto dalla stessa VOCEM), né al nuovo P.T.R., e che NESSUNO VUOLE, tranne, evidentemente, chi ci ha guadagnato o ci deve guadagnare qualcosa.

E Lei è certamente uno che non può definirsi disinteressato, per cui le rivolgiamo la preghiera di evitarci, in futuro, le sue favole e le lezioni di morale, e di non chiederci di rispettare quelle regole che, prima di Noi, proprio la VOCEM ha calpestato.

Tutti gli altri sostenitori dell’iniziativa ex VOCEM sono invitati a manifestarsi, perché vorremmo conoscerli, per evitarli in futuro, soprattutto se sono politici, o se aspirano a diventarlo.

Noi vogliamo che gli investimenti pubblici siano destinati al risparmio energetico, prima di tutto, e che il NOSTRO TERRITORIO possa ospitare VERI impianti per l’auto-produzione diffusa di energia pulita: solare e mini-eolico su tutte le case, sulle strutture per attività produttive e sugli edifici pubblici, a  vantaggio di tutti, e, anche, piccoli impianti per la valorizzazione di biomasse vergini reperite in loco, a servizio delle nostre case, delle nostre scuole e delle nostre aziende. E vogliamo che si faccia raccolta differenziata, riduzione, recupero, riuso, riciclaggio, e che il territorio sia salvato dalla cementificazione selvaggia, e che il paesaggio sia tutelato, e …

… e speriamo che “la politica” ci ascolti.

Pierluigi Santillo

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it