3 ottobre 2008
Telese, una "Babele" senza dignità
Gino Di Vico

 

 

Il vescovo di Potenza, racconta l'antropologo Lombardi Satriani in un suo libro, dopo la seconda guerra mondiale volle fare un viaggio pastorale per conoscere lo stato delle parrocchie della sua diocesi. Forte fu la meraviglia di trovare poche macerie materiali, molte chiese s'erano salvate dai bombardamenti, ma tante macerie umane.

 

Il vescovo trovò che tra i suoi parroci molti interpretavano la religione a proprio uso e consumo, mischiandola spesso con superstizione e magia così che pur essendo uno il "verbo" esso si disperdeva in tante letture diverse. Una Babele dove ognuno agiva a proprio piacimento ed interesse non tenendo conto dei precetti, dei dogmi, degli insegnamenti della Chiesa madre.

 

Lo spettatore che si avvicinasse, per sua sventura, ad un consiglio comunale della cittadina di Telese Terme, sarebbe assalito dallo stesso scompiglio e sconforto che dovette assalire il povero vescovo di Potenza.

 

Troverebbe membri di uno stesso schieramento politico al governo e all'opposizione, un signore che fino al giorno prima si dichiarava in antitesi ed in opposizione alla compagine di maggioranza di cui mal sopportava le scelte politiche del suo capo (sindaco) che erano tali da procurargli un così fatto mal di pancia che solo le sue dimissioni da presidente del consiglio avrebbero placato, che  riconoscente della stima accordatagli per il suo alto ed insostituibile operato, si rimangia tutto e resta al suo posto (stima espressagli  del resto anche nella scorsa seduta, ma allora non bastò).

 

Consiglieri a cui il padre/padrone non riconosce nemmeno la capacità di condurre un'assise comunale tali da non prenderli manco lontanamente in considerazione per una possibile successione Una autentica Babele dove ognuno si muove per proprio tornaconto pur affermando di essere esponente indefesso di una "Chiesa madre" che in ragione di alleanze e di pratiche politiche predica ben altro.

 

Ma del resto le Chiese madri sonnecchiano e qualcuna sembra stia per crollare e allora "liberi tutti" di dire e fare quel che si vuole. Io continuo a pensare che la situazione è grave ma non è seria; ma almeno questi figuri senza dignità (politica) parlassero meno eviterebbero di fare figure, e le Chiese madri avessero, una buona volta, l' onestà di cacciarli a calci nel didietro inizierebbero a dare senso alla moralità della politica così tanto attesa ma anche così tanto disattesa che è poi la causa prima dell' antipolitica.

 

E l'opposizione invece di smascherare e sottolineare queste pratiche meschine tiene il gioco e vota la fiducia al buon governo, bravi, bravi. 

 


 

 

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 Valle Telesina


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